di Mauro Muratori
del movimento ‘Bologna Città e Provincia Autonoma’
Nel
corso del 2022, i 796.738 contribuenti della provincia di Bologna hanno
dichiarato un reddito complessivo di 22,1 miliardi di euro, contribuendo con
ben 5,525 miliardi di euro all’IRPEF. Un dato impressionante che, se
distribuito equamente tra i 55 comuni della provincia (meglio identificata come
"città metropolitana"), equivarrebbe a circa 100 milioni di euro per
ciascun comune, da calibrare sulla base del numero di abitanti e della
dimensione territoriale.
Queste
cifre evidenziano il peso fiscale e la capacità contributiva di un territorio
ricco e produttivo, ma sollevano anche un tema importante: la gestione delle
risorse locali e il ruolo delle autonomie. È innegabile che vi sia molto da
fare per garantire che queste risorse vengano reinvestite nei servizi e nelle
infrastrutture locali, anziché disperdersi lungo le complessità della
burocrazia centrale.
La
politica romana, in tutte le sue componenti, si mostra spesso reticente a
concedere vere autonomie, nonostante queste siano previste dalla Costituzione.
La ragione? L’autonomia significherebbe una redistribuzione del potere
economico e politico, con il rischio per i partiti nazionali di perdere
controllo e consenso. Tuttavia, è importante sottolineare che autonomia non
significa isolamento o creazione di barriere: esistono già, nella nostra
penisola, regioni e province autonome che dimostrano come una gestione locale
più diretta possa convivere con l’unità nazionale.
La
questione resta aperta e urgente: i numeri parlano chiaro, e le risorse ci
sono. Ora serve la volontà politica di utilizzarle al meglio, per il bene dei
cittadini e dei territori.
Fonte: https://www.cittametropolitana.bo.it/atlantemetropolitano/economia/schede_territorio_redditi
3 commenti:
Accade che i cittadini, stanchi e stufi di assistere impotenti ai deludenti risultati delle amministrazioni locali o regionali, decidano di cambiare, attraverso il voto sulla scheda elettorale, compagine politica. Ma, ad ogni cambiamento, si vedono rifilare l'ennesima fregatura! Così va il mondo.
Pensiamo un po' se eliminassimo l'evasione fiscale quanti sarebbero! Almeno tre volte
Il fisco in Italia non è altro che un pizzo di stato, le tasse non vengono spese per i servizi al cittadino, ogni tassazione superiore al 15% è un furto esagerato, e lo Stato si impone sui cittadini esattamente come il barone o il gabelliere, anzi peggio. Tutti quelli che dicono che con una tassazione maggiore staremo meglio tutti, è un traditore COSTITUZIONALE al servizio della gabella.
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