Riprendiamo il cammino con gli Etruschi. E’ questo il fine dell’iniziativa intitolata ‘La via degli Etruschi’ e organizzata dal Museo Etrusco di Marzabotto, che verrà presentata dalla direttrice Paola Desantis domenica 11 novembre alle 10, alla sede del museo.
Si tratta di una ‘passeggiata’, divisa
in diverse tappe, il cui scopo sarà quello di ripercorrere il tragitto
utilizzato dagli Etruschi per attraversare l’Appennino e di lanciare un
itinerario a piedi fra il museo di
Marzabotto e quello di Artimino, base di
partenza in Toscana dell’antico percorso.
Il progetto
di ‘calcare le orme degli Etruschi’ è
stato illustrato anche sul sito www.laviadeglietruschi.it , dal quale si apprende:
La Via
degli Etruschi, molto varia e dai panorami mozzafiato è
percorribile in 5 - 6 giorni, facendo tappa nei luoghi consigliati, nel senso
sud-nord o viceversa. Essa ci permette di immergerci in una
"lontana" ma quasi ancora percepibile atmosfera etrusca.
Per un motivo di semplice comodità
logistica, avendo nel punto tappa Prato il maggior nodo stradale e
ferroviario, facciamo iniziare il percorso da Artimino, presso Prato in
Toscana ed inoltre il tragitto Artimino - Prato, essendo il più breve,
permette una preparazione per la continuazione della via.
I luoghi attraversati sono stati
abitati dalle antiche popolazioni etrusche che proprio al di qua ed al di la
dello spartiacque appenninico avevano costruito due città-appoggio, quasi due
"terminals", per l'attraversamento appenninico: Kainua
(Marzabotto) a nord e Gonfienti (Prato) a sud della catena montuosa
appenninica. Questa ha sempre costituito la divisione naturale e politica tra
nord Italia ed Europa e sud Italia e paesi mediterranei.
Il tracciato della Via degli Etruschi parte quindi dall'antica
città etrusca di Artimino in Toscana e, dopo aver attraversato la valle del
Bisenzio e aver fatto tappa a Prato (Gonfienti), Vaiano- Montecuccoli,
Montepiano - lago del Brasimone, Grizzana Morandi, valicato quindi lo
spartiacque appenninico, raggiunge Marzabotto (Kainua) mettendo in
collegamento la Toscana con l'Emilia Romagna.
Il tracciato della Via degli Etruschi potrebbe effettivamente
essere stato seguito dagli antichi percorritori poichè la scelta fatta segue
la morfologia di un più facile e logico cammino.
Perchè farlo?
Non possiamo trovare una semplice
ed unica risposta. Per curiosità, per provare emozioni, per salute e
benessere, per conquistare un "trofeo", per mettersi alla prova,
per poter dire "anche io...", ecc.
Chi può farlo?
Non ci sono limiti di età e non è
necessaria una particolare preparazione atletica. Noi suggeriamo cinque
tappe, ma il percorso può essere frazionato maggiormente. Se escludiamo la
variante alpinistica da noi ben indicata tutto il tracciato si può
considerare come una serie di belle escursioni che possono essere interrotte
a piacimento per poi completarle in tempi successivi.
Tutto il percorso non offre
difficoltà e, salvo varianti che vengono indicate come alpinistiche, possiamo
classificarlo come escursionistico.
Da
solo o con altri?
E' soggettivo. Il camminare in
solitaria porta a riflessioni, a "studiare se stessi", a
concentrarsi sulle bellezze e suggestioni dei luoghi attraversati. La
compagnia che può facilmente avvenire anche durante il percorso, porta una
maggiore sicurezza, una grande allegria ma, talvolta, invita a misurarsi.
Quando
farlo?
Se escludiamo il periodo
invernarle per le talvolta abbondanti nevicate che possono ostacolare il
passaggio appenninico, il percorso è godibile tutto l'anno ed anche nel
periodo più caldo la calura è mitigata dalla ventilazione appenninica.
I due musei etruschi, il Museo
Nazionale Etrusco "Pompeo Aria" di Marzabotto e il Museo
Archeologico "Francesco Nicosia" di Artimino, costituiscono i
due terminali culturali e logistici in cui si può richiedere le credenziali
di viaggio e l'attestato personale di percorrenza; uno alla
partenza l'altro all'arrivo.
Un caldo buon viaggio al
"novello etrusco".
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