mercoledì 7 aprile 2010

Una frana ha riportato in superfice le salme di due paracadutisti tedeschi morti nel '45

Le slavine dovute al maltempo di questo inverno hanno riportato alla luce i resti di due soldati tedeschi morti durante l’ultimo conflitto mondiale sul fronte tosco emiliano della Linea Gotica. Il rinvenimento è avvenuto a Monterumici da parte di alcuni cercatori di reperti del secondo conflitto mondiale. Uno scarpone militare, affiorato su un costone della montagna mossa da un piccolo smottamento, è stato notato dai giovani ‘cercatori’ che hanno immediatamente capito di essere di fronte a un ritrovamento singolare. Hanno sondato il terreno e hanno avuto conforma di essere incappati in resti umani. Hanno quindi avvertito le autorità che hanno provveduto a rimuovere i resti, non di un solo militare ma di due e a metterli a disposizione delle autorità giudiziarie per le verifiche opportune. Da un primo sommario esame dagli esperti è parso che si tratti di due paracaduti tedeschi evidentemente rimasti uccisi durante gli scontri sulla linea Gotica. “Non deve stupire se si tratta dei resti di aviatori” ha detto don Dario Zanini che da sempre fa ricerche sul periodo di occupazione tedesca. “Alla fine del conflitto i tedeschi erano sostanzialmente rimasti senza aviazione per cui anche gli i paracadutisti erano utilizzata truppe di terra”. Se l’esame dei reperti dovesse quindi confermare che si tratta di paracadutisti si confermerebbe che sono rimasti uccisi negli ultimi giorni del conflitto. Si ipotizza anche che siano stati sepolti dai commilitoni già in ritirata, i quali non avevano la possibilità di dare loro le dovute onoranze funebri, oppure potrebbero essere rimasti vittime di una imboscata e coloro che li hanno uccisi aver subito fatto sparire i cadaveri nel timore di rappresaglie. Un esame approfondito dei reperti potrebbe aiutare anche a risolvere questo interrogativo. Sempre don Zanini ricorda che Moterumici, con Monte Sole, è stato uno dei punti più avanzati del tratto di Linea Gotica bolognese. Roccaforte che con palazzo Rossi, quale ospedale militare e Vado come punto di arrivo dei rifornimenti, faceva dell’area un punto cruciale dell’organizzazione tedesca.

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