I primi risultati in uno studio coordinato da UniBo
Quasi un terzo dei bambini e delle bambine che hanno
partecipato al programma "Bimbi in forma" della Regione
Emilia-Romagna ha mostrato una riduzione significativa dell'indice di massa
corporea, e uno su sei è passato a una classe di peso inferiore.
È quanto emerge da uno studio dell'Università di
Bologna pubblicato sulla rivista Nutrients, che ha analizzato i primi risultati
dell'iniziativa regionale.
Avviato nel 2017, il programma ha coinvolto finora
oltre 2.500 bambini e adolescenti tra 2 e 17 anni in sovrappeso o con obesità,
offrendo consigli sulla dieta, indicazioni per l'attività fisica e supporto
psicosociale con al centro il ruolo della famiglia.
"Questa prima valutazione dell'impatto del programma è
nel complesso positiva: i dati mostrano in particolare l'importanza di
concentrarsi sui bambini di età superiore a 8 anni e con obesità", spiega
Lamberto Manzoli, professore al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche
dell'Università di Bologna che ha coordinato l'indagine. "Si tratta di
indicazioni che potranno ora essere utili per modulare meglio il programma,
rendendolo ancora più efficace e meno costoso".
In Emilia-Romagna il 18,6% dei bambini di 9 anni è in
sovrappeso e il 7% soffre di obesità. Secondo l'Organizzazione Mondiale della
Sanità, la prevalenza dell'obesità nei bambini e negli adolescenti è cresciuta
dal 2% del 1990 all'8% nel 2022.
"I risultati confermano che la strada intrapresa è
quella giusta", commenta l'assessore regionale alla Salute Massimo Fabi.
"Combattere l'obesità infantile significa educare a uno stile di vita
sano, accompagnare nella crescita, offrire alle famiglie strumenti concreti per
affrontare un problema che spesso colpisce chi ha meno strumenti". (ANSA)
1 commento:
Lavoro nei pressi di un macdonald e vedo frotte di genitori che portano i figli a mangiare il loro cibo spazzatur. Parcheggio sempre stipato di macdonalddipendenti.
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