Il capogruppo FDI in Regione, Marco Lisei , dichiara:
Ancora una volta l’eccellenza di professionisti medici, infermieristici e struttura farmacistica si deve fare carico dell’incapacità dell’apparato burocratico e politico che gestisce la sanità, riparando a scelte errate e tardive oltre che di una retorica dannosa che ha contraddistinto la lotta al Covid. Da sempre abbiamo detto che il vaccino sarebbe stato uno strumento importantissimo per evitare le ospedalizzazioni, ma che non avrebbe fermato il contagio, ma anzi proprio la scelta di associarlo al green pass lo avrebbe ampliato. Raccontare il contrario ha determinato nella cittadinanza un abbassamento della soglia di attenzione e la maggiore diffusione dei contagi. Non ci aspettiamo che chi ha sostenuto questa “balla” si scusi, ma che quantomeno non faccia ulteriori danni. Non possiamo infatti rimanere in silenzio di fronte a migliaia di cittadini bloccati in casa dalla burocrazia delle quarantene o in fila al gelo per un tampone perché anche su questo ulteriore fallimento ci sono responsabilità precise ed in particolare nella tanto decantata eccellente sanità emiliano romagnola. Eccellente per chi ci lavora, medici, infermieri e farmacie che si stanno spezzando la schiena per arginare gli errori di chi la amministra, dirigenti superpagati che non ne azzeccano una. Chi ha smantellato gli hub per i tamponi ed i drive through? Chi ha fallito nel rilevamento e tracciamento? Chi non ha potenziato le terapie intensive? Chi non ha dato indicazioni a Medici di base? Perché non vengono aperte strutture h24 per tamponi e per dare risposte? Pensavano che il covid fosse in ferie durante le feste natalizie? In tutto ciò non verremmo essere nuovamente facili profeti, ma con la riapertura delle scuole, senza la ventilazione meccanica ed il potenziamento dei trasporti che Fratelli d’Italia aveva proposto rischia di saltare la didattica in presenza, scaricando nuovamente sulle famiglie e sui ragazzi il problema dad.
Quello a cui stiamo assistendo è un vero e proprio naufragio della politica e
della struttura amministrativa della sanità regionale, oggi completamente
assenti, neppure in grado di rispondere al telefono per dare risposte. Bravi
solo a pavoneggiarsi sulla stampa. Provate come abbiamo fatto noi a chiamare i
numeri verdi, le direzioni sanitarie, il dsp o l’Assessorato. Nessuna risposta.
Nessun commento:
Posta un commento