venerdì 3 agosto 2012

Bologna, Modena e Ravenna: Fermati due ladri seriali. Professionisti del furto con destrezza.




Hanno messo a segno un considerevole numero di ‘colpi’ nelle provincie di Bologna, Modena e Ravenna, ma alla fine sono caduti nella rete dei Carabinieri di Casalecchio di Reno , coadiuvati dalla Squadra Reati Predatori dei Carabinieri di Borgo Panigale, il 31 luglio scorso. Si tratta di ALEX TRUZZI , 36enne, originario di Viareggio, residente a Modena e di fatto domiciliato ad Anzola dell’Emilia e di STEFANO DEBARRE , 50enne, nato a Bentivoglio, residente a Modena.
Il provvedimento è stato emesso a conclusione di una complessa attività d’indagine che ha permesso di individuare i colpevoli dei reati commessi dal dicembre 2011 al 20 luglio 2012 di furto aggravato in concorso. In particolare nella nostra area è stato a loro attributo i colpi su auto e ai bancomat del 21 gennaio 2012 a Sasso Marconi e a Pianoro, e del 10 marzo a Calderara di Reno, Zola Predosa e Monte San Pietro; il forto di pneumatici del 27 aprile a Monte San Pietro, il furto di auto del 24 giugno sempre a Monte San Pietro e del furto su auto del 19 luglio a Casalecchio.
In più occasioni, i due hanno utilizzato anche le schede bancomat asportate alle loro vittime per effettuare prelievi fraudolenti di denaro, per un importo complessivo di circa 5.000 euro.

TRUZZI  è inoltre accusato di una  paurosa rapina messa a segno il 20 luglio scorso ai danni di un imprenditore all’interno di una ditta di San Giovanni in Persiceto. L’industriale, un 41enne residente a Reggio Emilia, aveva scoperto uno sconosciuto che, introdottosi all’interno della sua auto, gli aveva asportato una borsa che conteneva circa 600 euro e cercava di dileguarsi a bordo di un’Audi.  Ma erroneamente il ladro aveva imboccava una strada senza uscita. A quel punto, il 41enne si lanciava all’inseguimento dello sconosciuto che, vistosi impossibilitato a proseguire il senso di marcia, aveva invertito il senso di marcia e si era diretto a tutta velocità contro l’imprenditore che, per evitare l’impatto, si era buttato a terra procurandosi delle lesioni alla mano destra tali da richiedere il ricorso alle cure mediche presso il pronto soccorso.
Martedì scorso, con l’esecuzione dei due fermi, è stata eseguita anche la perquisizione domiciliare che ha consentito di rilevare che TRUZZI era in possesso di un Rolex d’oro, di alcuni gioielli e altri oggetti di cui non ha saputo indicare la provenienza.
Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati associati alla Casa Circondariale di Modena a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 

Foto e notizia da Legione Carabinieri Emilia Romagna Comando Provinciale di Bologna


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