Il problema del sovraindebitamento è da tempo trattato dal consigliere Mastacchi, che seguirà come uditore il Festival e che ha presentato un progetto di legge che si propone di contenere il fenomeno.
di Letizia Rostagno
Si sta svolgendo a
Bologna l’edizione 2023 di INSOLVENZFEST il cui tema è quest’anno “Debiti e
futuro”. Le domande a cui i relatori sono tenuti a rispondere sono quanto
le scelte di oggi possono condizionare la vita delle generazioni di domani e
che incidenza avranno le disparità culturali, economiche e sociali che
caratterizzano in modo crescente la contemporaneità. Il dialogo tra magistrati,
esperti di diritto e di economia, sociologi, giornalisti e rappresentanti della
società civile verterà sull’impatto delle relazioni di debito nei diversi
ambiti del vivere associato, provando ad assumere di volta in volta un punto di
vista critico e plurale.
Il focus di quest’anno
del Festival per capire crisi, debiti e diritti ben si allinea con il problema
del sovraindebitamento, già affrontato da alcuni relatori nelle passate
edizioni, e la poca conoscenza degli strumenti messi a disposizione dal
legislatore per i privati e le micro, piccole e medie imprese.
Numerosi nel tempo gli
atti del Consigliere Mastacchi (nella foto), capogruppo di Rete Civica –
Progetto Emilia Romagna in supporto al contrasto del Sovraindebitamento, ivi
compreso un progetto di legge.
Il Consigliere, che
parteciperà al Festival in qualità di uditore, da tempo si batte presso la
Giunta per una maggiore e più capillare diffusione dell’informazione sulle
possibilità di componimento della crisi e di accesso all’esdebitamento
(cancellazione del debito) e l’istituzione di adeguati sportelli di ascolto e
di aiuto sia psicologico che amministrativo per contribuire alla
prevenzione della vera e propria insolvenza e il conseguente rischio di ricorso
a pratiche illegali come l’usura.
La difficilissima
condizione, anche psicologica, vissuta dai soggetti interessati dal
sovraindebitamento richiede non solo che i soggetti siano informati sui mezzi a
disposizione per risolvere la crisi ma anche l'attivazione di funzioni di
supporto, di accompagnamento e di consulenza rispetto a criticità non solo
economiche, ma anche tecniche e relazionali ed emotive.
Diffondere le opportunità previste dalla normativa nazionale e regionale aiuta a produrre redditi e contributi, nonché ad aumentare il gettito dell‘IVA, dando valore a quei professionisti che si occupano di aiutare il sovraindebitato educandolo contemporaneamente ad una “spesa” equilibrata.
6 commenti:
L'obbiettivo di "AGENDA 2030" è...NON AVRAI NIENTE E SARAI FELICE.
La insana passione per la politica del più deficit e più debito per tutti è la più fantastica, potente, efficace ricetta per arrivare prima alla povertà, poi alla miseria e quindi alla rovina.
Gli svizzeri, qualche anno fa, hanno votato per una riduzione drastica del loro debito pubblico, da compiersi in alcuni lustri.
Ogni popolo artefice del proprio destino.
La festa degli asini che ancora non hanno capito che il debito pubblico è dato da interessi, il problema è proprio l' interesse sul debito, non il debito in sè per sè.
La BANCA CENTRALE di UNO STATO SOVRANO stampa a ZERO INTERESSE o con l'interesse che decide il governo :i titoli di stato, come le tasse, CON SOVRANITÀ MONETARIA, servono come regolatore dell'economia.
Come no?!?
Un ottimo esempio di sovranità monetaria è la Turchia, in effetti di questi tempi accade che...
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ISTANBUL - L'inflazione su base annua in Turchia ha toccato il 47,83% nel mese di luglio, segnando un aumento rispetto ai dati di giugno quando era al 38,21%.
Lo rende noto l'istituto di statistica nazionale turco Tuik facendo sapere che la crescita dei prezzi da giugno a luglio è stata del 9,49%.
Secondo il centro di ricerca indipendente Enag, l'inflazione su base annua nel mese scorso ha raggiunto invece il 122,8% e da giugno a luglio ha toccato il 13,18%.
Secondo i dati dell'istituto di statistica nazionale, i prezzi sono cresciuti maggiormente nel settore di alberghi, café e ristoranti (+82,62%), sanitario (+75,95%), alimenti e bevande non alcoliche (+60,72%), istruzione (+53,57%), beni e servizi vari (52,81%) e arredamento per la casa (50,12%).
(ANSA, 03 agosto 2023)
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Anonimo delle 15.55, vuoi dire che l'Italia non è uno stato sovrano? In tal caso non serve andare a votare, la classe politica sarebbe in'utile, La costituzione una beffa e il suo garante un burattino.
Già, il campo degli ori zecchini: basta stampare.
Evidentemente ci sono persone che amano l'inflazione.
Poi tu, col tuo TIR di rettangoli di carta vai pure a comprare carne, chip e petrolio all'estero, vedremo con cosa torni.
Se il debito è piccolo gli interessi sono piccoli.
Si capisce?
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