“Non dobbiamo arrenderci davanti alla morte. E’
difficile ma siamo chiamati a sconfiggere la morte e a spezzare il pane di Cristo che è Vita. Giuseppe è il pane
spezzato di Erica, morta mentre faceva ciò che è richiesto alle madri brave e
premurose. Giuseppe è la vita di Erica. E’ la Messa di tutti i giorni, pane
spezzato per gli altri”.
Così il parroco di Panico, don Aldemo, che ha celebrato
la funzione insieme al parroco di Vidiciatico don Giacomo Stagni, ha rincuorato
i tanti che si sono portati fino là per accompagnare all’ultima dimora l’amica,
morta inaspettatamente alla età di 37 anni, strappata alla vita da un
incredibile incidente stradale in autostrada a Casalecchio di Reno. Gli amici erano tanti, una folla, silenziosa
e commossa . La chiesa parrocchiale non ne ha potuto ospitare più di un terzo. Gli
altri hanno atteso il termine della funzione religiosa ordinatamente nel
sagrato . Tanti fiori ornavano la bara e vicino al feretro anche due foto
giganti del matrimonio di Erica. Sulla destra Giuseppe con i nonni che si
trasferiranno ora da Vidiciatico a Lama di Reno nella casa di Erica per non
lasciare solo il nipote. La funzione funebre si è conclusa con la lettura dei
messaggi di commiato degli amici che hanno commosso fino al pianto, anche chi
ha letto i messaggi.
Hanno portato il soluto floreale delle comunità di
Sasso Marconi e di Marzabotto i sindaci Stefano Mazzetti e Romano Franchi.
Erano presenti in massa i volontari delle Pubbliche
Assistenze di Sasso Marconi-Marzabotto e Vado con cui Erica ha collaborato attivamente con
grande apprezzamento.
La famiglia, per lasciare al momento di commiato il
massimo di raccoglimento e di partecipazione, ha esonerato tutti dal fare le
condoglianze, quasi anche a voler riaffermare che Erica era ancora lì, con loro
e sarebbe sempre rimasta presente, nel cuore di tutti.
Giuseppe con i nonni |