lunedì 2 settembre 2013

Un concerto di musica e sapori: Monzuno ha accolto così i partecipanti a ‘Chef al Massimo’.



Fio Zanotti
La musica di Fio Zanotti e il suo complesso, mescolata all’armonia degli odorini che si levavano dalle pentole e dai barbecue degli chef, intenti a preparare le loro esclusive prelibatezze, hanno dato il benvenuto a Monzuno agli oltre duemila partecipanti alla famosa manifestazione enogastronomica che ogni anno si celebra in onore di Massimo Zivieri.




Uno degli odorini


Dal 2009 infatti, da quando cioè il giovane imprenditore titolare dell’omonima macelleria, è mancato all’età di soli 39 anni, viene organizzata a cura della famiglia con la collaborazione di Ascom una ‘festa’ che non ha uguali in Italia e che riunisce a Monzuno una selezione  dei più rinomati e valenti chef chiamati a preparare piatti di loro ideazione con le carni di pregiata qualità della macelleria Zivieri, provenienti dagli allevamenti dell’azienda ‘La Granda’ di Cuneo e con i migliori prodotti locali dell’Appennino. Ogni piatto viene poi abbinato ad un vino di una azienda vinicola da loro individuata e che al meglio si sposa con i piatti presentati.   
La famiglia Zivieri
Era stato lo stesso Massimo, premiato come ‘migliore macellaio d’Italia’, ad avere l’idea ma la morte l’ha portato via prima che potesse darvi corpo. Quindi i famigliari si sono fatti carico di concretizzare quello che era uno dei suoi sogni. Ora che la manifestazione ha raggiunto un tale successo di partecipazione e di anno in anno diventa sempre più apprezzata, si capisce il grande valore dell’intuizione di Massimo.


L'ultimo arrivato, erede di Massimo.
Quest’anno le prenotazioni accettate sono state 2200 ma le richieste sono state oltre 4000, ben oltre le capacità di accoglienza del centro di Monzuno.
Le vie, attrezzate con tavoli e panche, si sono trasformate in un fiume di persone che hanno avuto il privilegio di verificare la qualità delle carni combinate con i migliori vini e preparate da 22 chef di altrettanti rinomati ristoranti.



Dopo l’introduzione affidata alla Banda di Monzuno, il cerimoniale a ricordo di Massimo ha visto la partecipazione degli assessori Gabriella Montera e Graziano Prantoni, del sindaco di Monzuno Marco Mastacchi, del presidente e del direttore di Ascom Enrico Postacchini e Giancarlo Tonelli, del presidente dei giovani Ascom Alessandro Tedeschi, del direttore di EmilBanca Daniele Ravaglia. Nei vari interventi, inframmezzati dai brani del complesso di Zanotti, è stato più volte sottolineato il grande merito dei componenti della famiglia Zivieri che, pur con il dolore nel cuore, in quanto questa giornata fa sentire loro più che mai la mancanza di Massimo, con abnegazione e tanto impegno hanno saputo trasformare, proprio in suo onore, un triste evento in una grande occasione di incontro proprio come lui avrebbe voluto.  
Aldo Zivieri
Il pubblico si commuove al ricordo di Massimo.

Graziano Zivieri
Sono stati anche comunicati due importanti risultati ottenuti dalla Macelleria Zivieri: il riconoscimento per il ‘miglior salame non suino’ e l’assegnazione dell’appalto per la gestione del macello di Castel di Casio.
Aldo Zivieri, fratello di Massimo, che con tutta la famiglia è salito sul palco per ringraziare quanti si sono adoperati per la riuscita della giornata, con la voce rotta dall’emozione ha letto un messaggio per Massimo. Tra l’altro ha riferito che, per spiegare ad un amico cosa fosse ‘Chef al Massimo’, la mamma Adua ha detto: ‘E’ il giorno in cui lui ci viene a trovare’. Fra il pubblico non pochi sono stati quelli che avevano le lacrime agli occhi.
Al termine della cerimonia sono stati consegnati due premi ad altrettanti giovani imprenditori che, come fece Massimo, con passione entusiasmo e innovazione hanno saputo emergere nel loro campo. Il primo, Gilberto Argini del ‘Re Lasagna’ di Sasso Marconi, per la sua brillante ideazione del ‘bauletto lasagna’ contenente tutti gli ingredienti per realizzare questo fantastico piatto bolognese esportabile in tutto il mondo. L’altra  è Simona Fornaciari titolare di un negozio a San Matteo della Decima nel quale commercializza solo marchi emergenti ‘made in Italy’.
Presente alla festa anche una rappresentanza del comune romeno di Predeal gemellato con Monzuno, guidata dal primo cittadino Ionel Goidescu .   

Una delle postazioni

Gli chef: Igles Corelli (Ristorante Atman (PT) ; Alberto Faccani (Ristorante Magnolia - Cesenatico (FC) ; Alberto Bettini (Trattoria Da Amerigo – Savigno (BO); Gianluca Esposito (Eataly - Bologna) ; Mario Ferrara ( Ristorante Scaccomatto – Bologna); F.lli Mazzucchelli (Ristorante Marconi- Sasso Marconi -BO); Francesco Passalacqua (Ristorante Pane e acqua –Milano) ; Massimiliano Poggi (Ristorante al Cambio – Bologna);  Ivan Poletti e G.Valenti ( Cantina Bentivoglio e Paradisino – Bologna); Giacomo Galeazzi (Majestic Due Torri Hotel- Bologna); Fabio Fiore (Ristorante Quantobasta – Bologna); Mauro Lorenzon (Ristorante Enoiteca Mascareta – Venezia); Cristiano Iacobelli (Atlas Coelestis – Roma); Isabella Lazzerini Denchi (Ristorante In Vernice e Lo Scoglietto – Livorno); Federico Garani (Agriturismo La Rocchetta – Rocca di Roffeno -BO); Emilio Barbieri (Ristorante Strada Facendo – Modena); Alessio Malaguti (Trattoria La Rosa – Sant’Agostino FE); Alessandro Cianti (Trattoria Bibo - La Traversa - Firenzuola -FI); Matteo Aloe (Berbere’ Light Pizza and Food – Castelmaggiore -Bo); Pasquale Falanga e G. Guizzardi (I Signori del Barbecue - Athos Guizzardi – Bologna); Santo Bevitore (Enoteca – Firenze); Mauro Stanzani e Luca Martelli (Il Boccone del Prete – Bologna).

La delegazione rumena

Simone Fornaciari premiata da Alessandro Tedeschi.

Gilberto Argini premiato da Daniele Ravaglia.











Gabriella Montera con il sindaco di Vergato Sandra Focci.

L'assessore Pavesi e il sindaco Mastacchi.

 





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