Ancora una delusione per i pendolari della ferrovia Bologna-Porretta Terme. I treni hanno ancora una volta fatto le bizze e l’arrivo a destinazione, quando è stato possibile, è stato un lungo calvario.
La delusione è stata particolarmente forte poiché si pensava che l’emergenza neve fosse superata e con la bella giornata di oggi tutto fosse tornato alla piena funzionalità Invece treni soppressi, grandi ritardi e soprattutto Porretta Terme non era raggiungibile: i treni si fermavano a Riola e da Riola rientravano a Bologna.
I disservizi hanno portato Giovanni Zavorri del COMITATO PER LA FERROVIA PORRETTANA a denunciare l’accaduto. “Avrei dovuto arrivare a Bologna alle 8.30, sono invece sbarcato dal treno alle 9.20. Abbiamo sopportato i ritardi e le numerose soppressioni durante le giornate di forte nevicata. Ora però non ci sono scusanti. Ci sono state due giornate, sabato e domenica, di poco traffico per affrontare ogni necessità. Invece oggi siamo daccapo”.
Zavorri poi afferma: ‘La misura è colma e oggi ci hanno proprio fatto perdere la pazienza’ e ha presentato un comunicato di denuncia che recita:
“Ad ormai una settimana dall’inizio della malaneve le Ferrovie dello Stato (RFI e Trenitalia) non riescono a dare un minimo di stabilità al funzionamento della ferrovia Porretta Terme – Bologna.
Infatti, da una settimana sopportiamo disagi, cancellazioni e ritardi enormi e pare che la situazione la dobbiamo digerire così fino al disgelo.
Anche questa mattina si assiste ad una serie concatenata di disservizi dove i primi tre treni della mattina (5.00-5.50 e 6.09) da Porretta sono riusciti a scendere ma poi quello delle 6.40 è soppresso e quelli in salita da Bologna verso Porretta portano ritardi enormi oppure sono limitati a Riola (isolando di fatto Porretta).
Il treno delle 7.18, il più frequentato della giornata, è partito da Riola e arrivarto a Bologna con 50 minuti di ritardo (al marciapiede)
Quando quando scriviamo queste righe, non sappiamo bene se e quando la circolazione da/per Porretta sarà ripristinata e se la linea riprenderà mai un minimo di regolarità.
Un vero calvario che provoca danni economici e personali incalcolabili a tutti coloro che, non certo per diletto, vogliono muoversi nella valle del Reno.
Ennesima dimostrazione che le Ferrovie dello Stato (RFI e Trenitalia), alla prima difficoltà vanno in tilt e non sono in grado di mantenere un servizio accettabile per le migliaia di persone che si affidano ai treni per i loro spostamenti.
Non possiamo fare altro che protestare e gridare tutta la nostra rabbia per i sacrifici ulteriori che ci vengono imposti, anche ora che l’emergenza avrebbe dovuto essere stata assorbita e si sarebbe dovuto ripristinare un minimo di normalità (oggi, come ben si vede, c’è il sole).
E la giornata non è finita, anzi è appena cominciata … e stasera come torneremo a casa, se queste sono le premesse? E domani che promette neve cosa succederà?
L’amara realtà è che, ancora una volta, dobbiamo fare i conti con un servizio ferroviario che dimostra tutta la sua inaffidabilità sotto l’occhio impotente del committente (Regione) che però paga (con soldi pubblici).”
I responsabili chiariscono che il disservizio, in questo caso, non è dovuto alla neve ma alle eccezionali basse temperature: al di sotto di una certa soglia il tipo di materiale con cui sono realizzate le apparecchiature si blocca. Così non si aprono per esempio più le porte e i comandi sono difficili.
13 commenti:
Alcuni decenni di sradicamento da Gaia e dalla Natura Madre hanno causato spaventose regressioni inculturali, atteggiamenti di massa del tutto idioti, incapacità personale e collettiva, demolizione del senso civico e del bene comune.
I nostri nonni e bisnonni contadini e mezzadri vivevano per mesi in condizioni meteo simili, con un centesimo dei mezzi a disposizione ora e lo facevano serenamente, filosoficamente e con conoscenze e saperi saggi di secoli, iniziavano a spalare e non pretendevano certo ci fosse il comune, lo stato, la cee, la comunità montana, l'esercito o san teodoro a farlo.
