domenica 30 aprile 2023

Come non bastasse si apre a Sasso Marconi un nuovo cantiere stradale

 A fine agosto partono i lavori  per la manutenzione straordinaria alla galleria di Monte Mario. Un’altra tegola sull’esausta viabilità sassese.

 

Reso ora il tratto di vecchia A1 che fiancheggia Monte Mario utilizzabile come bay pass per il  traffico che dovrà trovare una via alternativa alla galleria chiusa per manutenzioni straordinarie, partiranno a fine agosto o al più tardi ai primi del prossimo settembre i lavori per l’impegnativo recupero delle due canne.

Si partirà con la chiusura della canna sud:  il traffico diretto a Firenze dovrà lasciare la A1, entrare nel bay pass e rientrare in autostrada utilizzando il raccordo al termine di monte Mario. Terminata la manutenzione alla prima canna, si chiuderà la seconda, il traffico diretto a nord sarà convogliato nella canna già recuperata, mentre quello sud continuerà a utilizzare il bay pass. Alla fine dei lavori, che avranno una durata di circa due anni e mezzo (poco più di un anno per canna), la situazione viaria ritornerà alla normalità attuale.  



L’impegnativa manutenzione interesserà per lo più i 900 metri al centro di ciascuna galleria, ognuna delle quali misura 2100 metri, che sono i più ammalorati. A causare il disastro sarebbe stato un fenomeno geotecnico che porta a un rigonfiamento dell’argilla a contatto con i liquidi. L’aumento dei volumi avrebbe determinato un innalzamento del fondo di scorrimento e fessurazioni nella volta della galleria.

I tecnici di Autostrade, nella presentazione del progetto di recupero avvenuta durante l’ultimo consiglio comunale, hanno spiegato che il fenomeno è conosciuto e valutato da tempo ma a Monte Mario il processo di rigonfiamento sarebbe avvenuto con una accelerazione particolare e imprevedibile, tale da richiedere l’intervento straordinario che si attuerà. Non mancano anche ipotesi diverse a spiegare l’ammaloramento, ma rimangono solo ipotesi.

Diverse le domande dei consiglieri comunali e i dubbi, il primo dei quali è appunto la calendarizzazione dell’intervento in presenza di diversi cantieri in atto ( la speranza è che a settembre il ponte Leonardo da Vinci sia recuperato e già riportato all’uso). Poi, si è sottolineato l’aumento del traffico di mezzi di trasporto fra cui quelli pesanti e sollevati interrogativi sulla collocazione dei materiali di risulta della bonifica.

E’ stato precisato che il cantiere di Monte Mario sarà attivo giorno e notte e si cercherà di non appesantire il traffico ordinario diurno prevedendo i trasporti di materiale prevalentemente di notte. Per i materiali non riutilizzabili, si provvederà al trasporto in discarica, dove verranno bonificati e resi disponibili per un nuovo uso. Quelli recuperabili, fra cui  i cementi, saranno portati all’imbocco della galleria, lavorati e riutilizzati in loco.

Ultima precisazione: la bretella di vecchia autostrada, che verrà utilizzata come alternativa alla galleria, al termine dei lavori non sarà restituita al traffico locale, come invece molti speravano, ma rimarrà a disposizione di Autostrade per affrontare eventuali future emergenze e questo ha alimentato il malizioso  sospetto che le gallerie dovranno subire altri rilevanti interventi migliorativi.


Il patrimonio artistico-storico italiano può contare sulla protezione dei Il patrimonio artistico-storico italiano può contare sulla protezione dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale

 


Il Comando informa sui risultati del 2022

Nel 2022 i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, posti a diretta collaborazione del Ministero della cultura e distribuiti su sedici Nuclei e una Sezione nelle varie Regioni italiane, dipendenti dai Gruppi di Roma e Monza, un Reparto Operativo nazionale con Sezioni specializzate per materia e un Ufficio Comando che gestisce la Banca dati di opere da ricercare più antica ed estesa al mondo (1.300.000 files), hanno recuperato 80.522 beni d’arte per un valore complessivo stimato di € 84.274.073. Questo il dato d’insieme nel dossier “Attività Operativa 2022” dell’Unità specializzata dell’Arma, istituita nel 1969 per onorare l’articolo 9 della Costituzione italiana (“la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”) e che, in mezzo secolo di vita, ha restituito al pubblico o ai legittimi proprietari più di tre milioni di beni culturali, nonché sequestrate circa 1.368.267 opere false.

