“Si provveda ad affrontare e gestire le difficoltà delle scuole di Vado. Non è accettabile che ancora oggi, a giorni dal superamento dell’emergenza neve, l’ingresso principale non sia ancora utilizzabile”. La denuncia è del segretario del Circolo PD di Monzuno Francesco Manieri (nella foto) che in un comunicato scrive:
“Da martedì scorso 14 febbraio non è possibile utilizzare l'ingresso principale alla scuola primaria e dell'infanzia di Vado, nonostante l'emergenza neve sia da giorni superata. L'unico accesso agibile è quello laterale su via Faggioli e ciò costringe, nelle fasce orarie di entrata e di uscita, i genitori e i bambini ad occupare la sede stradale spesso in assenza della Polizia Municipale o di altri organi di Pubblica Sicurezza.
Denuncio quindi la scarsa attenzione e la superficialità dell'amministrazione comunale che non sembra preoccuparsi di tutelare e garantire la necessaria sicurezza. Non capisco perché non si sia ancora provveduto, visto il perdurare della situazione, ad ordinare la pedonalizzazione della via Faggioli come fece la passata amministrazione in situazioni analoghe”.
Puntuale e pungente la precisazione dell’assessore all’Istruzione Ermanno Pavesi (nella foto) : “ Mi chiedo dove fosse Manieri sei anni fa quando ‘il suo amico’ (n.d.r. il riferimento è al sindaco uscente Andrea Marchi del PD come Manieri) faceva costruire un edificio scolastico che fa acqua da tutte le parti. E’ una scuola costruita male e ciò che avviene è la conseguenza dell’incapacità di chi ci ha preceduto. Si sono staccate lastre di ghiaccio, che hanno portato con sé le grondaie, proprio in corrispondenza dell’uscita principale che quindi è chiusa per motivi di sicurezza. E’ un edificio ‘in stile balneare’ con coperture adatte appunto a tende marittime che trattengono neve e ghiaccio, ma non hanno la resistenza per reggerle. In merito alla vigilanza, i vigili urbani sono presenti nel limite dovuto al fatto che nel comune ci sono più edifici scolastici. L’uscita laterale comporta un allungamento del percorso di soli 20 metri e nulla è cambiato per l’area di attesa riservata a genitori e nonni. Tutto tornerà normale con l’arrivo dei lattonieri e l’imminente ripristino delle grondaie ”.
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