Non si sarebbero mai sognati di salire in treno o di andare in auto con scarpette da ginnastica, in jeans, di spargere sale ovunque, si alzavano e facevano la "rotta" con gli scarponi pesanti e la pala.
Regressione culturale di massa della quale i disservizi ferroviari sono solo uno delle centinaia di aspetti.
Del resto 60 anni di antipolitica dei trasporti nei quali il 95% degli antiinvestimenti sono stati solo per nuove strade, nuovi parcheggi (idioti in mezzo al Reno), nuove bretelle, passanti, più TIR e più auto a discapito della ferrovie e delle strutture necessarie al servizio anche in condizioni metereologiche molto frequenti in questi mesi portano a questo sfascio.
Mah.
Secondo me,a parte l'antipolitica, si può parlare anche di pigrizia. Direi che è molto semplice, uno vuole passare, c'è la neve? prendi una pala e lavori di braccia. Magari sono io che vivo in un altro mondo...
boh
a proposito del parcheggio chiediamo al Signor Zavorri oltre ad essere del comitato porrettana e assessore al comune di Vergato che cosa pensa dell'opera in costruzione e se lui l'ha votata come membro di giunta comunale...
http://notiziefabbriani.blogspot.com/2012/02/defranceschi-sigilli-della-forestale-al.html
http://notiziefabbriani.blogspot.com/2012/02/il-nuovo-parcheggio-scambiatore-di.html
DI SEGUITO COPIAINCOLLATEVI QUESTE TRE INTERROGAZIONI AVANZATE DA DIVERSI CONSIGLIERI REGIONALI RIVOLTE ALL'ASESSORE AI TRASPORTI.
POI MONITORATELE IN ATTESA DI RICEVERE RISPOSTA:
http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&dl=ea8d9537-99a8-a688-f8a1-4f2f9a3bfb73&dl_id=2&dl_t=html&dl_a=y&ev=0
http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&dl=5dabd49a-4a54-2409-1798-4f2f9a2c8586&dl_id=2&dl_t=html&dl_a=y&ev=0
http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&dl=72dea173-a244-ddf9-4ef4-4f2fdb021cae&dl_id=2&dl_t=html&dl_a=y&ev=0
http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2011/06/caro-treno-aumenti-ingiustificati-ora-i-soldi-ci-sono.html
http://notiziefabbriani.blogspot.com/2012/02/una-signora-colta-da-un-malore-per-la.html
credo che in momenti di crisi come questa,intensificare la ferrovia porretta bologna porretta pistoia sarebbe fortemente necerrio a far si che l utenza possa muoversi come alternativa sul binario oltre ai mezzi aime troppi costosi alle famiglie.ci sono molte persone che per lavoro usano il mezzo propio non solo per comodita ma bensi per scarsa qualita dei servizi treni e per inafibbilita negli orari,dando semplicemente la colpa al gelo,aime il gelo ce sempre stato,forse i problemi son ben altro mi verebbe da dire scarsa manutenzione,pochi passaggi treni,e si anche poca serieta verso l utenza che si trova sempre di fronte a queste problematiche mai risolte o messe da parte.poi nn dimentichiamo che questa linea a tutta una sua storia da percorrere su rotaia tra valli ruscelli natura.
filosofia e ricordi a parte dobbiamo fare i conti col portafoglio.
http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&dl=5a48a9bb-24a7-f879-0e61-4f3a3813b48c&dl_id=2&dl_t=html&dl_a=y&ev=0
questo scandalo deve finire. non è piu' possibile che gente viaggi gratis sui treni pagati col contratto di servizio con la Regione mediante i soldi della fiscalità generale (vedi irper regionale)
http://www.ferservizi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=8c9cbfc1609ca110VgnVCM1000003f16f90aRCRD
e poi nel frattempo che lo scempio continua il capo treno deve controllare che i suoi colleghi in servizio e in pensioni viaggino in piedi.
Oggi 29 febbraio 2012, ore 12,58, stazione di Bologna. Arriva da Marzabotto uno dei treni della vergogna della mezz'ora: udite udite!!!!
Treno bipiano TAF Treno Alta Frequentazione.
R I P E T O: B I P I A N O!!!
Si aprono le porte.....ESCONO IN 9 PASSEGGERI.
V O M I T E V O L E !!!!!
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