L'attività operativa evidenzia nel 2022 una graduale diminuzione dei reati contro il patrimonio culturale, anche alla luce delle innovazioni legislative che hanno inasprito il sistema sanzionatorio, rendendo più efficace l’attività repressiva. La Legge n. 22 del 22 marzo 2022 ha, di fatto, modificato le disposizioni penali in materia di tutela del patrimonio culturale, attualmente contenute prevalentemente nel Codice dei Beni Culturali (D.lgs. 42/2004), integrando il Codice Penale con 17 nuovi articoli (da 518-bis a 518-undevicies), prevedendo anche la possibilità per gli ufficiali di polizia giudiziaria dell’Arma, specializzati nel settore dei beni culturali, di svolgere attività sotto copertura per contrastare il traffico illecito di opere d’arte. 

Tanti i risultati raggiunti, come si legge nelle pagine del dossier ed innumerevoli i recuperi, in molti casi di beni di elevato valore culturale ed economico. Sono state promosse restituzioni alle Comunità italiane ed estere e intraprese innovazioni tecnologiche a partire dalla Banca Dati delle opere sottratte che rappresenta lo strumento investigativo per eccellenza dei Carabinieri dell’Arte. 

Tra i recuperi del 2022 si segnala nel settore dei reperti archeologici (17.275) e paleontologici (21.359), a seguire in quello dei beni antiquariali, archivistici e librari (9.653). Nell’ambito della contraffazione, sono state sequestrate 1.241 opere, di cui 951 di arte contemporanea. Inoltre sono stati sottoposti a sequestro reperti archeologici/paleontologici (258) e beni antiquariali/archivistici e librari (32), per un valore complessivo stimato di circa € 86.026.350, qualora immessi sul mercato. 

Anche nel 2022 l’azione preventiva è stata sostenuta grazie a una maggiore proiezione esterna dei militari impiegati nel controllo del territorio, che ha permesso di ridurre del 36,8% l’attività illecita degli scavi clandestini (da 38 nel 2021 a 24 nel 2022), con conseguente deferimento di 66 soggetti. Il monitoraggio costante delle piattaforme “e-commerce” ha consentito, nel 2022, di recuperare dai siti web 4.935 beni culturali e deferire 112 soggetti. 

Dall’analisi dei dati, rispetto al 2021, si registra una lieve flessione dei furti di beni culturali (-3,7%). Il settore in cui si rileva il maggior decremento (-30%) è quello relativo ai furti in luoghi espositivi pubblici/privati (da 84 nel 2021 a 58 nel 2022), presumibilmente connesso con l’attivazione di misure di sicurezza attiva e passiva dei siti, anche grazie all’attività di informazione, supporto e controllo espletato dai vari Nuclei Carabinieri Tpc sul territorio nazionale. 

Nel settore paesaggistico e monumentale, anche nel 2022, i Reparti Tpc hanno continuato un’intensa attività di controllo, effettuando 1.733 verifiche e denunciando in stato di libertà 133 persone. 

Importanti recuperi hanno caratterizzato l’anno appena trascorso. Ne è l’esempio la copertina del dossier, ove posano maestosi “Orfeo e le Sirene”, gruppo scultoreo in terracotta della fine del IV secolo a.C., trafugato negli anni ‘70 in Italia Meridionale (Taranto) e rimpatriato a Roma nel mese di settembre 2022. Le sculture, rinvenute in frammenti, passarono nelle mani di diversi ricettatori fino a giungere in Svizzera per un clandestino restauro, poi acquistate dal “The Paul Getty Museum” di Malibu (Los Angeles - USA). Recupero avvenuto grazie all’indagine condotta dal Reparto Operativo del TPC, coordinata dalla Procura della Repubblica di Taranto e in collaborazione con il District Attorney's Office di Manhattan (New York – U.S.A.) e l’Homeland Security Investigations (H.S.I.). 

Le varie attività svolte in cooperazione di polizia con i collaterali Uffici esteri, assieme alla “diplomazia culturale”, hanno permesso il rimpatrio di molte opere di notevole rilevanza, costituendo un’arma vincente nella lotta al traffico illecito dei beni culturali. Fondamentale in tale ambito è il ruolo offerto da Europol che supporta i Paesi aderenti, tramite l’attività di specialisti e analisti dell’European Serious and Organised Crime Centre e che, nel 2022, ha visto nella prestigiosa cornice della sede di Europol a L’Aja l’organizzazione di due eventi di rilievo: la European Police Chiefs Convention (EPCC) e l’European Customs DG, a cui hanno partecipato oltre 380 Rappresentanti delle Forze dell’Ordine dell’Unione Europea e dei principali Paesi partner, provenienti da 49 Nazioni, per discutere gli aspetti operativi e rafforzare lo spirito di cooperazione. 

