giovedì 5 maggio 2016

Sarà vero che si vuole aiutare gli operatori della montagna ?

Marco ha inviato la risoluzione che impegna la Giunta regionale a valutare la possibilità di introdurre forme di sgravio fiscale, quali la riduzione dell’IRAP, per le attività commerciali site nei piccoli comuni montani, ponendo inoltre in essere azioni presso il Governo al fine di prevedere un regime fiscale agevolato e semplificato per gli esercizi commerciali di montagna. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna,
Considerato che
il calo demografico, che ha colpito la montagna fino agli anni settanta e ottanta, aveva registrato una positiva inversione di tendenza, ma a partire dal 2010, anche a causa della crisi economica, è ripreso con dimensioni rilevanti;
a fine 2014, in particolare, la diminuzione della popolazione residente in aree montane dell’Emilia-Romagna era quantificabile in 4.672 abitanti, interessando 94 comuni appenninici su 123 e registrando le punte massime nei comuni maggiormente decentrati;
uno dei fattori che può contribuire a combattere tale fenomeno è, come rilevano diverse analisi, il mantenimento della rete dei piccoli esercizi pubblici e commerciali nelle zone più decentrate, in virtù della funzione non soltanto economica ma anche e soprattutto sociale che svolgono;
l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani (UNCEM) già da tempo denuncia la situazione di alcuni comuni in cui non si trova più nemmeno un negozio creando non soltanto problemi nell’accesso ai servizi e nel reperire prodotti di prima necessità (soprattutto per le persone anziane), ma generando serie conseguenze dal punto di vista della tenuta sociale e comunitaria poiché rappresentano luoghi di aggregazione ancora prima che di acquisto;
ultima di queste denunce risale alla nota dell’UNCEM Emilia-Romagna pubblicata in data 27 gennaio 2016 in cui si chiede l’intervento di tutte le istituzioni per cercare di trovare soluzioni, anche fiscali, al fine di incentivare le attività nelle aree di montagna.
Tenuto conto che
la montagna costituisce il 52% del nostro territorio regionale, anche se abitata soltanto dal 10% della popolazione.
Valutato che
i territori montani trovano ben poco spazio nell’agenda politica nazionale tanto che dal 2010 non vi sono più finanziamenti riservati a questi territori e soltanto nella Legge di Stabilità 2016 è stato rifinanziato, seppur in misura minima (una dotazione triennale di 15 milioni) il fondo per la montagna;
la tendenza degli ultimi anni ha favorito un ritorno verso una politica centralistica, con misure generiche a favore dei piccoli comuni (es. 6000 campanili) e con scarsi criteri selettivi che aumentano il rischio di dispersione delle risorse e che tengono in scarsa considerazione il ruolo regionale di programmazione territoriale.
Evidenziato che
il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che prevede lo studio di una serie di sgravi fiscali e burocratici per le zone montane e altre regioni stanno promuovendo percorsi di detassazione, in particolare dell’IRAP, e di misure di sostegno stabili per supportare la dinamicità del sistema produttivo in queste zone.
Impegna la Giunta a
valutare la possibilità di introdurre forme di sgravio fiscale, come ad esempio la riduzione dell’IRAP, per tutte le attività commerciali site in piccoli comuni montani avviando eventualmente studi di fattibilità e forme di sperimentazione;
farsi portavoce presso il governo affinché si possano raggiungere gli accordi necessari per rendere possibile l’attuazione di un regime fiscale agevolato e semplificato, affrancato dagli studi di settore per gli esercizi commerciali di montagna.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 12 aprile 2016


17 commenti:

Anonimo ha detto...

Le famose tute blu, ossatura portante del lavoro insieme all' "edilizia", non hanno mai ricevuto e mai li riceveranno sgravi o quanto altro porti o lasci loro denari in tasca.
E' raro vedere una tuta blu su un S.U.V. o fare crociere in giro per il mondo.
Mi piacerebbe ricevere commenti su questo punto di vista senza criminalizzare alcuna forma di dinamismo imprenditoriale montano o di pianura.
grazie

Anonimo ha detto...


CHI E' MARCO

Anonimo ha detto...

