venerdì 19 marzo 2010

il sindaco Mastacchi risponde ai fuoriusciti dalla maggioranza


La lettera aperta del nuovo gruppo consiliare di Monzuno formato dai consiglieri Maurizio Marzadori, Germano Tonelli e Luciano Dionisi ha nuovamente animato la querelle fra i fuoriusciti dal gruppo di maggioranza e la componente rimasta. Abbiamo incontrato il sindaco Marco Mastacchi per chiudere il cerchio delle opinioni e gli abbiamo chiesto: I tre consiglieri che le hanno voltato le spalle scrivono, riferendosi ai fondi derivati da Autostrade, ‘di grande risorse disponibili e di grande eredità ricevuta dall’attuale gestione e che è questa l’ultima occasione per risolvere il deficit di infrastrutture e recuperare il degrado urbano di Vado e Monzuno’ . “Va innanzitutto precisato che abbiamo chiuso noi l’accordo con Autostrade e con la Regione e che, in fase di verifica di convenzione per la realizzazione della tangenziale di Vado, abbiamo portato a casa 19 milioni con i quali abbiamo previsto anche di riqualificare il centro di Vado”. Nella lettera si precisa inoltre che ‘la squadra Mastacchi non decolla perché ha lasciato al palo tre consiglieri di Vado a favore del gruppo Dimmi. “Non è assolutamente vero. Fin dal giorno dopo le elezioni i consiglieri di Vado hanno rifiutato di ricoprire il ruolo di vicesindaco comprensivo di importanti deleghe e di un assessorato. I fuoriusciti hanno sempre rifiutato, per cui questi incarichi sono stati assegnati a Paolo Giari e ad Antonella Sarti che pure sono di Vado”. Insistono poi denunciando ancora che ‘ il sindaco ha disatteso le aspettative dei vadesi ai quali era stata assicurata la presenza di propri rappresentanti adeguata ai numeri e qualificata nelle funzioni’. “Abbiamo mantenuto quanto promesso poiché Vado ha due componenti (il vicesindaco e un assessore) dei sei in giunta. Il gruppo amministrativo è composto da elementi di comprovata qualità e capacità amministrativa”. Vi accusano poi di ‘aver giocato sporco ’ avendo operato per dirottare preferenze a Vado ai danni evidentemente del gruppo dissidente. Il sindaco taglia corto: “Chi in periodo di elezioni va ad operare per confondere l’elettorato?” . Il nuovo gruppo annuncia poi un avvicinamento alla attuale minoranza di centro sinistra per chiamare il sindaco a una verifica del proprio operato: “E’ una scelta strumentale messa in atto, come ho già detto, il giorno dopo l’elezione, ancor prima di avere elementi per dare un giudizio”. A dare an

2 commenti:

Francesco Manieri ha detto...

Sarebbe interessante leggere anche la lettera aperta scritta dai tre dissidenti che non ritrovo neppure negli articoli precedenti!
Grazie Francesco

Francesco Manieri ha detto...

Sarebbe interessante leggere anche la lettera aperta scritta dai tre dissidenti che non ritrovo neppure negli articoli precedenti!
Grazie Francesco