sabato 5 maggio 2012

BOLOGNA E ZOLA PREDOSA: ARRESTATI 3 MALVIVENTI ITALIANI RESPONSABILI DI ESTORSIONE CONTINUATA E AGGRAVATA IN CONCORSO, RAPINA AGGRAVATA IN CONCORSO, DETENZIONE E PORTO ABUSIVO DI ARMI, AI DANNI DI UN AVVOCATO TRIBUTARISTA.

Il  Comando Provinciale Carabinieri ha comunicato:


Alle prime luci dell’alba di ieri, 04 maggio 2012, a Bologna e Zola Predosa (BO), i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro e della Stazione Bologna, coadiuvati in fase esecutiva dai militari della Stazione di Zola Predosa, hanno tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari 3 cittadini italiani (D.G. 48enne bolognese residente a Zola Predosa, V.V. 51enne bolognese e A.V 44enne originario della provincia di Bari residente a Bologna).
I capi di imputazione loro contestati nel provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Bologna, dott. Pasquale GIANNITI, su richiesta del Procuratore Aggiunto dott. Valter GIOVANNINI e del Sost. Proc. dott. Claudio SANTANGELO, sono estorsione continuata e aggravata in concorso, rapina aggravata in concorso, detenzione e porto abusivo di armi, ai danni di un avvocato tributarista.
L’ordinanza restrittivo scaturisce dall’attività investigativa svolta dal Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro e della Stazione Bologna, a seguito della denuncia per estorsione ed altro, presentata il 3 febbraio scorso da un 55enne avvocato tributarista bolognese.
Il professionista, trovandosi ad attraversare un periodo di difficoltà economiche, nel 2008 si era rivolto ad uno dei tre ottenendo la somma complessiva di 91.000 euro, entrando però così in un incubo che lo costringerà a consegnare loro, in tempi diversi sino al febbraio 2012, la somma complessiva di euro 174.500, dopo aver subito reiterate violenze e minacce, estese anche ai familiari, operate in talune circostanze con una pistola ed un coltello, prospettando inoltre che se la vittima non avesse consegnato il denaro non avrebbe ottenuto la restituzione dell’autovettura Peugeot 206, dagli stessi impropriamente sottrattagli.
Solo dopo quest’ultimo episodio, il tributarista ha trovato il coraggio di denunciare l’accaduto ai Carabinieri, che al termine di scrupolose e pressanti indagini sono riusciti ad accertare le responsabilità dei 3 malfattori (che annoverano peraltro precedenti furto e ricettazione, armi, stupefacenti) ponendo fine all’incubo vissuto dalla vittima.
Nel corso delle perquisizioni operate presso le abitazioni, oltre a documentazione di riscontro all’attività investigativa (tra cui assegni e cambiali), gli investigatori dell’Arma hanno rispettivamente rinvenuto e sequestrato:
   a D.G.: 1 pistola replica di una Beretta cal. 9x21 priva del tappo rosso, 2 carte di identità false recanti la sua foto ma con generalità fittizie (per il cui possesso veniva è stato denunciato in stato d’arresto);
   a V.V.: 1 pistola Beretta cal. 22, 1 pistola Beretta cal. 9x21, 1 carabina ad aria compressa Diana mod. 52 cal. 4,5/177, con relativo munizionamento e regolarmente detenute e 5 coltelli con lame da 7,5 a 17 cm.
Nel corso dell’operazione i Carabinieri hanno recuperato e sequestrato presso un’autofficina di Fidenza (PR), la Peugeot 206 sottratta alla vittima.

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