lunedì 10 aprile 2023

Batterie e celle senza errori, con il laser: premio da 2,8 milioni per prof (e team) Unibo

Il coordinamento con altri sei Atenei coinvolti: obiettivo l'applicazione industriale. Ferrari main partner


Lo studio sulla realizzazione di un laser per la fabbricazione senza difetti di celle e batterie a combustibile per mezzi elettrici è valso a Alessandro Fortunato, professore associato di Tecnologia e sistemi di fabbricazione del dipartimento di Ingegneria industriale dell'Università di Bologna, il premio internazionale 'Marie Curie' per la ricerca applicata.

Il progetto, che ha come partner industriale la scuderia Ferrari, riceverà dalla Commissione europea fondi di ricerca per 2,8 milioni di euro. Il riconoscimento è assegnato dalla Ue nell'ambito dei progetti di ricerca a forte impatto scientifico del Horizon Europe Framework Programme. A far parte del team dell'Ateneo di Bologna, oltre a Fortunato, i professori Luca Tomesani, Alessandro Ascari ed Erica Liverani. Insieme coordineranno gli altri sei Atenei coinvolti: l'Università inglese di Warwick, la svedese Lulea Tekniska Universitet, la tedesca Technische Universitaet Ilmenau, le africane Botswana International University of Science & Tecnology e la Pentecost University del Ghana.

Uno degli obiettivi del progetto è anche quello di trasferire le conoscenze dal nord al sud del mondo, in particolare su tematiche che sono di interesse globale e non solo europee. Il progetto avrà la durata di quattro anni e accanto ai sei Atenei, sono stati coinvolti anche undici partner industriali delle varie nazioni. Il partner principale italiano è, dunque, la Scuderia Ferrari che si sta convertendo verso una motorizzazione elettrica. La casa di Maranello assisterà e guiderà il progetto di ricerca con la formazione di nuovi ingegneri. Il grant 'Marie Curie', infatti, è un fondo di finanziamento per la creazione di nuove figure professionali, ovvero di ingegneri altamente specializzati in grado di rispondere alle esigenze della futura mobilità elettrica.

Un 'grant' da 2,8 milioni di euro: obiettivo laser super-preciso

 "Il progetto ha l'obiettivo di sviluppare nuovi sistemi di fabbricazione e controllo dei processi per raggiungere 'zero' scarti nella produzione di batterie e celle a combustibile. Il fine, dunque, consiste nel migliorare l'efficienza di produzione, abbattendo i costi di fabbricazione che riducono di molto il costo di acquisto dell'automobile elettrica da parte dell'utente finale", spiega Fortunato. "Abbiamo ottenuto 2,8 milioni di euro di finanziamenti ed è stata una competizione a livello europeo molto serrata in quanto hanno partecipato tutte le università del mondo. Lo studio cercherà di capire come il laser può essere utilizzato nella fabbricazione e nell'assemblaggio di batterie e celle a combustibile.

Vaiolo delle scimmie, una app per riconoscerlo grazie all’intelligenza artificiale

I laser sono già utilizzati dall'industria, ma per riuscire a realizzare quelle che sono le esigenze del mercato, riducendo gli scarti e migliorando la qualità, occorre capire meglio come il laser interagisce con i materiali", aggiunge il docente dell'Alma Mater. "Una volta che verrà compreso più a fondo, sarà possibile migliorare le performance di fabbricazione riducendo gli scarti e abbattendo i costi. Il sistema di accumulo a batteria è quello più utilizzato e rappresenta la parte più importante e costosa dell'automobile. Trovando un sistema per fabbricarle meglio, potrà essere immagazzinata l'energia in modo più efficiente, consentendo una maggiore diffusione di automobili elettriche", conclude il ricercatore.

Nessun commento: