A Sasso Marconi, nell’anno appena concluso, oltre 40 aziende sono ricorse alla cassa integrazione e la ripresa ha fatto sentire il suo alito ma non ancora la sua forza. Chi più preoccupa è l’Arcotronics con i suoi circa 1000 dipendenti. L’ultimo accordo prevedeva il trasferimento dell’azienda in una nuova sede attrezzata al meglio a Pontecchio Marconi, dove la produzione poteva trovare le condizioni ottimali, anche con un parco macchine adeguato per essere certamente concorrenziale. Ma il tempo è passato e passi avanti significativi per l’attuazione di questo progetto non ci sono stati. “C’è un netto ritardo nell’applicazione del piano industriale concordato”, precisa Francesco Cecere, funzionario sindacale della Fiom Bologna. “Le prospettive circa il futuro dell’Arcotronics non sono chiare e questi ritardi fanno ovviamente crescere le preoccupazioni. Con la ripresa del lavoro, dopo l’intervallo natalizio, si potrà valutare con dati più precisi”.
domenica 3 gennaio 2010
Il lavoro a Sasso Marconi
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