Mariano |
In questo momento è sull’aereo in volo verso Cipro. Il
dottor Mariano Marino questa volta intraprende una nuova avventura
ai limiti dell’impresa: si è riproposto infatti di percorrere a piedi 600 chilometri lungo i sentieri impervi e
selvaggi dell’isola mediterranea e raggiungere cime ad una altitudine di 2000 metri. Avrà con sé cibo, acqua,
pastiglie per la potabilizzazione e una tenda dove troverà riparo la notte.
Compagno
di viaggio l’amico Giuseppe Rizzuto, alpino doc che con Mariano ha condiviso il
periodo di missione a Sarajevo in Bosnia,
durante il conflitto Jugoslavo.
Mariano , dietista e vegano da oltre due anni, si
occupa principalmente di alimentazione negli sportivi e segue numerosi atleti ,
anche professionisti. Sa quindi come affrontare
le difficoltà fisiche nel migliore dei modi. E non è nuovo a questo tipo di
esperienza: l’anno scorso ha percorso in tempo record a piedi il cammino di
Santiago e l’intera via Francigena, soddisfacendo un impegno che lui,
profondamente credente riteneva giusto affrontare. Ha all’attivo anche numerosi trekking in territori italiani ed
europei.
Qualche giorno fa l’abbiamo incontrato per una
chiacchierata e ci ha parlato con entusiasmo di questa sua nuova sfida.
“La testa c’è”, precisa Mariano. Poi riferendosi al compagno di viaggio: “Certo Giuseppe dovrebbe dimagrire un po’” e scherza poi precisando che l’ozio degli ultimi tempi gli ha allargato un po’ la circonferenza. “Lo farà certamente strada facendo”.
Da dove arriva questo nuovo progetto ?
“La passione per il camminare e per i lunghi
trekking, anche estremi , mi attirano da sempre, ne ho sempre fatti e al
termine di ogni prova trovo lo stimolo per ripartire e ‘misurarmi’ con qualcosa
di ancora più impegnativo”.
Perché Cipro?
“Un po’ per il periodo, in ottobre là la stagione è
ancora piacevole, la macchia Mediterranea, il mare e il percorrere il tratto
finale del ‘sentiero europeo E 4’ che parte dal Portogallo e termina a Cipro,
attraversando gran parte dell’Europa. Questi gli elementi che ci hanno orientato verso
questa scelta”.
Il tragitto è
molto difficile ?
“Il percorso prevede molti tratti da fare in autosufficienza
e cioè senza strutture di supporto e rifornimenti adeguati. Inoltre dovremo
affrontare le difficoltà legate alle forti escursioni termiche fra il giorno e
la notte (dai 5 ai 30 gradi) e diverse tipologie di terreni, dal mare alla
roccia, dall’altitudine zero ai 2000 metri. Sarà quindi importante organizzare
uno zaino con l’indispensabile, ma con un peso adeguato”.
Ha parlato di indumenti e tenda speciali, vuole
essere più preciso?
“Una tenda ignifuga del peso inferiore a un Kg. Maglie e
pantaloncini in materiali tecnicispeciali.
Giacche in goretex. Fra le cose indispensabili, coltello, torcia da testa,
cartina e Gps. Questo inverno, per essere preparato al meglio, ho frequentato
un corso di speleologia”.
Mariano e il suo fedele Cico |
Il percorso quant’è lungo ?
“ Circa 530 chilometri, sempre se non ci
perdiamo, e contiamo di percorrerli in
13 giorni. Partiamo il 26 settembre da Bologna e contiamo di ritornare
all’ombra delle due torri il 10 ottobre”
Come vi alimenterete?
“Cercherò di tenere una alimentazione ‘Vegana principalmente crudista’ composta
principalmente da alimenti naturali e molto nutrienti, come frutta secca
oleosa (noci, mandorle, nocciole) , burro di arachidi e tahin (burro di semi di
sesamo molto comune in quelle zone), frutta e verdura locale. Tutti alimenti
molto nutrienti, di poco peso , che non
affaticano la digestione e che garantiscono una
buona performance”.
E’ una impresa consigliabile a tutti ?
“Siamo certamente fra i primi che affrontano questo
percorso in tappe continue. Ci vuole una grande preparazione fisica e
soprattutto mentale , una adeguata alimentazione e certamente esperienza. Chi
si trova in queste condizioni può provare. Con Giuseppe abbiamo già affrontato
situazioni molto difficili. Sappiamo cosa vuol dire tenere duro, sopportare
freddo, fame e sete e , soprattutto, lo
stare insieme ci fortifica”.
Mariano e Silvia |
Poi il dottore conclude:
“Sarà un piacere tornare per ritrovare Silvia, la
mia compagna di vita, che ha la pazienza
di sopportarmi anche in queste mie ‘stravaganze’, non solo, ma mi dà anche un
grande supporto. E’ anche lei una dottoressa dietista e anche lei vegana come
me quindi ci confrontiamo spesso. Al
ritorno il più scatenato nel rivedermi sarà Cico, il mio cane fedele, che certamente mi
attenderà impaziente".
Mariano ha promesso di inviare regolarmente notizie
e impressioni sulle varie tappe del suo avventuroso viaggio. Ne daremo
puntualmente notizia.
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