domenica 8 agosto 2021

FINESTRE SULLA FILOSOFIA

Marco Leoni, che curava questa seguita rubrica di cultura filosofica, ci ha purtroppo lasciati il 21 luglio scorso. Si è comunque deciso, in accordo con la famiglia, di pubblicare gli ultimi pezzi che aveva preparato e mandato nei giorni in cui, sentendo che le forze lo abbandonavano, ancora lo spingeva la volontà di condividere con altri le meraviglie di questa disciplina che tanto lo affascinava.

Si è pensato che sicuramente lui apprezzerà il fatto che vogliamo onorare il suo lavoro e che, anche se non è più qui con noi fisicamente, la sua passione e il desiderio di approfondire sempre nuove vie di conoscenza ce lo possono far sentire ancora vicino.



Di Marco Leoni

AGOSTINO

e il tempo come estensione dell'anima


( lezione di Matteo Saudino , fantastico prof. di filosofia )



Agostino e il problema del tempo .


Agostino vi ho detto essere il difensore della cristianità rispetto
agli attacchi che la comunità comunque porta ai cristiani. Il mondo romano , un mondo tardo greco che ha continuato a produrre pensatori ed elaborare teorie, a quel tempo muove attacchi durissimi alla dottrina cristiana o meglio alla narrazione cristiana perché Dottrina non è ancora. Tra le critiche viene individuato il problema del tempo di Dio e della creazione. L’attacco che veniva mosso ai cristiani è ad esempio: ma Dio crea il mondo , ma cosa faceva Dio prima di creare il mondo ? Se Dio crea il mondo, vuol dire che il mondo prima non c’era.

La creazione cioè implica un momento in cui si passa da un’assenza a una presenza del creato. Cosa faceva il falegname prima di fare la sedia? , faceva un comodino ?, cosa faceva il pasticcere prima di fare la torta? , faceva delle raviole?, cosa faceva Dio prima di creare il mondo?

Poi, il mondo lo crea dal Nulla? , Dio prima non faceva nulla? Dio era nel nulla?

Emerge il problema del nulla: il Nulla non è, il Nulla è Non Essere. Il mondo è stato creato e prima non c’era, c’era il Nulla quindi Dio era nel Nulla e cosa faceva nel Nulla? Come interagiva nel Nulla?

E qui Agostino elabora la sua celebre Teoria sul tempo , teoria che ha dato veramente il via a una serie di riflessioni di tipo filosofico esistenziali, a una serie di riflessioni grandissime dal punto di vista della capacità di leggere l’uomo nel mondo, l’uomo che vive l’esperienza della Esistenza. Una teoria che di fatto ha dato vita poi alla dottrina ufficiale della Chiesa per quanto concerne il rapporto Dio-mondo, Dio-creazione, Dio-tempo .


La risposta di Agostino è la seguente :

Dio crea la vita , Dio crea il mondo e chiedersi che cosa facesse

prima e cosa farà dopo non ha alcun senso perché il prima e il

dopo sono da legare al creato, il prima e il dopo non sono in Dio ,

Dio è eterno e il prima e il dopo in Dio non hanno senso perché Dio è eternamente quello che è, che è stato e quel che sarà. L’eternità non prevede una distinzione temporale del prima e del dopo perché l’eternità è una temporalità infinita, non divisibile in successioni, non divisibile in sequenze. Dunque per Dio il problema del tempo, del prima, del presente e del dopo non si pone perché Dio è al di là del tempo.

Il Tempo si ha quando ?

Quando si ha la creazione, quando si ha il mondo e dunque quando si ha il divenire.

Tu , (Agostino si rivolge a Dio nelle confessioni cap.XI), Tu sei sempre il medesimo e i tuoi anni non finiscono mai, i tuoi anni non vanno nè vengono, finchè tutti possano avvenire; i tuoi anni sono tutti insieme perché sono stabili, i tuoi anni sono un giorno solo e il tuo giorno non è ogni giorno ma OGGI perché il tuo oggi non cede al domani, come non è successo allo ieri. Il tuo oggi è L’ETERNITA’, Dio è un’eternità presente, è l’Eterno sempre presente. Non c’è oggi, ieri e domani. Oggi, ieri e domani in Dio coincidono: è un unico oggi e un unico anno, è un unico secolo, è un unico tempo di Dio.

Il prima e il dopo c’è per il falegname che prima non aveva fatto il comodino e poi lo ha fatto, per una coppia che prima non aveva un figlio e poi ha un figlio, c’è per una civiltà che prima era nomade poi è stanziale, c’è per l’umanità che prima era in pace poi in guerra e poi è tornata in pace.

C’è il tempo dove c’è il divenire del creato, dunque il tempo è creato da Dio. Dio è al di là del tempo nel senso che è eterno , Dio con il mondo crea il tempo. BELLISSIMO .

Il tempo è una creazione divina, il tempo è un parto divino: Dio creando il mondo crea con esso il tempo perché nel mondo le cose divengono: voi siete nati, crescerete e un giorno lontanissimo morirete e ci saranno altri uomini, magari i vostri figli o i vostri nipoti . Ecco dove c’è il tempo, c’è nel mondo che diviene.

Il divenire teorizzato da Eraclito qua ritorna: tutto diviene, nel panta rei c’è il prima e il dopo e chiedersi cosa ci fosse prima del panta rei non è possibile. Ma qual’è il problema, è che per Eraclito tutto diviene dall’eternità, nell’eternità, per l’eternità. Ma i cristiani non hanno una visione di mondo cosmo che è eterno: c’è il nulla e Dio crea dal nulla e nel nulla il mondo , dunque un Dio forte, onnipotente, un Dio per certi aspetti anche tracotante, crea dal nulla. Cioè l’essere divino c’è ma l’essere delle cose non c’è e viene creato.


