Fabio
Righi, ricercatore e volontario impegnato nella tutela dell'Appennino
Bolognese, ha inviato una lettera all'Assessore alla Cultura della Regione
Emilia-Romagna, Jessica Legni, per presentare un ambizioso progetto di
valorizzazione culturale e turistica: la riscoperta della Via del Ferro
Etrusca, un'antica strada commerciale risalente a circa 2.500 anni fa.
La Via del Ferro:
Un Patrimonio Storico Unico
La
Via del Ferro Etrusca, realizzata dagli Etruschi, è considerata la prima grande
infrastruttura commerciale d’Occidente. Collegava l’isola d’Elba a Comacchio,
attraversando l’Appennino per trasportare il ferro e altre merci. Oltre alle
materie prime, questa via veicolava uomini, tecnologie e culture, contribuendo
alla formazione delle basi della civiltà occidentale.
Secondo
Righi, il valore storico e culturale di questo percorso è straordinario, ma
ancora poco conosciuto e sfruttato. "Promuovere questo itinerario
significa non solo riscoprire un patrimonio unico, ma anche creare nuove
opportunità per il turismo sostenibile e per il territorio", afferma.
Le Proposte di
Valorizzazione
Il
progetto prevede tre iniziative principali per promuovere il percorso:
1. Cammino archeologico
È stato tracciato un percorso che segue l'antico tracciato della Via del Ferro,
toccando circa 25 siti di interesse archeologico, storico e naturalistico.
Questi luoghi rappresentano un patrimonio unico, invidiato a livello
internazionale.
2. Archeo Bike Tour
Lanciata la prima edizione di un tour in bicicletta che unisce archeologia,
enogastronomia e natura. I partecipanti hanno visitato siti storici e aziende
agricole locali, degustando prodotti tipici e riscoprendo la bellezza del
territorio.
3. Tour archeologici in treno
In collaborazione con Trenitalia, il progetto propone pacchetti turistici
sostenibili. Un biglietto speciale consentirebbe di viaggiare lungo la Via del
Ferro per cinque giorni, con la possibilità di visitare siti storici, cenare
nei ristoranti locali e soggiornare nelle strutture ricettive dell’Appennino.
Il Potenziale del
Progetto
Righi
sottolinea che la Via del Ferro Etrusca potrebbe superare il
successo della già celebre Via degli Dei, che attira tra i
15.000 e i 20.000 turisti ogni anno. "Questo percorso non è solo una
strada antica: è un viaggio attraverso la storia, dai siti etruschi ai paesaggi
straordinari che collegano il mare, le città d’arte e gli alti Appennini fino
ai Lidi di Comacchio", spiega.
La
valorizzazione di questo itinerario rappresenterebbe non solo una riscoperta culturale,
ma anche un'opportunità per lo sviluppo del turismo sostenibile e la promozione
del territorio appenninico.
Conclusioni
Righi e il suo gruppo auspicano che il progetto possa ottenere il sostegno
della Regione Emilia-Romagna per trasformare la Via del Ferro Etrusca in una
realtà capace di attrarre visitatori da tutto il mondo, preservando al contempo
il ricco patrimonio storico e ambientale dell’Appennino Bolognese.
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