Il Ministero della cultura, con Decreto Ministeriale n. 128 del 31 marzo 2022, ha istituito - in continuità con la Task Force Unite4Heritage - i “Caschi Blu della Cultura”, rimodulandone l’organizzazione, l’attività, i compiti nazionali e internazionali. Il nuovo provvedimento prevede il dispiegamento della task-force italiana all’estero sempre a seguito di un formale invito dell’UNESCO, anche nel caso di richiesta rivolta bilateralmente all’Italia da un altro Paese. 

Nel contesto dei contributi formativi all’estero apportati dalla Task Force italiana “Caschi Blu della Cultura”, si menziona la missione svoltasi a novembre 2022 a Buenos Aires (Argentina), nell’ambito della cooperazione bilaterale tra il Departamento Protección Cultural Interpol della Policia Federal Argentina (PFA), il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale d’Italia e i Ministeri della Cultura di entrambi i Paesi, per fornire supporto specialistico all’omologa unità specializzata latino americana per la formazione dei “Los Cascos Azules de la Cultura” argentini. 

In territorio nazionale, si ricorda l’impegno della Task Force “Caschi Blu della Cultura” nell’intervento nelle Marche a seguito dell’emergenza maltempo del settembre 2022. 

Tra le esposizioni di beni culturali recuperati dai Carabinieri TPC, l’inaugurazione celebrata il 15 giugno 2022 a Roma del “Museo dell’Arte Salvata” presso l’Aula Ottagona (Planetario) delle Terme di Diocleziano con l’allestimento di una selezione di beni recuperati dal Comando TPC: la struttura espositiva permanente è destinata alla valorizzazione e alla fruizione dei beni recuperati, in attesa di essere restituiti ai contesti di origine. 

La pubblicazione “Attività Operativa 2022” è disponibile cliccando qui  e su www.carabinieri.it

Arpae prevede un Primo Maggio di pioggia

 A Bologna e provincia in arrivo la piaggia con un lieve calo delle temperature. La pioggia cadrà per alcuni giorni. Lo prevede la Protezione civile regionale. Le precipitazioni appesantiranno le manifestazioni del Primo Maggio, ma daranno l'atteso sollievo ai campi. 





Dal 2 maggio al 30 giugno tratti della Porrettana, compresi fra il 31esimo e il 75esimo chilometro, saranno organizzati a senso unico alternato.

 I restringimenti di carreggiata sono necessari per attuare interventi manutentivi. I lavori saranno effettuati a tratti e  non potranno avere una lunghezza   superiore a 500 metri per volta.

 

Anas informa:

 

Per l’attuazione di lavori di manutenzione e per il  rifacimento della pavimentazione sul solido stradale della statale Porrettana, si provederà all’organizzazione del transito a senso unico alternato, in tratti saltuari,  ognuno dei quali non dovrà essere superiore a 500 m. I lavori di manutenzione straordinaria avverranno per  tratti  tra il km 31 e il km 75.

Il 1° Maggio al Magazzino della Socialità di Pioppe di Salvaro parte con la mostra di Gerardo Pellegrino

Inaugurazione alle 11. La mostra sarà visitabile fino al 13 maggio.



Il programma della giornata prevede poi uno spettacolo teatrale alle 15.30 e  una proposta musicale di Alessandra e Giorgio, alle 17. 





'Palestra nell’ambiente 2023' a Casalecchio di Reno: pubblicato l’avviso pubblico

Il Comune di Casalecchio di Reno  informa:

 

È online l’avviso pubblico per la selezione dei progetti per l’edizione di “Palestra nell’ambiente” 2023, il programma di attività sportive e motorie all’aperto che, tutti gli anni, da giugno a settembre a Casalecchio di Reno, promuove l’attività fisica, favorisce la socializzazione e sensibilizza i cittadini sull’importanza del movimento per la tutela della salute.

L’obiettivo inoltre è quello di sollecitare la partecipazione in termini di idee e risorse di soggetti operanti prevalentemente nel territorio, per creare una rete di enti/organizzazioni che in forma integrata e collaborativa possa consentire la realizzazione di un unico programma con discipline sportive diverse.

