giovedì 21 gennaio 2010
I funerali di Dino Ferrari
“Non si può morire così, non è concepibile ” si ripete Aurora Ferrari ai funerali del padre Dino che si sono tenuti ieri nella chiesa parrocchiale di Sasso Marconi. L’uomo è stato falciato, la sera di lunedì della settimana scorsa, da un’auto pirata il cui presunto conducente è stato quasi immediatamente individuato dai Carabinieri di Sasso Marconi anche grazie ai particolari che la vettura nell’urto ha perso e lasciato sul luogo dell’incidente. A rendere l’accaduto ancor più amaro per le sorelle Aurora e Liviana Ferrari il fatto che l’uomo individuato dai Carabinieri abita a Sasso Marconi non lontano dalla loro abitazione. Alla domanda poi se sapere che i Carabinieri hanno trasferito in prigione il presunto colpevole rende l’accaduto più sopportabile , Liviana sentenzia con decisione: “Vogliamo giustizia, quella vera. Sarebbe inaccettabile che il colpevole potesse passarla liscia grazie a un cavillo legale o a una pena alternativa alla reclusione”. Il colpo dell’auto che ha travolto Dino Ferrari è stato talmente violento da rendere l’uomo irriconoscibile e in uno stato tale che a pochi è stato consentito di guardarlo prima della chiusura della bara. “Un episodio che mette in difficoltà la logica umana e scuote la nostra tranquillità” ha detto don Dario Zanini nell’omelia di commiato. “ E’ venuto meno il senso di tranquillità che avevamo. Stanno accrescendo le paure e aumentano le minacce. Questo è vivere, sempre agitati da paure ?” si è chiesto. Ha poi dato conforto ai famigliari richiamando i principi della fede che assicurano un ritrovarsi in un luogo senza paure e senza angosce. Alla funzione religiosa ha partecipato anche il sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti in rappresentanza della giunta comunale. Numerosa la partecipazione dei concittadini che si sono stretti intorno ai famigliari per testimoniare il loro cordoglio e la sincera solidarietà.
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