Le auto diesel
Euro 5 restano in circolazione, almeno per ora. Il divieto che avrebbe bloccato dal
1° ottobre 2024 la circolazione di auto e veicoli commerciali diesel Euro 5
nella Pianura Padana è stato rinviato. Un emendamento al decreto
Infrastrutture, approvato nelle ultime ore, posticipa l’entrata in vigore del provvedimento
al 1° ottobre 2026 e ne riduce l’ambito di applicazione: il
divieto riguarderà solo i Comuni con oltre
100mila abitanti, e non più quelli sopra i 30mila.
A essere interessate dal
provvedimento originario erano le Regioni del Bacino Padano — Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna
—, area tra le più inquinate d’Europa. Lo stop sarebbe dovuto durare fino al 31
marzo 2026. Il decreto che imponeva il divieto era stato approvato nel 2023 dal
governo Meloni per recepire una direttiva europea sulla qualità dell’aria.
A rivendicare il rinvio è la Lega,
che ha proposto l’emendamento e che parla ora di una “vittoria contro le
restrizioni ideologiche dell’Unione Europea”. A esultare è in particolare la
deputata emiliana Laura Cavandoli,
che definisce il rinvio uno stop a "norme folli frutto della legislazione
ideologica di Bruxelles".
Con le nuove modifiche, Comuni come Cesena, Carpi o Imola, inizialmente
interessati dalle limitazioni, saranno esclusi. Inoltre, dal 1° ottobre 2026,
le Regioni potranno evitare di imporre lo stop alla circolazione se adotteranno
misure alternative efficaci per
ridurre le emissioni entro i limiti richiesti dall’Ue.
Un'opzione che potrebbe rivelarsi
impraticabile, almeno in Emilia-Romagna. A differenza dei colleghi Zaia (Veneto), Fontana (Lombardia) e Cirio
(Piemonte), tutti contrari al decreto originario, il presidente
emiliano-romagnolo Michele de Pascale
era stato l’unico a non chiedere lo stop
del divieto, difendendo la necessità di misure efficaci contro
l’inquinamento.
9 commenti:
Figuriamoci se l'Emilia Romagna non obbedisce ai padroni della UE.
De Pascale unico politico con un cervello collegato e funzionante.
Gli altri sono solo dei quaqquaraqqua' alla ricerca di facile consenso.
Peccato abbia aumentato Irpef regionale,bollo auto, ticket etc...
De Pascale avrebbe voluto sicuramente togliere la accise su gasolio e benzina, ma non poteva perché è competenza del Governo nazionale.
...che in effetti le ha eliminate, ma solo nel suo universo parallelo.
Io stesso che ci sono stato posso testimoniare di aver ricevuto 1000€ con un click a ottobre 2022.
Ma siamo nel mondo di Alice le meraviglie!
Lo stesso dove gli autovelox non omologati vengono sono autorizzati da individui che vanno in giro per sagre, feste paesane e salumifici a baciare culatelli.
siamo in democrazia
L'omologazione di uno strumento di misura è un fatto tecnico verificabile con apposita attrezzatura e procedura, non un'opinione politica.
Pensa che altrove, in un Mondo Parallelo visibile solo al gatto di Schroedinger, dovevano abolirli assieme alle accise sui carburanti...
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