L’Amministrazione comunale ha individuato tre aree da destinare alle attività proposte ma i partecipanti possono indicare nel progetto ulteriori spazi che saranno poi eventualmente valutati dall’amministrazione. I parchi scelti sono: Parco Zanardi (nella parte del Comune di Casalecchio di Reno), area verde del Faianello, area verde adiacente al ponte “Giovanni Masi” alla Croce.

Le società/associazioni sportive interessate al progetto possono presentare la domanda sia singolarmente che in gruppo. Le domande dovranno pervenire al Comune di Casalecchio di Reno entro le ore 23:59 di sabato 13 maggio 2023 esclusivamente attraverso la compilazione dell’apposito form online.

Tutti i progetti selezionati ed inseriti nel cartellone beneficeranno della promozione veicolata attraverso i diversi canali comunicativi istituzionali disponibili e dovranno utilizzare il logo del Comune di Casalecchio di Reno e dicitura “nell’ambito di Palestra nell’ambiente 2023” in tutte le loro comunicazioni.

Eventuali richieste di chiarimenti dovranno pervenire esclusivamente per iscritto al Servizio Casalecchio delle Culture all’indirizzo mail sport@comune.casalecchio.bo.it.

L’avviso e il modulo per presentare le domande sono disponibili nella sezione avvisi pubblici sul sito del Comune di Casalecchio di Reno: http://tiny.cc/avvisipubblicicasalecchio.

sabato 29 aprile 2023

Un autoarticolato in fiamme ha bloccato la Variante di Valico, traffico deviato sulla Panoramica

 Il rogo  è scoppiato nel pomeriggio nella A1 nelle vicinanze di Badia a Castiglione dei Pepoli. Non si lamentano feriti


I Vigili del Fuoco in forze sono intervenuti oggi pomeriggio, sabato 29 aprile, sulla Variante, in prossimità dell’uscita di Badia, per domare un incendio a un autoarticolato.

Per consentire l’operazione di spegnimento in sicurezza la Variante, durante l’azione dei caschi rossi,  è stata chiusa e il traffico da e per Bologna è stato dirottato sulla Panoramica. Non ci sono stati feriti.


Il colonnello Santovito ringrazia i Carabinieri del comando provinciale per il lavoro svolto

 

Foto dei Carabinieri di  Bologna.

Questa mattina, sabato 29 aprile,  il Comandante Provinciale Carabinieri di Bologna, Colonnello Rodolfo Santovito ha incontrato i Carabinieri del Nucleo Radiomobile che si sono distinti nelle ultime due settimane per gli interventi sul territorio. 

In particolare ha ringraziato il Vice Brigadiere Domenico Bello e l’Appuntato Scelto Q.S. Gianluca Carofalo, per aver soccorso un tassista bolognese che era stato aggredito verbalmente da un cliente in stato di agitazione che si era rifiutato di scendere. Nella circostanza, il tassista aveva inviato un allarme silenzioso alla propria centrale operativa, la quale, a sua volta, aveva allertato il 112 dei Carabinieri. All’arrivo del Nucleo Radiomobile, il cliente, invitato a scendere dal veicolo e a tranquillizzarsi, era stato trovato in possesso di una pericolosissima arma bianca, in particolare un machete di notevoli dimensioni.

 

Il Comandante Provinciale inoltre, ha ringraziato il Vice Brigadiere Mattia Ciaffoni e l’Appuntato Scelto Q.S. Luigi Chiodo per l’arresto di un 37enne italiano, senza fissa dimora, originario della provincia di Palermo, già noto alle forze dell’ordine, accusato di violenza sessuale nei confronti di una passeggera che si trovava a bordo dell’autobus Linea 11/C (v. comunicato stampa trasmesso il 18/04/2023-08:48). 

La testimonianza del Colonnello Santovito è un modo semplice, ma molto sentito, per esprimere la gratitudine, personale e di tutta la scala gerarchica, nei confronti di coloro che ogni giorno sono sulle strade e svolgono con professionalità, competenza e coraggio il loro lavoro. Ed è altresì un modo con il quale, alle porte della ricorrenza della Festa dei lavoratori, il Comando Provinciale Carabinieri di Bologna intende ringraziare simbolicamente tutti i Carabinieri per il loro impegno e per il loro lavoro a tutela dei cittadini.

 

Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

Strada Statale Porrettana, un nodo da sciogliere.