Per il mondo greco romano l’essere della materia c’è e anche Platone, nel mito del demiurgo, teorizza che il demiurgo plasma la materia ma la materia c’è già. Invece Agostino deve affrontare il problema della materia che non c’è, del mondo che non c’è e viene creato dal nulla e essendo creato, questo crea anche il tempo.

Il tempo allora che cos’è ?

Andiamo alla sua celebre definizione : è una distensione dell’anima che si protende dalla memoria del passato all’attenzione del presente all’attesa del futuro. IMMENSO .

Dunque la nostra anima nel tempo del capitalismo consumistico, nel presente, non è l’anima del contadino medioevale, non è l’anima di un abitante della città di Parigi di fine 700 , è cambiata.

Protende nel passato, è attenta al presente e poi all’attesa del futuro.

L’attesa. Noi cosa facciamo rispetto al futuro ?

Produciamo attese , attese di varia natura : attese di gioia, di Bellezza , attese di paura (speriamo che non accada). Ma ogni volta che voi pensate al futuro, che sia la festa di compleanno o quella di andare a ballare sabato, o dell’appuntamento col vostro fidanzato, è un’attesa. Che poi potrà essere un’attesa del tipo ‘non vedo l’ora’, un’attesa problematica ‘non vedo l’ora ma rivedo lui rivedo lei’, oppure ‘non vedo l’ora non voglio che arrivi’ cioè ‘non vedo l’ora non voglio che mai arrivi perché sarà un futuro’. Io penso e proietto la mia anima nel futuro fatto di tensioni, di stress, di angoscia, perché ? Perché ad esempio in quel luogo di lavoro ci saranno nuove difficoltà, perché affronterò degli avversari più forti e probabilmente perderemo 3 a 0, perché rivedo lui dopo che ci siamo lasciati e preferirei non rivederlo, perché incontrerò mio padre dopo chissà quanto tempo che non abbiamo passato insieme.

I motivi per cui noi attendiamo il futuro, possono produrre un’attesa negativa o un’attesa positiva o anche attese neutre le attese indifferenti e tutto ha a che fare con la nostra anima.


L
’anima dunque è fluida , IMMAGINE BELLISSIMA, l’anima è questa fluidità rispetto al passato, rispetto al presente e rispetto al futuro e noi uomini abbiamo un rapporto fondamentale con l’anima perché è nell’anima che si realizzano le nostre emozioni, i nostri sentimenti, che si realizza la nostra eternità, l’eternità chiusa nel Tempo che non è eterna però è la nostra vita che noi consideriamo il tutto, la nostra totalità è nel tempo.

Però non è più un tempo circolare, non è più un tempo ciclico come sosteneva appunto il mondo greco ma diventa un mondo lineare. Questo ci dà una visione di tempo che è perfettamente compatibile con la visione cristiana del mondo: Dio crea il mondo e nel mondo c’è un presente, c’è un passato e ci sarà un futuro e in questa linea del tempo, che è appunto lineare, c’è stato il momento in cui gli ebrei hanno abbandonato la cattività dell’Egitto e fondato nella Terra Promessa, il loro regno, e c’è stato il momento in cui è arrivato Dio come carne , Gesù .

Nella linea temporale avvengono degli avvenimenti rispetto a cui storicamente ci sarà un prima, un’attesa per il futuro e un dopo.

La visione dell’anima di Agostino ci porta una visione del Tempo storicamente utile anche per avere una visione politico-storica della storia, cioè c’è l’elemento di storicismo in Agostino: le cose avvengono nel tempo e ci fu un Impero romano pagano e ora c’è l’impero romano cristiano , ci fu la Grecia della monarchia, ci fu la Grecia delle polis, ci fu la Grecia dei macedoni e poi c’è stato l’arrivo di Gesù e ci sarà un’epoca nuova di cristianità.

Capite che dalla visione del Tempo come visione dell’anima passiamo a una visione del Tempo più complessiva che è di tipo lineare cronologico rispetto al prima e al dopo.

Chiudo tornando sul tema del Tempo e ve lo connetto alla Libertà e alla Predestinazione.

Alla fine, nel tempo noi siamo liberi: la nostra libertà di compiere delle azioni avviene nel tempo perché nel tempo rispetto al passato e in attesa del futuro noi abbiamo un presente in cui dobbiamo compiere delle azioni e le azioni che noi compiamo sono connesse alla distensione dell’anima nel tempo.


Faccio un esempio: noi compiamo determinate azioni in base a delle attese
(non studio in vista del compito in classe perché mi sto preparando alla gara di hip pop della prossima settimana e ho molte attese per questa gara, dunque scelgo di non preparare il compito o prepararlo meno bene perché le mie attese dell’anima le riverso soprattutto sulla gara di hip pop). Dunque le scelte avvengono nel tempo e nel tempo produciamo ricordi passati analisi del presente e attese future (mi ricordo che in passato quella gara non l’ho fatta bene e nel presente produco un’attesa e nel presente faccio delle scelte di vita), ma la bellezza degli uomini è che hanno un’anima nel tempo, la bellezza della vita dell’uomo è la possibilità di poter scegliere nel tempo come agire, detto che tra tutte le scelte che abbiamo a disposizione ci sono anche quelle del male.

Come rendere tutto compatibile con la presenza di Dio?

Dio prevede ma non predetermina, se Dio predeterminasse la nostra vita saremmo dei robot programmati. Ma Dio non ci ha programmati, Dio ci ha creati con la libertà con il libero arbitrio.

Il tempo e la libertà sono due opportunità due dimensioni che

vivono solo esclusivamente gli uomini .



I pezzi di filosofia di Marco non sono finiti. Ne saranno pubblicati altri nelle prossime settimane.

Grazie Marco.

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