Chi sei tu?

Anonimo ha detto...

Un pirlotto che odia i treni

Anonimo ha detto...

Non e' una proposta sbagliata. Ma tanti altri soggetti in montagna meritano una riduzione delle tasse, per esempio i proprietari di seconde case che spesso sono tassati come se avessero casa a Canazei, alle aliquote massime pur non usufruendo dei servizi comunali per gran parte dell'anno e magari avendo questa seconda casa in paesi poco attrattivi. Alcuni comuni hanno fatto qualche passo in questa direzione ma troppi altri invece si approfittano in modo scandaloso della possibilita' di fare cassa su queste vecchie case che per lo piu' erano proprieta' dei nonni residenti... e' veramente ingiusto.

Anonimo ha detto...

ma le tute blu devono diventare verdi in agricoltura e finire la farsa del rilancio dell'economia con le colate di cemento

Anonimo ha detto...

MARCO è UN NOME PROPRIO DI PERSONA

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con l'anonimo delle 19.27 , i bilanci di molti paesini del nostro appennino sono basati sulle tasse dei proprietari di seconde case ereditate dalle famiglie. Tutte le belle parole sulla tradizione diventano aria fritta davanti ai guadagni milionari fatti da questi comuni bastardi con la speculazione selvaggia sulle vecchie case spesso disabitate.

Anonimo ha detto...

5 maggio 2016 18:23 coi treni diventerà consigliere comunale ad assessore alle strade nonché alle aree pedonali per far transitare la carrozzina che come un beone spinge.

Anonimo ha detto...

anonimo del 5/5 ore 20 01
Se tu hai capito quello che hai scritto ce lo spieghi anche a noi ?

Anonimo ha detto...

Il livello dei commenti fuori argomento e' sconfortante.

Anonimo ha detto...

Signore delle 22 e 25 (6 maggio)
HAI R A G I O N I S S I M O
Auspichiamo una vera censura nei confronti dei fuori argomento o sui commenti incomprensibili per le persone normaldotate.
alain delon
grazie Fabbriani

Anonimo ha detto...

tuta verde vuol dire agricoltura

rilancio dell'economia e non vuol dire asfaltare di cemento l'appennino e il resto dell'italia come dal 1990 ad oggi come facie ricetta per creare posti di lavoro.

adesso ci ritroviamo 2 terzi dei paesi con abitazioni vuote.

quindi i governanti hanno pensato di non fare pagare le tasse ai palazzinari per gli immobili invenduti

oltre ad aver allungato i tempi di validità delle concessioni edilizie.

Anonimo ha detto...

Lei 7 maggio 2016 10:38 crede di essere normaldotato rispetto a chi/che cosa?

Lei insieme a colui colei a cui lei da ragione non potete che censurare voi stessi.

Fatevi un blog e non rompete.

Anonimo ha detto...

La risposta " fatevi un blog e non rompete " la dice lunga su alcuni commentatori poco normaldotati
firmato Cicciolina

Anonimo ha detto...

8 maggio 2016 22:10 più che "normaldotati" bisogna solo essere pazienti con gli iperdotati come Lei e gli altri due che hanno la spocchia di moralizzare gli altri commentatori a casa di altri (il blog di Fabbriani)

siccome parliamo sempre delle stesse persone che commettono sempre lo stesso peccato di arroganza, a questi posso dire tranquillamente di farsi un loro blog e di non rompere.

Lei poi non è qualificata a profilare le persone che scrivono " fatevi un blog e non rompete " anche se sempre di più le persone pensano di sdoganarsi scrivendo le loro minchiate come persone saccenti col c...o degli altri.

anche lo scienziato che parla di commenti fuori argomenti che cavolo ne sa se sono o non fuori argomento? che titolo ha per sostenerlo?

Ciao professori.

Anonimo ha detto...

9/5 12 34
Ti propi suneeeeeeeeeeeeee.
era un poco che non sprocchiavi,ora sei anche insolente e se potessi incontrarti di persona ti direi ciò che Fabbriani non può pubblicare ( per rispetto alle persone civili che si esprimono senza offendere come fa ELLA )
at salud fenomen
cicciolina