Il 12 maggio, a Vergato, convegno con Ministero Infrastrutture, Regione, Città Metropolitana, Sindaci

Cna Bologna informa:

“Cna da decenni impegnata sulla mobilità in Appennino e sulla Porrettana. Qualche settimana fa Cna ha lanciato un questionario che ha dato la spinta per organizzare un convegno con interlocutori così strategici”.

Il sondaggio è ancora in corso, ma una delle risposte ormai è inconfutabile:

per oltre il 60% di imprese, cittadini e pensionati la mobilità è il problema fondamentale dell’Appennino.

“Strada Statale Porrettana, un nodo da sciogliere” è il titolo del convegno che Cna ha organizzato per venerdì 12 maggio alle ore 19.45 al Cinema Nuovo di Vergato in via Garibaldi 5. Un convegno aperto a tutti, cittadini e imprese, che riveste grande importanza per Cna, sia per gli argomenti trattati che per le Istituzioni che interverranno: il tema centrale, come recita il sottotitolo, saranno “Le richieste, le proposte, le soluzioni” che verranno indicate per risolvere i problemi della Statale Porrettana nel tratto appenninico.

Le richieste e le proposte le porteranno Cna e le sue imprese: sul tema Porrettana Cna è impegnata da moltissimi anni, qualche settimana fa ha lanciato un questionario rivolto a imprese, cittadini e pensionati dei Comuni delle valli del Reno e del Setta, in cui viene richiesto di indicare le maggiori criticità che imprese e cittadini incontrano e quali proposte avanzano per dare loro una soluzione.

Soluzioni che saranno portate al convegno dalle più importanti Istituzioni coinvolte. Interverranno infatti il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Emilia-Romagna, insieme alla Città Metropolitana di Bologna e ai Sindaci dei Comuni interessati.

“E’ un convegno di cui imprese e cittadini dell’Appennino sentono una grande necessità – spiega Antonio Gramuglia ( nella foto), Presidente Cna Bologna -. Il sondaggio Cna è ancora in fase di raccolta opinioni, ma un dato già emerge come inconfutabile: per oltre il 60% di imprese, cittadini e pensionati la mobilità è il problema fondamentale in Appennino”.

“Cna da decenni si sta interessando alla mobilità in Appennino e alla Statale Porrettana in particolare, avanzando anche proposte concrete – prosegue Antonio Gramuglia -. Questo sondaggio partito qualche settimana fa e ancora in corso, ci ha spinto ad invitare i principali interlocutori istituzionali nazionali, regionali e bolognesi, e a sentire dalla loro viva voce le soluzioni che verranno proposte”.

“Ci auguriamo davvero – conclude Antonio Gramuglia – che il convegno Cna contribuisca ad accelerare le soluzioni che renderanno la Porrettana una strada più veloce da percorrere, che non penalizzi le imprese che devono trasportare o ricevere merci, che invogli i turisti ad essere sempre più presenti sull’Appennino, che faccia vivere meglio i cittadini e i pensionati che abitano in Appennino”.

Fonte: CNA Bologna

Non pago dall’ aver sferrato un pugno alla moglie, aggredisce anche i Carabinieri chiamati in soccorso. La donna e i due militari sono finiti all’ospedale

 L’uomo, residente a Casalecchio di Reno ,  è stato arrestato per aver picchiato  la compagna alla presenza della figlia di 4 anni. 


Allarmato dalle urla disperate di una donna che provenivano dall’abitazione accanto alla sua, un condomino ha chiamato i Carabinieri che al loro arrivo  nell’abitazione da dove erano partite le implorazioni di aiuto, sono stati a loro volta aggrediti dall’uomo manesco,  un 29enne peruviano.

E’ successo mercoledì scorso, intorno alle  21,  in un appartamento di un condominio di Casalecchio di Reno . Alla vista dei Carabinieri che si sono presentati alla porta di casa, l’uomo li ha subito aggrediti impedendo loro di entrare, negando il fatto che qualche minuto prima, durante un raptus di gelosia, alla presenza della figlia di 4 anni, aveva dato un pugno in faccia alla compagna, una 24enne italiana.  La donna, successivamente medicata, ha ricevuto una prognosi di 10 giorni. Il 29enne peruviano, accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesione personale aggravata e gravato da precedenti di polizia per reati contro la persona, è stato arrestato, e su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, trattenuto in caserma in vista dell’udienza del processo fissato con rito direttissimo, al termine della quale, dopo la convalida dell’arresto, è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. 

