E’ terminato il frenetico tourbillon preelettorale.
Gli elettori hanno dato il loro responso, la sinistra ha visto riconfermata in
modo deciso la preferenza degli emiliano romagnoli e ora si fa la conta degli
eletti. Le valli del Reno e del Setta hanno
portato in consiglio regionale una bella rappresentanza: l’ex sindaco di Castiglione
del Pepoli Maurizio Fabbri ( nella foto in alto) per la
maggioranza e la riconferma della capogruppo di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti ( nella foto a sinistra) e del civico Marco
Mastacchi: in sostanza esponenti dei principali orientamenti amministrativi.
E
se ciò che ha affermato il neo governatore Michele De Pascale è un invito
concreto (‘Adesso basta con le polemiche, tutti all’opera per affrontare i problemi’),
i nodi che attanagliano le due vallate potrebbero essere affrontati in modo
risolutivo e i tre consiglieri potrebbero trovare la sintesi che manca per dare
alla riorganizzazione delle vallate del Reno e del Setta un nuovo slancio. In
particolare, sulla riorganizzazione, ammodernamento e adeguamento alle nuove esigenze
della rete viaria, ritenuta ormai una necessità più che essenziale dal
mondo imprenditoriale.
Sempre che De
Pascale nella chiamata alla coesione non si riferisse ai soli componenti della
sua maggioranza.
Fra coloro che sorridono al responso elettorale, è Marco
Mastacchi ( nella foto) di Monzuno, orgogliosamente montanaro che ha fra i suoi slogan ‘ La
montagna è la salute della pianura’. Lo abbiamo incontrato al convegno
organizzato dai comitati soci di Aemil Banca sulla ‘transazione ecologica’ e
gli abbiamo chiesto un commento sulle elezioni:
“ Speravo in maggiore risposta alla chiamata alle
urne e pur trovandoci in un contesto negativo il mio buon risultato conferma che il progetto di Rete Civica è
coinvolgente e che può dare una risposta al disinteresse per la politica
tradizionale. Lo dimostra il fatto che a Bologna con il 7 % siamo nella
minoranza secondi solo a Fratelli D’Italia”.
Come pensa di ricambiare il successo elettorale ?
“Dare continuità al lavoro fatto fino ad ora stando
vicino agli amministratori locali e soprattutto ai cittadini che segnalano le
problematiche del territorio a cui non manco di dare risposte. Ciò è testimoniato
da oltre 500 atti amministrativi e 8 progetti di legge presentati da me nello
scorso mandato.”
Come spiega la più che marcata disaffezione degli
elettori, che in questa tornata elettorale ha registrato una diminuzione dell’affluenza
intorno al 20 % ?
“Alla lontananza della politica dai cittadini, politica
che lavora solo per se stessa . Il
cittadino è visto solo come elettore”.
Rete Civica è quindi in buona salute ?
“Rispetto al 2020 abbiamo più che triplicato il
nostro valore elettorale passato dal 2% al 7%
e il dato conferma che il modo di operare da noi intrapreso è quello
giusto”.