Dante Franchi SCRIVE: In questi giorni è comparsa nei bar e quindi nelle case dei Cittadini di Marzabotto, la seguente petizione all’apparenza anonima http://www.creweb.it/download/Marzapolis/Inceneritore_RDM/Petizione_Pro_Inceneritore.pdf Una raccolta di firme, presentata come sostegno ad un indefinito progetto di riconversione della Cartiera Reno de Medici, che fa leva su più che comprensibili sentimenti di solidarietà verso i lavoratori in cassa integrazione da quasi un anno. La cosa non desterebbe interesse se non si trattasse di una petizione - dalle origini non dichiarate – che chiede sostegno ad un progetto che non c’è, ma tace sull’unica cosa che invece in quel documento c’è: - la realizzazione di un INCENERITORE a ridosso del Paese, del Fiume, del Parco, delle scuole e degli impianti sportivi vecchi e nuovi. Un inceneritore che la Reno de Medici definisce come perno “INDISPENSABLE ed IMPRESCINDIBILE” per una generica promessa di riconversione della Cartiera. Va ricordato che questa iniziativa vede la luce all’indomani delle acritiche e preventive dichiarazioni di sostegno agli intenti della Finanziaria Reno de Medici, di rappresentanti Sindacali Provinciali SLC riportate dalla stampa,che già avevano suscitato molto allarme nella Comunità. Una associazione di iniziative mancanti di quella doverosa trasparenza richiesta quando in gioco vi sono questioni che generano conseguenze rilevanti per una intera Comunità e per un vastissimo territorio. Coloro (chi?) che hanno avuto la brillante idea di attivare questa specie di " referendum fai da te”con la quale inducono i Cittadini a contarsi ed a scontrarsi su una ipotesi priva di reali progetti, che ha come unica certezza un INCENERITORE, di fatto intenzionalmente o meno, stanno soffiando sul fuoco, rinnovando la recente e profonda ferita già inferta a questa Comunità con la questione Turbogas. Solleva domande il fatto che per strappare un ignaro e preventivo consenso verso ipotesi tanto pericolose, si esponga senza scrupoli la nostra Comunità a nuove lacerazioni, proprio nel momento in cui Essa sta avviando un difficilissimo ed impegnativo processo di rinnovamento e democratizzazione delle proprie istanze. Sono certo che comportamenti più trasparenti, più rispettosi delle convinzioni e dei diritti dell’intera Comunità, rafforzerebbero il legame e la solidarietà verso i lavoratori che oggi soffrono le conseguenze delle scelte compiute dalla Finanziaria Reno de Medici da molti anni a questa parte. Comportamenti unilaterali che suscitano tanto allarme devono lasciare il posto prima di tutto ad una adeguata informazione e quindi all’avvio di una ampia discussione di merito per individuare e condividere percorsi idonei a garantire lavoro, salute, serenità nella tutela del patrimonio di tutti: l’ambiente in cui vogliamo far vivere i nostri figli.
domenica 27 settembre 2009
Dante Franchi avverte.
Dante Franchi SCRIVE: In questi giorni è comparsa nei bar e quindi nelle case dei Cittadini di Marzabotto, la seguente petizione all’apparenza anonima http://www.creweb.it/download/Marzapolis/Inceneritore_RDM/Petizione_Pro_Inceneritore.pdf Una raccolta di firme, presentata come sostegno ad un indefinito progetto di riconversione della Cartiera Reno de Medici, che fa leva su più che comprensibili sentimenti di solidarietà verso i lavoratori in cassa integrazione da quasi un anno. La cosa non desterebbe interesse se non si trattasse di una petizione - dalle origini non dichiarate – che chiede sostegno ad un progetto che non c’è, ma tace sull’unica cosa che invece in quel documento c’è: - la realizzazione di un INCENERITORE a ridosso del Paese, del Fiume, del Parco, delle scuole e degli impianti sportivi vecchi e nuovi. Un inceneritore che la Reno de Medici definisce come perno “INDISPENSABLE ed IMPRESCINDIBILE” per una generica promessa di riconversione della Cartiera. Va ricordato che questa iniziativa vede la luce all’indomani delle acritiche e preventive dichiarazioni di sostegno agli intenti della Finanziaria Reno de Medici, di rappresentanti Sindacali Provinciali SLC riportate dalla stampa,che già avevano suscitato molto allarme nella Comunità. Una associazione di iniziative mancanti di quella doverosa trasparenza richiesta quando in gioco vi sono questioni che generano conseguenze rilevanti per una intera Comunità e per un vastissimo territorio. Coloro (chi?) che hanno avuto la brillante idea di attivare questa specie di " referendum fai da te”con la quale inducono i Cittadini a contarsi ed a scontrarsi su una ipotesi priva di reali progetti, che ha come unica certezza un INCENERITORE, di fatto intenzionalmente o meno, stanno soffiando sul fuoco, rinnovando la recente e profonda ferita già inferta a questa Comunità con la questione Turbogas. Solleva domande il fatto che per strappare un ignaro e preventivo consenso verso ipotesi tanto pericolose, si esponga senza scrupoli la nostra Comunità a nuove lacerazioni, proprio nel momento in cui Essa sta avviando un difficilissimo ed impegnativo processo di rinnovamento e democratizzazione delle proprie istanze. Sono certo che comportamenti più trasparenti, più rispettosi delle convinzioni e dei diritti dell’intera Comunità, rafforzerebbero il legame e la solidarietà verso i lavoratori che oggi soffrono le conseguenze delle scelte compiute dalla Finanziaria Reno de Medici da molti anni a questa parte. Comportamenti unilaterali che suscitano tanto allarme devono lasciare il posto prima di tutto ad una adeguata informazione e quindi all’avvio di una ampia discussione di merito per individuare e condividere percorsi idonei a garantire lavoro, salute, serenità nella tutela del patrimonio di tutti: l’ambiente in cui vogliamo far vivere i nostri figli.
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2 commenti:
Dante, analisi eccellente, conclusioni pure.
Bravo!
Anche per me vi sono cose poco chiare.
Ho assistito a ben due occasioni pubbliche nella Sala del Consiglio Comunale in cui si è parlato di questa questione e se non ho capito male io il sig. Sindaco ha messo al lavoro un gruppo per approfondire meglio la cosa in tutti gli aspetti ed a 360 gradi, con il consenso e la partecpazione di tutti i Gruppi presenti in Consiglio Comunale.
Ricordo anche che a quegli incontri erano presenti e sono intervenuti rappresentanti dei Lavoratori della Cartiera.
Allora mi chiedo per quale ragione mentre è al lavoro un gruppo di studio nominato dal Comune, qualcuno forza la mano con una raccolta di firme che scavalca anche ciò che faticosamente e con responsabilità sta facendo il Sindaco?
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