Il Gruppo Misto in Consiglio Comunale di Sasso Marconi ha un nuovo capogruppo.

Il gruppo consiliare  ‘Un’Altra  Sasso’ ha cambiato capogruppo. Andrea Micheletti ha infatti passato la mano a Giacomo Macchiavelli (nella foto), ventinovenne sassese doc, metalmeccanico, montatore di macchine automatiche in una industria sassese. Non è sposato e fa politica dal 2007. Ha partecipato allo scontro elettorale delle amministrative  2009  nelle fila del PDL - Lega, guadagnandosi la medaglia di legno per essere stato il primo dei non eletti. Poi il ricambio che il gruppo si era proposto lo portò a sedere nei banchi del Consiglio Comunale. Infine nel 2013 lo strappo con i partiti di riferimento della lista;  con Salamone, Micheletti e Bonani , aderì al Gruppo Misto. Ora si propone, con i compagni di viaggio, di ribaltare l’attuale amministrazione di Centro Sinistra e di conquistare la guida del paese.

Lo abbiamo incontrato e gli abbiamo chiesto: tre capigruppo in poco più di un anno non è indice di instabilità ?

“Assolutamente no. Il regolamento comunale impone, per i gruppi misti, che il capogruppo cambi ogni sei mesi. Abbiamo semplicemente soddisfatto tale obbligo”.

E’ iniziata la campagna elettorale e la Sua formazione è attivissima fin dalla prima ora. Non rischiate di arrivare ‘spompati’ al confronto finale?

“Ci guida la passione. La nostra partecipazione può essere forte solo se  c’è  passione. Non abbiamo tornaconti diretti o indiretti. Ci motiva e ci carica innanzitutto il  piacere di servire il paese. Arriveremo alla fine per niente stanchi, ma ancor più motivati. La affluenza di cittadini sempre crescente ai nostri banchetti elettorali ci incoraggia. La nostra è una presenza gradita non più vista in maniera ostile.  Sasso Marconi ha ‘diritto’ a cambiare amministrazione”.  

Avete comunque di fronte una formazione resa fortissima dalla tradizione, da una grande capacità organizzativa e dall’essere presente  in modo profondo nel tessuto economico del paese. Non rischiate di sbattere contro un iceberg ?

“Davanti abbiamo una corazzata che però negli ultimi anni ha messo in luce diverse debolezze dovute a una gestione inefficace e in alcuni casi rinunciataria. Gli effetti di questa gestione si fanno sentire e la gente se ne è accorta ”.

La sua categoria professionale, quella operaria,  come affronta e vive l’attuale periodo di congiuntura negativa ?

“Il momento è terribile e fa paura. Si accetta tutto pur di arrivare alla fine del tunnel . Ci sono numerose promesse ma di fatti, al momento,  non se ne vedono molti. Ci sono tante piccole realtà in difficoltà che però non hanno l’attenzione dovuta perché appunto piccole. Mentre la loro sopravvivenza a mio avviso è la carta vincente per la ripresa ”.

Faccia un bilancio del suo mandato  in Consiglio Comunale.

“E’ una esperienza che arricchisce. Si viene a contato con un mondo che appare tanto lontano, ma che con impegno si scopre essere alla portata di tutti e interessante. Il bilancio è certamente positivo. Un rammarico è la mancata adesione di tutti i consiglieri alla richiesta del Consiglio di trasparenza. Da un anno i redditi dei componenti del nostro gruppo sono on line, quelli di tutti gli altri no. Ci dispiace anche perché tale mancanza alimenta cattivi pensieri. La trasparenza è essenziale per migliorare il rapporto con i cittadini ed è certamente uno degli elementi che porta ai risparmi”.