sabato 2 agosto 2014

Carlo Monaco: "L'autonomia dei Comuni è un 'miraggio'".



Pubblichiamo la sintesi dell'intervento di Carlo Monaco (nella foto) , capogruppo di ‘Vergato Cambia Musica’, nel Consiglio Comunale del 31 luglio, in cui si è discusso e approvato il bilancio di previsione 2014 dell’ente pubblico:

In un paese serio questo documento si approva entro il 31 dicembre dell'anno precedente. Ma così vanno le cose oggi in Italia! Per approvare un bilancio di questo genere  non servirebbero sindaco, assessori e consiglieri, basterebbe un commissario prefettizio, dato che la maggior parte delle scelte, in entrata e in uscita, sono obbligate.
Dei circa 10 milioni di euro in entrata, circa tre sono mutui e quindi soldi da restituire e sette provengono da imposte, tasse e contributi. Che, sia chiaro, sono pagati al 99% dai vergatesi e solo da essi. Dato che lo Stato  dà al Comune  solo qualche briciola, pur continuando a incassare per intero i proventi dell'Irpef.  Pure la Regione  se ne lava le mani e poi adesso i suoi organi sono decaduti in anticipo a causa della sentenza penale che ha colpito Errani. Della Provincia meglio non parlare poiché si tratta ormai di un fantasma morente, così come l'Unione e la Città metropolitana sono  per ora fantasmi nascenti.
Per racimolare i soldi il Comune usa tutte le imposte possibili. Si ha un bel da dire che c'è l'imposta unica dei Comuni.  In realtà ci sono le imposte sulla casa, compresa quella nuova, la Tasi, che a parole si riferisce a "servizi indivisibili" ma finisce per colpire  come al solito i proprietari di una casa, mutuo compreso. C'è la Tari, nuovo nome della tassa sul rusco, sempre più onerosa. C'è persino un tributo ambientale provinciale. E ci sono l'addizionale IRPEF allo 0,75 (massimo consentito 0,8), l'addizionale sull'energia elettrica, i proventi delle multe stradali e dei parchimetri. E poi il contributo ai servizi di nido, asili, scuole, assistenza anziani, non è certo tanto leggero, e gli oneri di urbanizzazione su cui gravano complesse vicende giudiziarie della giunta precedente. I vergatesi, insomma, pagheranno caro, pagheranno tutto.
I sette miliardi di entrate servono quasi tutti per la spesa corrente. Eppure  il valore dei servizi forniti ai cittadini cala del 21%. Investimenti? Poche briciole. Tanto c'è il patto di stabilità che se anche ci fossero più soldi vieterebbe di utilizzarli.
Così non si può andare avanti.  L'autonomia reale dei Comuni è ormai di fatto azzerata. Bisogna dirlo con forza e ad alta voce.  Lanciare un SOS affinché Renzi ci senta e anche chi andrà al posto di Errani. Tre anni così, con questi bilanci  assurdi, non possiamo  permetterceli. Checché ne dica il bilancio triennale che il Consiglio ha approvato in fotocopia rispetto a quello del 2014.

1 commento:

Anonimo ha detto...

vogliamo parlare dei controlli sul corretto pagamento dell'imu con riferimento al doppio requisito di residenza/dimora?

il Comune di Vergato quando pensa di fare dei protocolli di intesa con la Guardia di Finanza anche in tema di ISEE?

quanti risultati il comune di Veegato, in tema di lotta all'evasione contributiva locale ha riportato, posto che il 100% dello scovato gli entrerebbero nelle casse del Comune?