mercoledì 1 agosto 2012

Monzuno: a Case Veneziani ci si lamenta per il cattivo odore.

La Variante di Valicodi rimpetto a Case Veneziani.


Il caldo di questi giorni ha messo a dura prova la resistenza di molti. Se poi al caldo si aggiunge una ‘compagnia’ maleodorante dei pressi della abitazione che impone di tenere le finestre chiuse, la pesantezza dell’estate diventa insopportabile e la battaglia con il caldo è persa.

E’ ciò che lamenta Adriana Beccari che risiede a Case Veneziani di Vado in comune di Monzuno, nelle vicinanze dell’autostrada. La compagnia che la rinchiude in casa è quella della ‘nafta’ e chiede quindi la soluzione della causa che ha reso la sua abitazione una prigione.

“Nel  maggio scorso è stata fatta  la segnalazione al sindaco di Monzuno e a Società Autostrade, di scarichi di acqua con odore di nafta e di altre presenze insopportabili,” scrive la signora Beccari nella sua denuncia.” Ne è seguito un sopralluogo diretto sul posto con la presenza del vicesindaco.
 Lo scarico maleodorante si trova su spazi di proprietà di Autostrade e del Comune ed è distante cinque metri dalle abitazioni. La tubatura va direttamente nel sottopasso autostradale e forma , evidentemente per malfunzionamento o difetti strutturali,  acqua stagnante  e putrida. La condotta fognaria finisce poi direttamente nel fiume Setta che rifornisce acqua potabile ai rubinetti di tutta  la città di Bologna .
A tutt' oggi, primo del mese di agosto, il problema non è stato risolto, nonostante la segnalazione  fatta ad ARPA di Castel di Casio ( con secondo sopralluogo )  e a  quella di Bologna. Il problema è rimasto tale.
Con il caldo di questi mesi si  può immaginare cosa succede a Case Veneziani. .
 Mi chiedo com' è possibile che trovino soluzioni a problemi ambientali enormi  e non si riesca invece a individuare la via di uscita per cose molto più semplici come questa. Si assiste solamente a uno ‘scarica barile’ fra le istituzioni,”  conclude la signora Adriana con tono molto deluso.
Il sindaco di Monzuno Marco Mastacchi, dopo aver precisato che le lamentele della signora sono fondate e che il Comune si è fatto parte diligente perché coloro che devono trovare la soluzione del problema e cioè Autostrade e Arpa, intervenissero in modo adeguato, ha affermato: “Purtroppo le parti murarie del manufatto si sono imbevute delle sostanze puzzolenti. E’ quindi necessario che oltre l’intervento dell’uomo ci sia anche quello del tempo che attenui l’effetto. Da parte nostra c’è il massimo dell’attenzione anche perché, come la signora ha messo in rilievo, il fiume Setta fornisce l’acqua al potabilizzatore di Sasso Marconi”.

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