lunedì 4 maggio 2009

Romano Zunarelli


Romano Zuneralli ci invia:

Molte sono le ‘RELIGIONI DEL NATURALISMO aperte alla degenerazione del bigottismo dissennato.

Quando esso subentra è precipuo compito dei nostri Reggitori ristabilire la preminenza della laicità dello Stato.

PETIZIONE di un contadino emiliano agli AMMINISTRATORI del proprio

"CONDOMINIO-PAESE"

CORMORANI & CINGHIALI, LE DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

Al Presidente della Repubblica : Giorgio Napolitano

Al Presidente del Senato : Renato Schifani

Al Presidente della Camera dei Deputati : Gianfranco Fini

Al Presidente del Consiglio : Silvio Berlusconi

Al Ministro dell'Interno : Roberto Maroni

Al Ministro dell'Economia e delle Finanze: Giulio Tremonti

Al Ministro del Lavoro, della Salute e Politiche Sociali : Maurizio Sacconi

Al Ministro per lo Sviluppo Economico : Claudio Scaiola

Al Ministro per le Politiche Agricole e Forestali : Luca Zaia

Di ‘bigottismo’ è pieno il mondo. Esso non rappresenta soltanto una specifica degene-razione del comune sentimento religioso. Lo si rintraccia infatti in un’infinità di ‘ismi’; cioè in altre inclinazioni antropologiche quali, per esempio, il naturalismo, l’ambientalismo ed i rispet-tivi derivati in materia di zoofilia e condizionamento venatorio.

L’allegata documentazione sull’episodio dei cormorani di Bentivoglio non è che la evi-dente prova dello scompiglio portato da una ideologia spinta a chiudersi entro orizzonti da cui si è voluto bandire la valutazione responsabile di fronte all’impatto con le più nobili e vitali at-tività dell’uomo. Restando nel tema, ancor peggio sta avvenendo da oltre un decennio per ef-fetto della nota immissione fra i terreni agricoli dell’Appennino dei cinghiali e cervidi, avvenu-ta praticamente a favore soltanto di quel surrettizio ‘business‘ di nicchia che è un certo com-mercio delle carni selvatiche rivolto alla ristorazione. Questo con il placet, se non con l’inerzia, delle Istituzioni.

Non meravigli oggi se tutto ciò ha prodotto un seguito dinanzi all’urna elettorale…!

L’aforisma che ho espresso qui nel riquadro introduttivo è inteso pertanto a riassumere l’aspettativa comune della società contadina a cui io, montanaro bolognese, appartengo. Ol-tretutto è un sentimento, ne sono certo, ben radicato fra la gente onesta dell’intero n/s Paese.

Chiedo alle SS.LL. l’intervento adeguato di sintesi fra gli opposti interessi, in quanto assolutamente non più rimandabile.

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Romano Zunarelli – contadino di Monte Sole

'zunarom@libero.it'


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