domenica 13 febbraio 2022

Il Circolo Legambiente SettaSamoggiaReno chiede il raddoppio della linea ferroviaria Porrettana fino a Porretta.

 


Da Legambiente: 

       Apprendiamo che la Regione Emilia-Romagna ha approvato il raddoppio dei binari della Ferrovia “Porrettana”, all’interno del PRIT (Piano Regionale Integrato Trasporti), limitatamente al tratto Casalecchio di Reno - Sasso Marconi, escludendo dalla realizzazione le stazioni di Marzabotto, Vergato e successive, fino ad Alto Reno Terme. 

       LEGAMBIENTE da sempre è per la “cura del ferro” e per importanti potenziamenti delle reti ferroviarie - primarie e secondarie - indispensabili per la lotta ai cambiamenti climatici ed all’inquinamento.

Siamo convinti che il sempre maggiore utilizzo del Servizio Ferroviario (unito a quello dei tram in ambito urbano) sia l’unica risposta a questo imprescindibile obiettivo. Occorre quindi offrire agli utenti e pendolari corse frequenti, puntualità, comodità, efficienza che solo il raddoppio può garantire.

Invece, la Regione Emilia-Romagna non investe, se non marginalmente, su questa tratta essenziale per la mobilità di Lavoratori e Studenti dell’alto Appennino Bolognese, continuando a privilegiare gli investimenti su strade, superstrade, autostrade. 

I cittadini della montagna bolognese che abitano nei Comuni di Marzabotto, Vergato, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Castel d’Aiano, Camugnano, Castel di Casio, Lizzano in belvedere e Alto Reno Terme non sono da escludere, questo nodo va affrontato per il bene dei pendolari, passeggeri attuali e futuri, per l’ambiente, per il clima, per alleggerire il traffico delle auto sulla stretta strada SP64, da sempre sovraccarica, molto pericolosa e percorsa da veicoli di ogni tipo; un vero problema viario per la nostra Regione.

Se si vuole anche contrastare l’esodo che da decenni investe i residenti di questi comuni verso la città, il raddoppio della ferrovia è un’opera essenziale. 

Chiediamo venga ridiscusso il piano progettuale derivante dal PRIT nell’ottica di un potenziamento del trasporto ferroviario della linea “Porrettana” che abbia una portata estesa fino ad Alto Reno Terme.

Riteniamo che non si possa combattere l’innalzamento della temperatura del nostro pianeta con le logiche che lo hanno determinato. Occorre un cambiamento radicale ed immediato delle politiche ambientali, anche attraverso il mutato approccio a quelle del trasporto.

Altrimenti, si continueranno a favorire le grandi industrie legate ai combustibili fossili facendo aumentare, anziché diminuire, il trasporto su gomma. L’esatto contrario degli obiettivi prefissati.

La “Politica” dia un chiaro e concreto segnale di indirizzo aprendosi ad una autentica svolta “green” e facendo finalmente dirottare gli investimenti della finanza e dell’industria su settori autenticamente rispettosi degli obiettivi internazionali che anche il nostro Paese ha sottoscritto. 

       Siamo consapevoli che raddoppiare i binari della “Porrettana” fino alla stazione di Alto Reno Terme comporti investimenti ingenti, ma lo sono anche quelli, a volte inutili ed anacronistici, come più volte LEGAMBIENTE ha denunciato a livello regionale, per la mobilità su gomma che trova sempre, purtroppo, sostenitori e finanziatori. 

LEGAMBIENTE auspica l’apertura di un tavolo di discussione, un approfondimento su questo tragitto, da Sasso Marconi fino ad Alto Reno Terme, che coinvolga tutti i soggetti e le Amministrazioni (Comuni, Città metropolitana, cittadini, società civile, associazioni dei lavoratori e delle imprese) presenti sul territorio per valutarne le ricadute (ambientali, economiche e sociali) non solo nel breve ma nel lungo termine. Vi sono esperienze virtuose all’estero che possono essere prese da esempio.

Ipotizziamo un piano, da discutere e condividere, che attragga ulteriore utenza al treno, prevedendo non solo efficienza e comodità, ma la riduzione del costo di biglietti e abbonamenti, garantendo frequenze ogni 15 minuti, strutture nei vagoni per il trasporto anche di biciclette e pattini elettrici. Questo, favorirebbe anche il turismo “lento” che negli ultimi anni sta affluendo nella nostra provincia, distribuendolo nelle aree meno fortunate. 

Abbiamo lanciato la petizione on line su change.org. Aderite all’iniziativa firmando qui https://chng.it/qvbpS5qJ e diffondete attraverso i vostri contatti e social media la richiesta di sottoscrizione!!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Dovranno pur giustificare gli emolumenti che percepiscono ! allora " aprono un tavolo" per decidere se la cintura va sopra o sotto il bottone di mezzo !

pulce ha detto...

personalmente sarei soddisfatto di puntualita' e maggior decoro del servizio.se ci sono soldi investiamoli in personale sorridente per viaggiare piu' sicuri e sereni. Basta cemento!

Anonimo ha detto...

Bellissimo! Peccato che a 10 milioni di euro/km di costo (gallerie escluse) i 50 km tra Casalecchio e Porretta diventano... qualcuno sa fare i conti in Legambiente? Ce l'avete un pallottoliere che arriva a 500 milioni di euro?

Anonimo ha detto...

100 milioni di euro li potevano recuperare da quella ciofeca del People Muvver... peccato che li avviso già spesi per quel trabiccolo.