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Foto ricordo dopo la fatica |
“Non
è possibile. Come si può essere tanto insensibili? A che pro tanta
cattiveria?” Sono le domande che si fa Gianni Passini dopo aver
visto smantellato e cancellato il suo semplice e curato ricovero per
gatti, i componenti della colonia felina vicina alla sua casa,
Passini utilizzando un ceppo radicale di un albero crollato per la
neve pesante dello scorso inverno e altri materiali di recupero ha
recentemente realizzato una bella 'capanna' per gli 8 componenti
della colonia di gatti, 6 adulti e due micini. I gatti avevano
trovato nella costruzione un rifugio adatto alle loro esigenze e
avevano iniziato a frequentarlo anche perchè era il punto d'arrivo
per chi voleva portare loro del cibo. Un brutto giorno però il
manufatto di Passini è 'svanito' e i gatti si sono trovati
sfrattati, ma solo di pochi metri poiché continuano a stare
nell'area, dove, anche se in modo meno accogliente sono sempre stati.
“La colonia è censita. La presenza è quindi regolare, “
sottolinea Passini, “e prima di costruire la capanna per loro ho
chiesto un sopralluogo della Polizia Municipale e il parere del
veterinario. Mi sono poi comportato seguendo le indicazioni
ricevute,” chiarisce ancora e non vuol neppure sentire parlare di
possibile azione distruttrice di un animale selvatico. “ Chi ha
smantellato il rifugio dei gatti, ha ricomposto i legnami ed ha
accostato la pesante mole radicale dell'albero. Ciò che è accaduto
non è quindi addebitale a un selvatico”. Passini abita in un
piccolo caseggiato alla periferia di Pian di Venola, lungo la via che
fiancheggia il torrente.
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Passini e uno dei suoi otto amici a quattro zampe |
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