venerdì 4 maggio 2018

Tre pregevolissimi dipinti rubati dai musei di Faenza, Bologna e Imola sono stati recuperati dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale




E' stato illustrata presso l’Aula Gnudi della Pinacoteca Nazionale l’operazione che ha consentito il recupero di tre importanti dipinti: 


 Tempera su tavola, “Crocifissione e discesa al Limbo", di anonimo del XIII sec., rubata dalla Pinacoteca Comunale di Faenza; 


Crocifissione

Olio su tavola, raffigurante “Sant’Ambrogio” del 1363, di Giusto de’ Menabuoi, rubato dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna; 

Olio su cartone pressato di forma ovale, raffigurante “Ritratto di donna”, della metà del XVII sec., di pittore bolognese, rubato dal Museo Civico “San Domenico” di Imola.

Hanno illustrato con soddisafazione l'attività investigativa che ha portato al bel successo il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Bologna, Dottor Giuseppe Amato, il Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Generale Fabrizio Parrulli e il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bologna, Colonnello Valerio Giardina.

Ritratto di donna
Il sequestro dei dipinti è il risultato degli approfondimenti investigativi intrapresi dopo il furto alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, dell’opera dell’artista Giusto de’ Menabuoi, durante l’orario di apertura al pubblico. Il modus operandi, infatti, ha mostrato piena analogia, con simili eventi avvenuti, tra il febbraio e il marzo u.s., anche in danno della Pinacoteca Comunale di Faenza e del Museo Civico “San Domenico” di Imola.
L’attenta e dettagliata ricostruzione dei fatti ha accertato il momento di consumazione dei furti in danno della Pinacoteca Nazionale di Bologna e di quella Comunale di Faenza, nonché di individuare le fattezze del possibile autore, immortalato da alcune telecamere. Successivamente, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna ha notato una persona con una fisionomia similare a quello ritratto nelle immagini estrapolate, che si aggirava con fare sospetto, proprio, nei pressi di un altro ente museale di Bologna. 

Sant’Ambrogio
Il soggetto, dopo un lungo pedinamento, è stato fermato e la perquisizione domiciliare ha consentito di recuperare, all’interno di un mobile, tutti i preziosi dipinti trafugati ed a comprova della sua colpevolezza, di rinvenire anche gli abiti utilizzati durante uno dei furti compiuti.

Al termine delle conferenza è stata riconsegnata, al dottore Mario Scalini, Direttore del Polo Museale dell’Emilia Romagna, l’opera raffigurante “Sant’Ambrogio” della Pinacoteca Nazionale di Bologna.

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