Nel corso della seduta odierna della Commissione
Politiche Economiche della Regione
Emilia-Romagna, il consigliere Marco
Mastacchi di Rete Civica
è stato nominato relatore del progetto di
legge di riforma della normativa sugli agriturismi, che modifica la Legge regionale 4/2009. Mastacchi è anche primo firmatario del testo, presentato
ufficialmente dal gruppo assembleare lo scorso 20 ottobre, dopo il deposito del 15 ottobre 2025.
Il progetto di legge è il risultato
di un ampio confronto con associazioni
agricole, imprenditori e reti di settore, e nasce dall’esigenza di aggiornare
una normativa ritenuta ormai obsoleta e
troppo rigida, con l’obiettivo di rafforzare la competitività del comparto e promuovere
uno sviluppo rurale sostenibile.
Rete Civica sottolinea che la
proposta non rappresenta un punto di arrivo, ma una base di partenza per un dibattito costruttivo tra
istituzioni, operatori e territori.
Tra le principali novità introdotte:
·
Semplificazione delle procedure
amministrative
per favorire il ricambio generazionale
e l’accesso di nuovi imprenditori;
·
Aumento della capacità ricettiva, con l’inclusione di agricampeggi e Ospitalità Rurale Familiare (O.R.F.);
·
Eliminazione delle percentuali rigide sull’origine dei prodotti nella
ristorazione, sostituite dal principio di “impiego prevalente” di prodotti di eccellenza regionale;
·
Riconoscimento formale di attività
come l’enoturismo e l’oleoturismo, per ampliare l’offerta agrituristica e promuovere le
filiere locali.
Questi aggiornamenti mirano ad
allineare l’Emilia-Romagna ai principali modelli
europei di turismo rurale, rendendo il settore più dinamico e
attrattivo.
«È un momento in cui è indispensabile
mantenere alta l’attenzione sull’agricoltura, in particolare su quella di
montagna, più fragile e debole ma fondamentale come presidio del territorio»,
ha commentato Mastacchi, sottolineando
la centralità del mondo agricolo nella tutela e nella valorizzazione delle aree
interne.
Gli obiettivi strategici della riforma proposta da Rete
Civica sono molteplici:
·
Incentivare la qualità e la
territorialità
dell’offerta agrituristica;
·
Valorizzare le produzioni regionali, le filiere corte, i biodistretti
e le reti tra imprenditori;
·
Favorire l’ingresso di nuove
generazioni nel
settore attraverso semplificazioni e misure di sostenibilità economica;
·
Rendere l’agriturismo più
competitivo, inclusivo e sostenibile, rafforzando al tempo stesso il ruolo degli
agricoltori nella cura del territorio
e nel contrasto allo spopolamento
delle aree rurali.
Con questa proposta, l’Emilia-Romagna punta a modernizzare il proprio modello agrituristico, consolidando la reputazione della regione come leader nazionale nell’agricoltura di qualità e nel turismo sostenibile.

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