lunedì 8 ottobre 2018

Centro di ricerca Enea del Brasimone, una eccellenza mondiale da valorizzare

Venerdì scorso, 5 ottobre, visita al centro di ricerca della delegazione regionale del M5S guidata dalla capogruppo Silvia Piccinini e con la partecipazione di diversi parlamentari. 
Riceviamo:
Un’integrazione più semplice e immediata con le imprese italiane e con il territorio, maggiore attenzione verso una realtà d’eccellenza che si traduce anche nella valorizzazione del know-how a beneficio della collettività. Sono questi i temi emersi durante la vista del MoVimento 5 Stelle al centro di ricerca ENEA del Brasimone. La delegazione si è confrontata con il personale della struttura per conoscere da vicino l’importantissimo lavoro svolto e raccogliere spunti e riflessioni su ciò che è possibile migliorare per contribuire a farne una realtà ancora più competitiva. “L’impressione che abbiamo avuto è che questo centro, se supportato ancor di più da politiche efficaci, possa raggiungere risultati ancor più importanti di quelli che sta ottenendo ma soprattutto rappresentare per le imprese italiane un punto di riferimento fondamentale per la ricerca e per lo sviluppo tecnologico – spiega Silvia Piccinini – Un esempio tra delle tante importanti attività portate avanti dal centro c’è sicuramente quella di cui in questa regione di parla da circa un anno, ed è l’attività di ricerca legata alla produzione di energia da fusione nucleare, processo inverso alla fissione e senza scorie, realizzata con il progetto DTT Divertor Tokamak. Una delle sfide più complesse che sta affrontando il programma europeo EuroFusion Road Map, soprattutto in vista della realizzazione dell'impianto dimostrativo DEMO, il reattore che potrà essere in grado di fornire energia elettrica alla rete dal 2050. Il MoVimento 5 Stelle sostiene la produzione di energia rinnovabile e insieme ad essa la ricerca, l’innovazione scientifica e tecnologica e per questo vogliamo favorire l’impegno di quanti, in primo luogo i ricercatori e gli operatori, dedicano i loro sforzi ad attività come quelle del centro Enea del Brasimone. Un centro che tutto il mondo ci invidia e che per questo deve avere la giusta valorizzazione anche in Emilia-Romagna” conclude il capogruppo regionale del M5S.




4 commenti:

carlos ha detto...

Cinque stelle ORRIBILI.. trasformisti, democristiani, nuclearisti, a favore di una riforma che OBBLIGHERA' le persone a vaccini obbligatori per tutta la durata della vita (bambini, ragazzi, adulti, anziani)da vaccinare senza soluzione di discontinuità anno dopo anno fino alla morte molto peggio della Lorenzin, molto peggio della Fornero, distruttori di disponibilità economica dei poveri, e propositori del reddito di sudditanza, quando la gente aprirà gli occhi non vorrei essere in voi.

Anonimo ha detto...

Chiudete i "Centro per l'impiego" lavorano solo contro i lavoratori poveri, NO AL REDDITO DI CITTADINANZA.

Mario ha detto...

Dovrebbero farci una centrale a biomasse ed un impianto di recupero di scarti vegetali come punto di riferimento appenninico. Con tutto il verde abbandonato che abbiamo

Anonimo ha detto...

Se il verde è abbandonato un motivo ci deve pur essere, io che ne ho tanto posso dire che norme Regionali e Nazionali, inibiscono qualsiasi INTENZIONE utile alla salvaguardia del bosco, qualsiasi cosa tu faccia sulla tua proprietà se prima non hai chiesto "PERMESSO" anche a San Pietro, sarai passibile di multa, (in certi casi anche se hai chiesto PERMESSO), pensateci bene, adesso vogliono convincerci che la legna inquina cento volte di più che il petrolio, E'UN ASSURDO però i primi danni alla montagna sono già visibili, per esempio i montanari che fornivano legna alle case private di città, alle pizzerie di città, ai ristoranti di città, non vendono più, non dimentichiamo di ringraziare i consiglieri Regionali (TUTTI) che legiferano senza sapere cosa fanno. Dell' Ente Regione Emilia Romagna possiamo fare a meno.