di Erika Seta
Coordinatore Regionale Azzurro Donna - Forza Italia
Non si può che guardare con favore la semplificazione delle procedure COVID
impressa dalla Regione.
Il tema del tracciamento completamente saltato non è quasi più definibile
un argomento dato tutto il decalogo per casistiche imposto alla quarantena che
fa desumere che, anche il tracciamento, ormai rientri in quello che l'
Assessore Donini definisce un patto tra cittadino e sanità pubblica.
Bene l' inizio dell'isolamento con un tampone rapido fatto in farmacia
ma
sull'autocertificazione di positività, quindi inizio del
periodo di malattia ed isolamento, tramite tampone fai da te, attendiamo
delucidazioni sul metodo che la Regione pensa di mettere in atto per il controllo.
Bene la fiducia nel contratto cittadino-sanità ma mai vorremmo assistere a
situazioni generate da controlli non facili e comunque costosi.
Considerando che si rischia di creare notevoli difficoltà al mondo del
lavoro, già fortemente in affanno.
Il grande problema che si ripropone anche in questa ondata non è tanto
l'inizio quarantena quanto la certificazione del termine.
Il sistema, completamente in affanno, sta tardando ad inviare le
autorizzazioni di fine quarantena tanto da recludere in casa per giorni persone
già guarite. Forse è proprio su quello che era necessario agire per
sburocratizzare e semplificare.
Si nota che nel marasma di regole che cambiano continuamente, di giorni di
isolamento intrisi di variabili, di regole in contrasto logico una con l'altra,
il cittadino appare confuso e preoccupato. E questo non è certo utile alla
ripresa economica.
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