I commercianti di Monzuno sono già pronti per soddisfare la clientela della stagione estiva. Con l’arrivo del bel tempo infatti la cittadina è una fra le mete preferite dei bolognesi alla ricerca di un po’ di frescura o di un pasto rispettoso della tradizione collinare.
Il ristorante ‘Gustavino e Passalacqua’ di Sergio Pozzi è già in attesa: “Abbiamo risentito della crisi che ha ridimensionato i nostri introiti invernali di circa il 30% rispetto allo scorso anno”, precisa infatti Sergio. “Siamo sicuri che la buona stagione ci porterà novità interessanti anche perché abbiamo arricchito il nostro menu’ con piatti certamente invitanti come i ‘tortellacci ripieni di stracchino, saltati con formaggio di fossa’” .
La titolare de ‘La vecchia Fattoria’ Marialuisa Toffanetti che commercializza, fra l’altro, cibi per animali d’affezione, precisa: “Siamo aperti da ottobre e non ci lamentiamo. Con l’estate comunque la popolazione di Monzuno si incrementa notevolmente”.
Gli operatori di ‘Stilista Emanuela’, dopo aver precisato che nel loro settore la crisi non si è sentita, hanno detto: “Possiamo contare su una clientela affezionata che proviene non solo da Monzuno”. L’azienda Suppini, specializzata in riparazione di materiali informatici, aggiungono: “Forse proprio perché la crisi consiglia la riparazione più che la sostituzione degli apparecchi, non abbiamo rilevato un sensibile incremento di attività”.
La Baracchina di Vado dei fratelli Bignami, con la nuova gestione iniziata da pochi mesi, dimostra nei fatti l’interesse di un numero considerevole di clienti : “La crisi è un fatto relativo”, assicurano i gestori.
Paolo Pasquini, del Bar-Alimentari Lino Baccolini, a Blogna di Vado ha beneficiato della presenza dei cantieri della Variante di Valico e dice: “Rispetto al nostro tran-tran consolidato abbiamo registrato un incremento per la presenza di numerosi operatori dei cantieri”. Simona della omonima Lavasecco, si avvantaggia più degli altri dell’arrivo dell’estate. “Tutti con il cambio di stagione preparano il proprio guardaroba. Abbiamo avuto la conferma che la crisi non ha soffocato questo modo di fare”.
Il più significativo è comunque il ‘barbiere’ Giorgio Quadri, che affianca alla sua attività la passione per numerose collezioni come cartoline storiche di Vado e reperti militari del secondo conflitto mondiale. Nel suo negozio tiene in mostra anche schegge di bombe trovate a Vado. La più singolare delle collezioni è quella di ‘campanelli da bici’: ne ha di tutti i tipi e provenienti da tutta Europa. Sono 450 i suoi ‘pezzi’ rari esposti nella bacheca del negozio; altri di più a casa in uno scatolone. Della sua attività non si lamenta. “Si fanno meno barbe rispetto a un tempo. Tutti però si servono del barbiere per la cura dei capelli e l’introito giornaliero mi soddisfa”.
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