I due Carabinieri aggrediti sono stati medicati dai sanitari del 118 ricevendo una prognosi di 5 giorni.

 

Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

Sasso Marconi. Al centro di Modiano di Borgonuovo si scambiano libri

Un BiblioAllero aspetta chi vuole prendere o portare libri e fare due chiacchiere insieme agli ospiti del centro.  


Depositata la rinnovata ricetta del vero ragù alla bolognese

Cambia il testo di riferimento della ricetta del vero ragù alla bolognese rispetto a quello che era stato depositato alla Camera di commercio di Bologna il 17 ottobre 1982.

La nuova ricetta, frutto di lunghe ed approfondite ricerche condotte da un apposito Comitato di studi dell’Accademia Italiana della Cucina, è stata fissata in un atto notarile che entra oggi a far parte della preziosa ed unica raccolta della Camera di commercio di Bologna.

L’atto notarile è stato consegnato il 20 aprile dal segretario generale dell'Accademia Italiana della Cucina, Roberto Ariani, al presidente della Camera di commercio di Bologna, Valerio Veronesi.

Presenti i Delegati delle delegazioni bolognesi della Accademia Italiana della Cucina che hanno anche coordinato il Comitato di studi: la Prof.ssa Cristina Bragaglia della Delegazione di Bologna, l’Ufficiale Mauro Taddia della Delegazione di Bologna dei Bentivoglio, il Prof. Atos Cavazza della Delegazione Bologna San Luca. L’atto notarile è stato redatto dal dott. Massimo Esposito.

 

Questa la rinnovata ricetta del vero ragù alla bolognese:

 

INGREDIENTI E DOSI (PER 6 PERSONE)

Polpa di manzo macinata grossa: gr.400; Pancetta fresca di maiale a fette, gr. 150; mezza cipolla, circa gr. 60; 1 carota, circa gr. 60; 1 gambo di sedano, circa gr. 60; 1 bicchiere di vino rosso o bianco; Passata di pomodoro gr.200; Doppio concentrato di pomodoro: 1 cucchiaio; 1 bicchiere di latte intero (facoltativo); Brodo di carne o vegetale leggero (anche di dado); Olio extra vergine d’oliva: 3 cucchiai; Sale e pepe.

 

PROCEDIMENTO

In una casseruola (di ottima qualità, pesante) antiaderente o di alluminio o in ghisa smaltata (un tempo era molto usato il tegame di coccio) di 24-26 cm di diametro, fare sciogliere la pancetta macinata o tritata con 3 cucchiai d’olio. Quindi, aggiungere gli odori tritati finemente sul tagliere (non usare il mixer) e fare appassire il battuto lentamente a calore medio basso, sempre girando con un mestolo di legno (la cipolla non deve assolutamente prendere il sapore di bruciato). Alzare il calore e unire la carne macinata e, sempre mescolando accuratamente, cuocerla per una decina di minuti fino a che "sfrigola".

Versare il vino e farlo evaporare e ritirare completamente, fino a quando non si sentirà più odore di vino e, poi, unire il concentrato e la passata. Continuando a mescolare bene, versare una tazza di brodo bollente (ma si può usare anche semplicemente dell’acqua) e far cuocere piano, a recipiente coperto, per circa 2 ore (anche 3 ore secondo le preferenze e le carni usate) aggiungendo il brodo caldo man mano che occorre. A metà cottura, secondo una consigliabile antica tradizione, si può aggiungere il latte che deve essere fatto ritirare completamente. Infine, ultimata la cottura, aggiustare di sale e pepe. Il ragù dovrà risultare di un bel colore arancione scuro, avvolgente e cremoso.

 

NOTA:

Tradizionalmente a Bologna si usava la "cartella", cioè il diaframma del manzo, oggi difficile da trovare. In mancanza, o in aggiunta, sono da preferire i tagli anteriori ricchi di collagene quali il muscolo, la spalla, il sottospalla, la pancia, la punta di petto. Si possono fare dei misti. Secondo una moderna tecnica di procedimento, le carni si fanno ben rosolare a parte, da sole, e poi si mescolano al battuto degli odori anch’essi già rosolati.

 

VARIANTI AMMESSE

1) Carni miste: manzo (circa il 60%) e maiale (circa il 40%) (lombo o capocollo);

2) Carni tritate al coltello;

3) Pancetta stesa o arrotolata di maiale al posto della pancetta fresca;

4) Un profumo di noce moscata;

 

VARIANTI NON AMMESSE

 1) Polpa di vitello;

2) Pancetta affumicata;

3) Solo carne di maiale;

4) Aglio, rosmarino, prezzemolo, altri aromi o spezie;

5) Brandy (in sostituzione del vino);

6) Farina (per addensare).

