mercoledì 18 marzo 2020

Casalecchio chiude il Parco della Chiusa

Da oggi al 3 aprile inibiti gli accessi

di Laura Lelli

Nell'ottica di adottare tutte le misure necessarie al contenimento del contagio da Nuovo Coronavirus, il sindaco Massimo Bosso ha disposto con l'ordinanza n. 6/2020 la chiusura degli accessi al Parco della Chiusa (ex Talon) a partire da oggi, 18 marzo, e fino al 3 aprile compreso.
L'ordinanza mira ad evitare che si crei qualunque tipo di assembramento o la formazione di gruppi all'interno del parco, tradizionalmente luogo di frequentazione e ritrovo di un notevole numero di persone provenienti anche da altri comuni dell’area metropolitana bolognese, compreso lo stesso capoluogo. Purtroppo, nonostante le rigide prescrizioni in vigore che limitano gli spostamenti ai soli casi di reale necessità, i controlli effettuati nei giorni scorsi da Polizia locale, Protezione civile e associazioni di volontariato hanno rilevato comportamenti personali non rispettosi delle indicazioni normative.

Dal 18 marzo al 3 aprile verranno quindi chiusi gli accessi carrabili e pedonali al Parco della Chiusa situati in via Montalbano (Bologna), via Panoramica, via dei Bregoli, via Allende (ponte blu), via Fermi, via Baracca. L'accesso sarà vietato a tutti, ad esclusione dei residenti, proprietari e gestori di immobili presenti nel Parco della Chiusa.
L'ordinanza raccomanda inoltre, in tutte le aree verdi pubbliche (parchi, giardini, verde annesso a edifici pubblici e verde di arredo), il rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento e, in ogni zona della città, il puntuale rispetto da parte dei singoli cittadini delle disposizioni relative alle limitazioni allo spostamento (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza).
Chi non rispetta gli obblighi contenuti nell'ordinanza sarà passibile di denuncia all'autorità competente per l'accertamento delle responsabilità, ai sensi dell'art. 650 del codice penale.
Dichiarazione del sindaco Massimo Bosso
Tutti dobbiamo sentirci impegnati per un’emergenza che sta mettendo a rischio la salute e a dura prova la nostra vita quotidiana, la socialità e l'economia. Per questo, nell'applicare le norme nazionali che sono il nostro riferimento, occorre dare segnali intervenendo laddove ne individuiamo l’esigenza. Già da alcuni giorni abbiamo chiuso il cimitero che vedeva un’eccessiva presenza di visitatori, disposto la chiusura dei centri sociali e in queste ore dei giardini collegati, attivato lo smart working per gran parte del personale comunale, riducendo la presenza ai servizi essenziali e l'orario di apertura al pubblico del Comune alla sola mattina, avviato quotidianamente controlli della Polizia Locale in collaborazione con i Carabinieri e la Protezione Civile per evitare assembramenti e invitare le persone ad uscire solo se necessario.
Ora, con la chiusura del Parco della Chiusa, luogo frequentato dai nostri cittadini e da quelli bolognesi, vogliamo dare un segnale raccomandando a tutti, a partire da coloro che non rispettano le norme, maggiore attenzione in un momento dove lo spirito civile e la solidarietà devono guidare prioritariamente le nostre azioni.
Valuteremo progressivamente altre misure in base alle criticità che constateremo, se non ci sarà l'assunzione di responsabilità civica da parte di tutti.
Voglio anche ringraziare di cuore chi si sta impegnando per la gestione dell'emergenza a partire dagli operatori negli ospedali, i lavoratori nei servizi essenziali pubblici e privati che rischiano personalmente con grande spirito di sacrificio”.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Un provvedimento davvero "tempestivo"! E intanto il contagio cresce...