sabato 9 maggio 2015

Quella ‘infelice’ chiusura del ‘punto nascite’ a Porretta Terme.



Pubblichiamo l’interrogazione in merito alla convenzione per l'ospitalità delle partorienti del comprensorio di Porretta Terme con un hotel vicino all'Ospedale Maggiore, a seguito della chiusura del punto nascita dell'Ospedale di Porretta Terme, a firma del Consigliere  regionale Taruffi
 
Con la chiusura del punto nascita dell’ospedale di Porretta Terme gli abitanti dell’Appennino bolognese che hanno perso un presidio che ritenevano e continuano a ritenere fondamentale, per la loro comunità.
 
L’assessorato alle Politiche per la Salute e la dirigenza dell’Ausl di Bologna avevano dato rassicurazioni alle partorienti del distretto di Porretta Terme  che sarebbero stati presi provvedimenti per limitare il più possibile i disagi per le donne che, per partorire, hanno la necessità di spostarsi negli ospedali bolognesi.

L’Ausl aveva stipulato, prima della chiusura del reparto di ostetricia di Porretta Terme, per l’anno 2014, un contratto con l’Hotel Maggiore, vicino all’Ospedale Maggiore, per l’affitto di un mini appartamento dedicato alle partorienti che avessero avuto necessità di un alloggio in attesa del parto.

Il contratto prevedeva la messa a disposizione gratuita di un mini appartamento con ingresso indipendente composto da soggiorno, angolo cottura, camera da letto matrimoniale, bagno e parcheggio riservato, per un costo di 7.200 euro.
 
Valutato che la possibilità di usufruire di un alloggio nei pressi dell’ospedale sarebbe più utile adesso che le partorienti sono obbligate a recarsi a Bologna per le nascite, rispetto a quando, avendo possibilità di scelta, avrebbero potuto partorire al Punto Nascita dell’Ospedale di Porretta oppure a Bologna e  che ad una partoriente del comprensorio di Porretta Terme che avrebbe usufruito del mini appartamento per alcune ore, durante il mese di marzo 2015, sarebbero stati addebitati 69 euro per la permanenza nella struttura,
 
Si interroga l’Assessore competente per sapere
 
  • se all’Assessorato risulta la veridicità di queste notizie;
  • se e come sia stata pubblicizzata da parte dell’Ausl e sfruttata da parte delle partorienti, la convenzione Ausl-Hotel durante il periodo in cui è stata attiva;
  • se la convenzione per l’ospitalità delle partorienti del comprensorio di Porretta Terme sia stata rinnovata anche per l’anno 2015;
  • nel caso in cui la convenzione sia stata rinnovata, quali siano le caratteristiche dell’accordo, per quanto tempo sia valido e in che modo le partorienti possano usufruire di questa possibilità. In caso contrario, se l’Ausl abbia intenzione di stipulare l’accordo oppure, se sia stato deciso di sospendere la convenzione, per quali motivi si sia scelto di agire in questo modo.
 
Bologna, 30 aprile 2015

2 commenti:

Anonimo ha detto...

FATTI NN PUGNETTE ILLUSI

Anonimo ha detto...

I piccoli ospedali ??? non sono abbastanza competenti nel business, cioè non girano abbastanza euro e quel che peggio è pensare che la sanità è business, sulla pelle degli interventi inutili a discapito delle cose utilissime, come far nascere dei bambini, anche italiani.