 

IL RAGÙ ALLA BOLOGNESE PUÒ ESSERE ARRICCHITO CON:

 1) Fegatini, cuori e durelli di pollo;

2) Salsiccia di maiale spellata e sbriciolata;

3) Piselli scottati aggiunti a fine cottura;

4) Funghi porcini secchi ammollati.

  

Nel 1982 gli Accademici di Bologna deciso di depositare la ricetta del ragù alla bolognese “per vestire degnamente la tagliatella, depositata nuda come fu creata, con altrettanto degno ragù (…) per riportare ai suoi antichi canoni uno dei pilastri della cucina bolognese”.

 

Queste le motivazioni che hanno portato l’Accademia Italiana della Cucina ad intraprendere il percorso che ha portato a rinnovare la ricetta di riferimento: 

“Nel corso degli anni, la ricetta depositata nel 1982 è stata riportata in libri, riviste, articoli di giornali e siti internet in Italia e nel resto del mondo, costituendo un punto di riferimento chiaro ed affidabile; tuttavia, dopo quattro decenni, si imponeva uno studio delle modifiche intervenute nella realizzazione di questo piatto simbolo della cucina italiana, amato in tutto il mondo.

Sono intervenuti miglioramenti negli ingredienti, nella qualità dei recipienti e nelle fonti di calore, oltre a mutamenti nelle abitudini alimentari che hanno avuto riflessi parziali sulla modalità di preparazione del ragù.

Le tre Delegazioni bolognesi hanno, pertanto, costituito un "Comitato di Studio" per l’aggiornamento ed il perfezionamento della ricetta del Ragù alla Bolognese e, allo scopo di ottenere un panorama attuale e completo, il Comitato ha consultato, tramite apposito questionario: i migliori ristoranti della città depositari di sperimentate ricette; nuclei familiari di antica tradizione; esperti gastronomi.

Il Ragù alla Bolognese, come tutte le ricette di lunga tradizione, viene realizzato nelle famiglie e nei ristoranti in modi sempre diversi, prova ne sia che le ricette ricevute nel corso dello studio sono tutte diverse tra loro, spesso per piccoli dettagli ma, talvolta, anche con differenze sostanziali.

Il "Comitato di Studio", facendone una sintesi ragionata, ha quindi redatto una nuova versione del Ragù alla Bolognese che risulta molto dettagliata nel procedimento, con varianti (ammesse e non ammesse) e consigli sui tagli di carne e su possibili "arricchimenti".

Le tre Delegazioni Bolognesi della Accademia Italiana della Cucina hanno così decretato quale sia la ricetta attualmente più aderente alla formula che garantisce il gusto classico e tradizionale del vero Ragù alla Bolognese, quale è quello che oggi si fa, si cuoce, si serve e si gusta nelle case, nelle

trattorie e nei ristoranti della dotta e grassa Bologna.

La ricetta depositata non vuole rappresentare l’unica possibile, ma vuole essere una guida sicura alla realizzazione di un piatto eccellente che non tradisce gli usi e che stabilisce alcuni punti fermi, con la consapevolezza che, come per gli spartiti musicali, la vera arte sta nell’esecuzione”. 

L’atto notarile della ricetta è ora custodito gelosamente a palazzo della Mercanzia. Completa la raccolta delle trentaquattro ricette della cultura gastronomica bolognese depositate. Tutte frutto della collaborazione fra Camera di commercio di Bologna e Accademia Italiana della Cucina iniziata il 16 aprile 1972 con il deposito della misura aurea della autentica tagliatella alla bolognese.

Passeggiata culturale fino all’oratorio dedicato al ‘protettore dei camminatori’.

La proposta è di 'Savena Setta Sambro'

Domani, domenica 30 aprile, alle 9.30, dal parcheggio sulla Futa, all’incrocio via Mulino della Luna, partirà la passeggiata didattica: LA CASCATA DELLE COLORE e L'ORATORIO di SAN CRISTOFORO (Patrono dei camminatori). 

- Percorso di media difficoltà, km 7 ca.

- Rientro ore 16 ca.

- Abbigliamento e calzature adeguate.

- Acqua e pranzo al sacco. 

Ci accompagnerà un autore che presenterà la sua opera.

