L'Azienda USL di Bologna informa:
BLOB,
(Blood on Board), non è il titolo di un film splatter, ma un nuovo
servizio, unico in Italia, realizzato dall’Elisoccorso del
118 di Bologna, in partnership con il 118 di Grosseto.
Dietro
all’acronimo, infatti, si cela la possibilità, oggi concreta, di
intervenire direttamente sul luogo dell’emergenza e praticare,
oltre alle cure e all’assistenza necessaria, anche trasfusioni di
sangue, prima di trasferire il paziente in ospedale.
Nel
trauma, lo shock emorragico è una delle principali cause di morte e
rappresenta fino al 50% delle morti potenzialmente prevenibili. Da
alcuni anni, i servizi di elisoccorso anglosassoni hanno adottato la
trasfusione direttamente sul luogo dell’emergenza e gli esiti sono
assolutamente confortanti: effettuare la trasfusione sul luogo
dell’incidente permette, infatti, una riduzione della mortalità
preospedaliera dei traumi emorragici del 15% ed una riduzione
complessiva della mortalità di oltre il 5%.
Tutto questo,ora,
è possibile in Emilia-Romagna ed in Toscana. Da ieri, 1 ottobre,
infatti, gli elicotteri dell’elisoccorso del 118 di Bologna e
Grosseto hanno sempre a bordo, in un apposito contenitore
refrigerato, 2 sacche di sangue universale 0 negativo, corrispondenti
a 750 cc, e 2 g di Fibrinogeno, farmaco che serve a recuperare la
capacita di coagulazione del sangue, per il trattamento, sul luogo
dell’incidente, dei pazienti traumatizzati emorragici.
La
legislazione in vigore sull’utilizzo del sangue, molto ferrea e con
procedure complesse per garantire standard di sicurezza elevati, e la
necessità di conservarlo ad una temperatura corretta e costante,
avevano impedito finora di poter utilizzare sacche di sangue in
ambienti preospedalieri.
Il progetto BLOB è riuscito a trovare
una soluzione a tali limiti. Quando l’elisoccorso non è in volo le
sacche vengono mantenute, a temperatura corretta e costante, in un
apposito contenitore, già in uso in ambito militare, presso le
rispettive basi dell’elisoccorso di Bologna e Grosseto. Le sacche,
inoltre, sono costantemente tracciate e controllate, secondo un
percorso validato ai sensi dalla normativa europea, dal Servizio di
Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Area Metropolitana
di Bologna.
Il progetto BLOB è stato sviluppato da Carlo
Coniglio, Cristian Lupi e Marco Tartaglione (medici del Trauma Center
e dell’Elisoccorso di Bologna, diretti da Giovanni Gordini) e da,
Walter Abram, Ivano Coretti e Salvatore Pignanelli (medici del
Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Area
Metropolitana di Bologna diretto da Vanda Randi). con la
collaborazione del coordinamento infermieristico della Centrale
Operativa 118 Emilia EST.
Elisoccorso
118 Bologna
BLOB
è solo la più recente tra le innovazioni, mediche, tecnologiche,
organizzative, vantate dall’elisoccorso 118 di Bologna nei suoi
primi 33 anni di vita. Tra queste, l’ecografo portatile, che
identifica precocemente le emorragie interne, l’accesso diretto
alle sale operatorie senza passare dal Pronto Soccorso, l’utilizzo
della tecnica REBOA (Resuscitative Endovascular Occlusion of Aorta),
unico in Italia, per il trattamento delle emorragie non
controllabili. Tale metodica permette di controllare il sanguinamento
attraverso il posizionamento di un catetere, direttamente sul luogo
dell’incidente, con palloncino che si gonfia all’interno della
aorta bloccando temporaneamente il flusso sanguigno.
Da
oltre 2 anni, inoltre, l’elisoccorso vola anche di notte, grazie
alla tecnologia NVG (Night Vision Googles, visori a intensificazione
di luce posizionati sui caschi dei piloti) che permette di utilizzare
in piena sicurezza le basi di decollo e atterraggio non illuminate,
con modalità operative analoghe a quelle diurne. Da agosto 2018 sono
stati oltre 250 (pari a 15000 minuti di volo) gli interventi
dell’elisoccorso notturno con NVG. Interventi possibili grazie alla
nuova strumentazione e ai sempre più numerosi siti di decollo e
atterraggio notturno identificati su tutto il territorio regionale.
Ad oggi ne sono attive 260 di cui oltre la metà in zone montane.
Nel 2019 le missioni diurne, con volo a vista, sono state 703 per
un totale di quasi 30.000 minuti di volo.
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