In
risposta all’interrogazione scritta riguardante il possibile
declassamento dello status di protezione del lupo, Jessika Roswall, a nome
della Commissione europea, ha fornito chiarimenti sulla situazione e sulle
intenzioni dell’UE in merito alla gestione di questa specie.
Stato di
Conservazione Migliorato
La
Commissione europea ha sottolineato che il lupo ha registrato un significativo
miglioramento del suo stato di conservazione negli ultimi decenni. Uno studio
approfondito condotto a livello europeo ha evidenziato un aumento delle
popolazioni e un’espansione dell’areale di distribuzione della specie,
confermando il successo delle politiche di protezione attuate negli anni.
Misure per la
Convivenza Uomo-Lupo
Da
tempo l’UE sostiene l’implementazione di soluzioni efficaci per mitigare i
conflitti tra uomo e fauna selvatica, in particolare per ridurre le predazioni
del bestiame. Attraverso i fondi della Politica Agricola Comune (PAC), sono
state finanziate misure specifiche integrate nei piani strategici nazionali
degli Stati membri. Questi interventi, che includono il coinvolgimento di
veterinari e altri attori locali, sono adattati alle specifiche esigenze
territoriali.
Un’importante
risorsa è rappresentata dalla piattaforma dell'UE sulla coesistenza tra uomo e
grandi carnivori, attiva dal 2014, che raccoglie esempi di buone pratiche
applicate nei diversi Paesi membri.
Modifica dello
Status di Protezione
La
recente decisione di modificare lo status di protezione del lupo nell’ambito
della Convenzione di Berna ha spinto la Commissione a rivedere il regime di
tutela della specie secondo la direttiva Habitat dell’UE. La nuova normativa
concederà agli Stati membri maggiore flessibilità nel determinare il livello di
protezione del lupo, pur mantenendo l’obbligo di assicurare uno stato di
conservazione soddisfacente sul territorio nazionale.
Questa
revisione sarà conforme alle recenti sentenze della Corte di giustizia dell’UE
e agli impegni internazionali sulla biodiversità sottoscritti dall’Unione e dai
suoi Stati membri.
Conclusioni
La Commissione ribadisce l’importanza di un approccio equilibrato e basato sulle circostanze locali per garantire la coesistenza tra uomo e grandi carnivori, salvaguardando al contempo la biodiversità europea.
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