 

La passeggiata è gratuita, ma è necessaria la prenotazione al n. 366 7062145 ( Loris )

venerdì 28 aprile 2023

30 nuovi letti elettrici per i presidi ospedalieri dell’Appennino: Porretta e Vergato

 Oltre 60mila euro di investimento dell’Azienda USL di Bologna 

L'Azienda USL di Bologna informna:

“Un segno concreto per migliorare quotidianamente cura e assistenza di tutti i presidi ospedalieri aziendali, investendo in particolare sul territorio, laddove si gioca la sfida del DM77” sottolinea Paolo Bordon, Direttore generale dell’Azienda USL di Bologna. “Una bella notizia per tutti gli abitanti del Distretto che, anche così, possono continuare ad avere fiducia nella qualità delle cure e dell’assistenza che l’Azienda intende garantire anche nel territorio montano” precisa Sandra Mondini, Direttore di Distretto. 

Ogni letto è dotato di quattro semisponde laterali a scomparsa che garantiscono a ciascun paziente il massimo livello di protezione contro le cadute, evitando intralci alle manovre di ingresso e/o di uscita, guidate dagli operatori sanitari. Inoltre ogni letto garantisce l’anti-schiacciamento, mentre le pulsantiere consentiranno al paziente di gestire in autonomia e in sicurezza tutti i propri movimenti, così come verrà facilitata la gestione delle varie movimentazioni, incluse quelle di emergenza, a carico del personale. Infine, la quinta ruota di cui è provvisto ciascun letto ha la funzione di facilitarne la capacità di sterzo, soprattutto in spazi stretti, dove è più difficile eseguire spostamenti.

In sintesi, un investimento pari a 62.520€, finalizzato a migliorare il comfort e la sicurezza dei pazienti - riducendone i rischi di caduta - e degli operatori che, grazie agli automatismi dei letti, non correranno rischi derivanti dallo spostamento manuale dei carichi durante le varie attività assistenziali ed il trasporto dei degenti. 

Calano i contagi Covid in Emilia-Romagna, altri 32 morti

 Calano i ricoveri in terapia intensiva, 1.594 nuovi casi


Tornano a calare i contagi Covid in Emilia-Romagna: negli ultimi sette giorni sono stati infatti individuati 1.594 nuovi casi di positività al Coronavirus, contro gli oltre duemila della settimana precedente, individuati sulla base di quasi ventimila tamponi.

Sono morte 32 persone, dieci delle quali nel Bolognese.

    Con i casi attivi che si attestano a 4.100, calano i ricoveri in terapia intensiva che sono 18 (cinque in meno di una settimana fa) mentre negli altri reparti Covid i pazienti positivi sono 546 (28 in più) (ANSA).

Il progetto per il nuovo passante ferroviario Porretta-Pianoro preoccupa

 Le promesse  in periodo preelettorale sono molte ma poi, 'passata la tempesta, gabbato lo santo’. Auspichiamo che alle promesse seguano i fatti

La  Presidente del gruppo FDI in Regione, Marta Evangelisti, scrive:


Ribadiamo come il nuovo passante ferroviario Porretta-Pianoro desti non poche perplessità. Molte le abbiamo già palesate in un’interrogazione depositata un mese fa rispetto alla quale nessuna risposta è ad ancora pervenuta dall’Assessorato regionale.


Appendiamo oggi dalla stampa che avremmo meno cambi e più corse notturne e speriamo, in attesa di risposte, che nel primo caso ciò avvenga senza creare disagi agli utenti della ferrovia Porrettana e nel secondo con l’attivazione delle corse notturne da subito e non tra anni, viste le promesse elettorali ad oggi disattese e non mediante l’attivazione di bus che snaturerebbe il senso e la tanto proclamata sostenibilità del servizio.

Curioso invocare oggi il raddoppio della linea Porrettana dopo che la stessa Regione in passato ne ha smantellato parte e il parziale rifacimento lo ha già inserito nel Piano regionale dei trasporti 2021-25, purtroppo solo fino a Sasso Marconi e che quindi accusa già un ritardo nella progettazione/esecuzione. 

In ultimo ci piacerebbe sapere se la nuova programmazione ha tenuto conto anche delle istanze rappresentate dal locale comitato dei pendolari legittimamente preoccupato dello spostamento degli orari delle corse, soprattutto in riferimento agli orari di lavoro ed alla coincidenza con le linee bus già non perfettamente allineate e agli orari scolastici.