venerdì 14 ottobre 2022

Nella Varsellane si ‘litiga’ per i marroni

 Domenica scorsa nelle Varsellane, fra Monte Pastore e Medelana,  si è rischiato uno scontro a randellate per la raccolta di marroni sul ciglio della strada da parte di alcuni ‘cercatori’ occasionali.


Il proprietario del castagneto ha recintato il suo prezioso lotto ricco di generosi castagni, non sul confine fra la strada e il suo terreno, ma un po’ più all’interno per evitare che in caso di neve la massa bianca spinta ai lati dai mezzi spazzaneve raggiungesse  la recinzione  e la danneggiasse. I cercatori della domenica, nella convinzione che la rete metallica percorresse il confine, hanno invaso il tratto fra la strada e la recinzione approfittando con soddisfazione e avidità della bella distesa  del pregiato ‘marrone biondo dell’Appennino bolognese’. Il conduttore del castagneto, appena si è accorto della presenza di raccoglitori, è intervenuto con decisione precisando che lo stavano derubando. Al contrario gli occasionali cultori del marrone delle Varsellane non mollavano l’osso, convinti che la raccolta fosse lecita perché al di fuori della cinta delimitante. A loro non è sembrata attendibile la precisazione del proprietario del castagneto che la recinzione era volutamente tenuta a distanza della strada. Ne è seguito un battibecco che via via  è aumentato di tono fino addirittura a far comparire randelli di castagno.

Fortunatamente tutto si è concluso con la perdita di alcune manciate di marroni per il conduttore del castagneto e con la delusione dei turisti della raccolta fortuita, rimasti tra l’altro nella convinzione di essere stati cacciati ingiustamente.

Il tema meriterebbe comunque di essere affrontato: chi per tutto l’anno cura un castagneto non può perdere il frutto del suo lavoro perché, anche se legittimamente in alcuni casi, arriva chi si appropria dei suoi frutti senza aver fatto nulla per coltivarli.  

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Il proprietario del castagneto dovrebbe raccogliere , giorno per giorno, i frutti che cadono fuori dalla recinzione; se non lo fa, chiunque dalla strada se ne può appropriare.

Anonimo ha detto...

Hanno ragione i raccoglitori. Se ha arretrato il suo recinto, si possono raccogliere i frutti fuori dalla proprietà privata che si può presumere dietro al recinto. Infatti, come dovrebbero sapere dei terzi che la rete è stata arretrata? Lo si ricava da questo articolo: https://www.laleggepertutti.it/201320_se-prendo-la-frutta-da-un-orto-commetto-reato

Anonimo ha detto...

Immagino che la proprietà privata venga definita dalle mappe catastali e non dalle recinzioni. Altrimenti tutti i frutteti e i campi coltivati posti in pianura e non recintati (cioè quasi tutti) sarebbero pubblici.
Quindi, se i marroni caduti oltre la rete sono in proprietà privata allora non si possono prendere.
Inoltre, esattamente in quel luogo, alcuni anni fa ho visto la forestale allontanare chi stava raccogliendo i marroni tra la strada e la recinzione.

Anonimo ha detto...

Secondo te chi va a raccogliere marroni la domenica consulta le mappe catastali per sapere se una recinzione è sul confine o spostata?
A Bologna esistono alcuni marciapiedi di proprietà privata accessibili dalla strada connrecinzione della proprieta' arretrata, stessa situazione: vengono correttamente evidenziati con apposite mattonelle, in modo che non vengano usati per parcheggiare moto e biciclette.
È tanto semplice: se al coltivstorr premono i marroni caduti fuori recinzione installerà alcuni cartelli e terrà pulita periodicamente l'area adiacente la strada, come del resto è tenuto a fare in quanto frontista della strada.

Anonimo ha detto...

Aggiungo io che i castagneti in provincia di Bologna sono praticamente tutti privati. E la maggior parte non sono recintati. Le castagne sono frutti di alberi piantati per far frutti, non sono come i funghi che nascono da soli e che tutti, con tesserino e nei giorni permessi, possono raccogliere.