domenica 10 ottobre 2010

E' morto Solomon Burke, il re del Soul Festival di Porretta

E’ giunta come un fulmine a ciel sereno a Porretta Terme la notizia della morte di Solomon Burke , ‘il vescovo del soul’, colui che ha reso famoso questo genere musicale e, grazie alle sue presenze al festival di Porretta Terme , a partire dalla prima edizione del 1987, lo ha fatto conoscere e amare anche in Italia. Solomon è morto all’atterraggio all’aeroporto di Amsterdam dove avrebbe dovuto tenere un concerto. Probabilmente il suo fisico pesante non ha sopportato la fatica del lungo viaggio da Filadelfia. Tra i più colpiti dalla notizia, l’ideatore e organizzatore del festival di Porretta Terme Graziano Uliani che, nel ricordare il perno su cui ha ruotato kermesse porrettana, ha detto: “Se ne va un grande in tutti i sensi. Il Porretta Soul Festival deve a lui la nascita”. Uliani racconta poi come è nato il sodalizio con Porretta: “Nell’ 86, ero a un suo concerto a Zurigo e per catturare la sua attenzione, gli raccontai che avevo fondato in Italia il ‘Solomon Burke fan club’, anche se non era vero. Tornato a casa, dovetti veramente fondarlo. Convinsi poi Renzo Arbore ad invitarlo alla prima puntata del suo programma su Rai2 DOC e Solomon per ringraziarmi fece un concerto gratuito al Porretta il 7 novembre dell’87 che inaugurò la serie del Porretta Soul Festival, ormai alla 24° edizione. In una delle edizioni del festival conobbe Zucchero con il quale mise in piedi un fecondo sodalizio musicale”. Uliani racconta ancora: " Per ironia della sorte, ho pubblicato in questi giorni su facebook un suo video in cui decantava il suo rapporto privilegiato con Porretta e ho mandato un messaggio alla figlia Candy (l’ultima di 21) complimentandomi per l’ultimo suo disco e rinnovando la richiesta di averlo ancora a Porretta. Poi la notizia che mi ha gelato il sangue”. Alla domanda su quali sono i ricordi che più caratterizzano il suo rapporto con Solomon, Uliani ha risposto: “ Tanti aneddoti, fra cui singolare quello della volta che ho dovuto portarlo al Baglioni a Bologna perché temeva che i suoi 240 chilogrammi fossero troppi per i sanitari pensili dell’albergo di Porretta”. Un profondo ricordo anche del giornalista Ernesto De Pascale. “Aveva molto humor e sapeva giocare del suo peso e della sua imponenza”, racconta. “Solomon era molto riconoscente all’Italia perché il suo successo lo doveva al programma televisivo di Renzo Arbore. In quel programma mi occupavo di scegliere gli ospiti. Invitai Solomon per aprire e chiudere la trasmissione 1987-88 . Nell’88 il consorzio europeo delle televisioni realizzò un film su Solomon, una rivisitazione del Faust, che si chiamava ‘Body end soul’ (corpo ed anima), tutto in digitale”.

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