giovedì 2 gennaio 2025

Le storie da seguire in Emilia-Romagna nel 2025

 Dal clima alla sanità, da 80 anni della Liberazione alla Davis



L'EMERGENZA CLIMA E IL NODO DEL COMMISSARIO POST-ALLUVIONE 

   L'Emilia-Romagna negli ultimi anni ha pagato un prezzo altissimo al riscaldamento globale e l'emergenza clima sarà uno degli aspetti che condizionerà di più la vita delle persone.

Anche perché bisogna sempre fare i conti con le alluvioni che hanno funestato la regione negli ultimi anni, fra rimborsi ai danneggiati e opere di prevenzione.

Il 2025 si apre subito con la questione del commissario. Terminato il mandato del generale Figliuolo, sarebbe dovuto già essere nominato il suo sostituto.

Il presidente della Regione de Pascale rivendica il ruolo per sé, il governo non pare intenzionato a concederglielo.


    LA SANITÀ, IL PRIMO BANCO DI PROVA PER LA NUOVA GIUNTA 

De Pascale ha detto di volersi occupare in prima persona della sanità: al suo fianco ci sarà l'ex direttore generale dell'Usl di Parma Massimo Fabi. Sarà il primo vero banco di prova della giunta, alle prese con un progetto di riorganizzazione che avrà al centro anche i Cau, i centri per le emergenze a bassa intensità che hanno caratterizzato il precedente mandato. Ma quello del finanziamento dalla sanità pubblica sarà probabilmente anche uno dei terreni di scontro politico più acceso fra il centrosinistra e il governo.

    25 APRILE: GLI OTTANT'ANNI DALLA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO 

Il 25 aprile si celebreranno gli ottant'anni della liberazione dell'Italia dal nazifascismo. In Emilia-Romagna ci sono molti luoghi simbolici che, come ogni anno, saranno al centro delle iniziative, da Marzabotto a Casa Cervi. I testimoni diretti dell'epoca sono, per ovvie ragioni, ormai rimasti pochissimi, ma il ricordo della Resistenza è un tema che appassiona molto i giovanissimi. Anche in questo caso, tuttavia, è facile ipotizzare che non mancheranno le polemiche politiche a ridosso della data delle celebrazioni.

    POCHI COMUNI AL VOTO, LA POLITICA FRA REFERENDUM E AUTONOMIA 

Dopo un 2024 ricchissimo di appuntamenti elettorali, il 2025 sarà un anno di transizione a livello politico: i Comuni rinnovati nell'autunno del 2020 sono infatti stati prorogati al 2026, quindi saranno pochissimi quelli chiamati al voto. Fra questi ci sarà sicuramente Ravenna, il cui sindaco è diventato presidente della Regione. A gennaio la Corte di Cassazione si esprimerà sul referendum sull'autonomia differenziata che potrebbe così diventare il momento culminante della politica del prossimo anno.

    IL PASSANTE AUTOSTRADALE DI BOLOGNA, LO STALLO INFINITO 

Sembra una storia infinita quella del passante autostradale di Bologna: dopo anni di dibattiti, il progetto, che prevede l'ampliamento dell'autostrada, sembrava pronto per partire. Poi l'aumento dei costi e la mancanza dell'ok definitivo del ministero al progetto hanno creato uno stallo dal quale ancora non si capisce bene come uscire. Quello delle risorse non è un fattore secondario, anche se nessuno dei protagonisti (Ministero, Autostrade e istituzioni locali) mette in dubbio il fatto che l'opera alla fine si farà.

    LE TENSIONI INTERNAZIONALI E GLI EFFETTI SULL'EXPORT 

L'economia dell'Emilia-Romagna è cresciuta negli ultimi decenni soprattutto grazie all'export e alla capacità dei distretti, dalla meccanica al biomedicale, dalla ceramica alla moda, di proporsi con efficacia sul mercato estero. Nel 2024 la crescita dell'export ha subito un rallentamento anche a causa delle guerre e delle tensioni internazionali. Ma l'economia regionale è alle prese anche con numerose crisi aziendali: dalla Mozarc ex Bellco di Mirandola alla ormai annosa questione della Perla di Bologna, dalla Berco di Copparo agli stabilimenti del gruppo Stellantis.
       TURISMO SPERANZA E MALEDIZIONE, SI DISCUTE SU NUOVE REGOLE 

Il turismo è in crescita vertiginosa ed è una fetta di Pil della quale l'Emilia-Romagna (come del resto tutta l'Italia) non può certo permettersi di fare a meno. La Riviera spera in un rilancio e aspetta di capire cosa succederà con l'annosa vicenda delle concessioni balneari. Ma le questioni turistiche incrociano anche molti altri aspetti: per l'Appennino è una risorsa irrinunciabile per uno sviluppo sostenibile, nelle città, a cominciare da Bologna, crea anche numerosi problemi. In corso il dibattito su una regolamentazione degli affitti brevi.

    VILLA VERDI È DELLO STATO, ORA SI ATTENDONO I PROGETTI 

Villa Verdi è di proprietà statale: il ministero della Cultura ha infatti firmato il decreto di esproprio dell'ultima dimora di Giuseppe Verdi a Sant'Agata di Villanova sull'Arda, delle sue pertinenze e della sua straordinaria collezione di arredi: un provvedimento che ne sancisce l'acquisizione definitiva da parte dello Stato, che diventerà effettiva il 28 febbraio. Adesso arriva la parte più complicata: dopo le opere di restauro si dovrà definire un progetto per renderla un punto di riferimento della storia della musica italiana.
       A BOLOGNA L'ITALIA PUNTA AL TRIS NELLA COPPA DAVIS 

Dal 18 al 23 novembre Jannick Sinner, Matteo Berrettini e gli altri azzurri del tennis tenteranno uno storico tris nella Coppa Davis: stavolta, però, avranno la possibilità di giocare in casa visto che la final eight, alla quale l'Italia è già qualificata di diritto, si svolgerà all'Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna). Il palazzetto ha già ospitato negli ultimi due anni il girone di qualificazione, che ha rappresentato il primo passo per l'Italia di Filippo Volandri verso la conquista delle due mitiche insalatiere. (ANSA) 

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo fabbriani, bravo...il clima è un problema, la sanita è un problema, CASSA DI RISONANZA DEL REGIME CRIMINALE

Anonimo ha detto...

31/12/2024 18:20

Bologna - “Buon lavoro all'ingegner Fabrizio Curcio al quale verrà assegnato il ruolo di commissario per la ricostruzione dopo gli eventi alluvionali che hanno colpito l'Emilia-Romagna. Una nomina che avviene anche a seguito delle interlocuzioni avute con la Presidente del Consiglio nell'ultimo mese. Abbiamo richiesto e ottenuto una figura competente in materia, oltre a una presenza fisica sul campo, alla relativa struttura di supporto e un rapporto diretto nuovo con l'esecutivo per le modifiche normative necessarie. Queste premesse sono per noi essenziali per segnare un cambio di passo sia sugli indennizzi che sulla messa in sicurezza del territorio”.

Anonimo ha detto...

Prima fanno i danni, i morti, poi vengono belli come il sole ad offrire la "loro" soluzione, e tutti a pendere dalle loro labbra, quando dovrebbero prenderli a calci nel culo.

Anonimo ha detto...

Siamo d'accordo con te delle 21,46.

Anonimo ha detto...

Devono iniziare i rimpatri di massa, basta accoglienza, basta businnness per la sinistra, basta sbandati ideologici, religiosi, non integrabili e nemici armati, prepreparati, mi guardo attorno, NON SIAMO PIU' IN ITALIA.