mercoledì 17 agosto 2016

Stampi, in presidio senza stipendio. «Qui per salvare i macchinari»

Sollecitato


Hanno festeggiato Ferragosto a crescentine davanti all’azienda. Alla Stampi Group di Monghidoro, dopo cinque mesi, è cambiato solo il clima: a marzo si stava nella baracca, oggi c’è qualche sdraio nello spiazzo e si pranza all’aperto, anche se la temperatura è sensibilmente più bassa che in città.
Gli 80 dipendenti che lavoravano qui sono senza stipendio da sei mesi esatti e in presidio da 150 giorni. «Abbiamo doppiato la Saeco », calcola il delegato sindacale Giuliano Macchiavelli. Sarà ancora lunga, la prima udienza per il fallimento è il 7 ottobre: «Restiamo perché non vogliamo che ci portino via i macchinari», spiegano. Qualche giorno fa era arrivato il liquidatore, per entrare e fare l’inventario. «Lo abbiamo tenuto fuori. L’inventario è già stato fatto». Da allora i dipendenti in presidio la mattina sono aumentati: «Cercano di farci paura, minacciano di denunciarci se non li facciamo entrare — sorride amara Valentina —. Noi non facciamo nulla di male, ma stiamo qui davanti». Vogliono evitare che lo stabilimento diventi un guscio vuoto, dopo che negli ultimi mesi sono passati tecnici di gas e luce per staccare le utenze, fornitori e clienti per avere notizie dei loro crediti. «Il proprietario Elvio Turchetto non ha lasciato a piedi solo noi. Ha debiti anche con il Comune», ricordano.
Normalmente, nel resto della giornata ci sono sempre almeno tre o quattro persone davanti ai cancelli. Si danno il cambio ogni tre ore: «Segniamo i turni, siamo al quinto quaderno». Roberto scuote la testa: «All’inizio pensavo che saremmo rimasti in presidio almeno due mesi. Ma non così tanto. Pensavo che con un acquirente sarebbe finito tutto». L’acquirente, Uberto Selvatico Estense, si è fatto avanti, ma finora Turchetto non ha ceduto. Con il passare delle settimane sono aumentate le difficoltà. Cinque famiglie hanno entrambi i coniugi impiegati nella Stampi Group, ma anche gli altri non se la passano bene: «Sono una madre single, mia figlia va a scuola a Bologna. Solo l’abbonamento dell’autobus costa 400 euro», spiega Rosaria. I sindacati hanno fatto partire una raccolta fondi per i dipendenti, è arrivato un anticipo di mille euro a testa. Ma è soprattutto la solidarietà di queste valli a tenerli a galla: «La maggior parte del paese è con noi, tanti ci portano viveri. C’è gente che nel fine settimana viene da Bologna o da Crespellano per portarci qualcosa o vedere come stiamo».
Marisa lavora in questo stabilimento da 38 anni: «Non avrei mai pensato che sarebbe finita così». Di rappresentanti delle istituzioni, gli 80 dipendenti della Stampi Group ne hanno incontrati tanti. La visita più inattesa l’ha fatta, a fine giugno, il vescovo Zuppi: «Non ci aveva avvertito, l’abbiamo trovato qui davanti mentre metà di noi era a protestare in Prefettura », dice Marisa. «Abbiamo incontrato la nostra sindaca, il premier Renzi, il ministro del Lavoro Poletti e il governatore Bonaccini — ricorda Macchiavelli —. Tutto inutile». Gli animi si scaldano: «Che le istituzioni non possano far nulla con un imprenditore del genere è vergognoso», sintetizza un altro. Di mettere la parola fine al presidio non se ne parla: «Siamo più uniti di prima. Abbiamo iniziato, andremo fino in fondo».


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutta la mia solidarietà, cercherò nel mio piccolo di dare una mano a queste persone.

Purtroppo i nostri politicastri invece che aiutare chi si trova suo malgrado in queste situazioni, fanno di tutto per fare entrare sempre più immigrati extracomuunitari e delinquenti nullafacenti che anche queste persone in difficoltà, pagando le tasse, devono sostenere.

Intanto su Repubblica di oggi leggo: "http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Turchia-il-Governo-annuncia-38mila-scarcerazioni-per-far-spazio-ai-golpisti-arrestati.

Bene altri 38 mila delinquenti che verranno da noi dove i delinquenti sono trattati meglio degli onesti cittadini che se per difendersi tirano un cazzotto a un ladro entrato in casa vengono denunciati e pagare pure i danni e che se arrestati il solito magistratucolo li scarcera immediatamente.

Venghino signori delinquenti venghino, in italia c'è posto.

Anonimo ha detto...

17 agosto 2016 12:49

Pensi che sia anti-italiano e eversivo il fatto che lo stato Italiano vada a prendere e mantenga gli stranieri, presunti rifugiati,profughi, migranti o galeotti liberati che siano ?

Aspetta di vedere quando Lo stato italiano SMETTERÀ di mantenerli.

Anonimo ha detto...

Penso solo che uno stato deve avere il dovere di aiutare i propri cittadini prima degli altri.