I cittadini
si stanno organizzando per venire incontro alle situazioni economiche
più difficili e nascoste, mentre il Comune gestisce la distribuzione
dei farmaci
A Camugnano
i cittadini, con il supporto dell’amministrazione comunale, si sono
attivati per organizzare la “spesa sospesa”. Il principio di
solidarietà è molto semplice: chi volesse può comprare qualcosa in
più, nei negozi aderenti all'iniziativa, fra i generi alimentari
essenziali. Il cibo, una volta pagato alla cassa, va
lasciato negli appositi contenitori dove chi è in difficoltà può
prenderlo e portarlo a casa.
Camugnano
finora non ha registrato casi positivi al Covid-19, ma non abbassa la guardia: l’idea che nei borghi più
distanti dell’Appennino si possa scampare alle epidemie potrebbe
aver avuto qualche valenza secoli fa, ma non purtroppo al giorno
d’oggi.
Il
Comune ha infatti adottato le procedure
previste in questi casi, come attivare il canale Alert System della
protezione civile per inviare telefonicamente le informazioni alla
cittadinanza, ha aperto il COC con la presenza del medico di base,
installato dispenser con liquido disinfettante nei locali pubblici e
distribuito volantini con il decalogo delle misure da adottare.
Inoltre in municipio hanno deciso di
tracciare le entrate agli uffici comunali, mediante annotazione della
data, ora e generalità delle persone che hanno avuto accesso.
Infine
l’amministrazione ha potuto
trarre beneficio da una attività che anche altri comuni stanno
avviando, ma che qui era in funzione già da un anno: quella
della distribuzione farmaci a domicilio, semplificata
anche dal fatto che la farmacia del paese è ancora un servizio
comunale.
Trattandosi
di un comune così grande con una sola farmacia (Camugnano al primo
gennaio 2019 contava 1825 abitanti su un’estensione territoriale di
oltre 96,6 km: tanto per fare un esempio, come estensione il Comune
di Firenze è appena poco più grande), le distanze da percorrere per
reperire i farmaci non sono banali, specie in un momento in cui è
opportuno limitare gli spostamenti. Non a caso le frazioni più
interessate sono Bargi, Baigno, Mogne, Zanchetto e Trasserra, tutte
piuttosto distanti dal capoluogo. Il servizio costa al Comune 1800 €
l’anno e in solo nel 2019 ha garantito 260 consegne.
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