Lo stato della vegetazione è infatti prossimo alla siccità
Per la prima volta, in Emilia-Romagna, la 'fase di attenzione' per gli
incendi boschivi scatta già a febbraio: da martedì 22 febbraio, infatti, sarà
attivato il primo step di allerta a fronte del quale è richiesta la massima
cautela nella gestione delle fiamme controllate nei boschi, permesse fino alle
11 e assolutamente vietate in caso di vento.
"È la prima volta - dice l'assessora alla
protezione civile - che la situazione climatica impone provvedimenti
restrittivi già in febbraio, anziché a fine primavera o inizio estate: non era
mai successo in passato ed è un chiaro segnale delle conseguenze del
cambiamento climatico".
Lo stato della vegetazione, infatti, mostra condizioni prossime alla
siccità sull'Appennino fra Piacenza e Bologna e nella pianura fra Modena e
Ferrara. Il bilancio idrico dell'inverno è infatti negativo per la scarsità di
piogge e di neve, le temperature spesso superiori alle medie stagionali e la
dominanza di un campo di alta pressione sull'Atlantico che proseguirà anche
nelle prossime settimane.
Dall'inizio del 2022 in Emilia-Romagna si sono già
riscontrati oltre cento incendi, per lo più in pianura.
Diventati più frequenti negli ultimi giorni, la maggior parte
dei casi ha interessato comunque superfici di ridotte dimensioni, inferiori
all'ettaro.
È una situazione su cui incide in modo importante la
situazione meteoclimatica del territorio regionale. Secondo i dati forniti da
Arpae, il 2021 è stato per la regione il quarto anno più secco degli ultimi
sessanta.
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