La Camera di Commercio bolognese informa:
Sono 92.568 le imprese registrate alla Camera di commercio al 31 marzo 2024, di cui 82.838 attive. Se alle sedi di impresa si aggiungono le 24.795 unità locali presenti, si ottiene un totale di 117.363 attività registrate a fine marzo nell’area metropolitana di Bologna.
Il primo trimestre dell’anno consegna tradizionalmente un bilancio negativo, poiché riflette l’accumularsi di cessazioni contabilizzate a gennaio, ma riferibili in realtà agli ultimi giorni dell’anno precedente, e questo primo scorcio d’anno non fa eccezione, con un saldo anagrafico di -207 unità ed un tasso di variazione del -0,22%.
Ma al bilancio negativo di questi tre mesi sembra aver contribuito anche il rallentamento delle dinamiche imprenditoriali bolognesi: tra gennaio e marzo sono nate 1.855 attività, un centinaio in meno rispetto al marzo 2023, e contemporaneamente hanno accelerato le cessazioni effettive d’attività, riallineatesi ai livelli pre-covid con consistenze superiori alle 2 mila unità (2.062 a fine marzo).
E se alle effettive cessazioni di attività vengono sommate le 665 unità cessate d’ufficio a seguito delle attività amministrative del Registro Imprese sulle aziende ancora iscritte, ma non più realmente operanti da tempo, si ottiene un saldo negativo di quasi 900 attività, che contribuisce a diminuire ulteriormente lo stock delle imprese bolognesi, sceso a fine marzo al di sotto delle 93 mila unità.
In regione tutti valori negativi, la media emiliano romagnola si assesta sul -0,29%, leggermente migliore l’andamento registrato a livello nazionale, dove in questi tre mesi la variazione è stata del -0,18%.
La flessione delle attività edili (-223 unità nei tre mesi, con un tasso del -1,57%), contribuisce in larga parte al calo del settore industriale (382 attività in meno e una variazione complessiva del -1,64%), che sconta anche il trend negativo del settore manifatturiero (-158; -1,80%).
In calo le attività nei servizi, con 478 unità in meno e una variazione del -0,80%: tra i principali comparti, segnali positivi unicamente per attività professionali e credito e assicurazioni (+19 e +10 unità rispettivamente), in rallentamento invece le attività turistiche (-31; -0,42%), quelle commerciali (-383 attività e una variazione del -1,90%) e i trasporti (-34; -0,92%).
In rallentamento anche agricoltura e pesca (-116; -1,54%).
Prosegue, seppur con meno intensità, la crescita strutturale delle società di capitale (+111 attività e una variazione del +0,36% tra gennaio e marzo), peraltro unica forma giuridica in attivo in questi tre mesi. Negativo, infatti, il saldo delle ditte individuali, cessate al ritmo di 15 chiusure al giorno, con un bilancio trimestrale di -178 attività, pari a una variazione del -0,40%. Negativo anche il saldo delle società di persone (-137 unità, pari a una variazione del -0,88%) e quello di cooperative e consorzi (-3; -0,13%).
In rallentamento la componente artigiana, che a
Bologna rappresenta quasi un’impresa su tre, e che ha chiuso il periodo con un
saldo negativo di -136 imprese (620 le iscrizioni di nuove imprese contro 756
cessazioni).
Vedi
tutte le elaborazioni sulla nati-mortalità delle imprese bolognesi al 31 marzo
2024
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