I cittadini
di Tolè, suggestiva frazione montana del Comune di Vergato, hanno manifestato
preoccupazione per la possibile realizzazione di un impianto fotovoltaico nei
pressi del centro abitato. A far scattare l’allarme è stata la presenza di
alcuni tecnici impegnati in controlli in un’area limitrofa alle abitazioni, circostanza che ha spinto
i residenti a chiedere un incontro con l’amministrazione comunale per ottenere
chiarimenti.
Il sindaco Giuseppe Argentieri ha confermato i timori dei cittadini: una società privata ha infatti acquisito un ampio lotto di terreno precedentemente destinato a usi residenziali, con l’intento di installarvi un impianto fotovoltaico. Il primo cittadino ha espresso condivisione per le critiche sollevate, sottolineando l’inopportunità di collocare una vasta distesa di pannelli solari così a ridosso delle case. Tuttavia, ha ricordato che la normativa nazionale prevale su quella comunale e che l’autorizzazione per impianti di questo tipo è regolata da leggi che li considerano opere di pubblica utilità, indifferibili e urgenti.
Resta da
verificare se l’area interessata sia soggetta a vincoli paesaggistici o
ambientali, che potrebbero limitarne l’utilizzo per scopi industriali.
L’amministrazione ha preso l’impegno di approfondire la questione , al fine di valutare più nel dettaglio la situazione
normativa e le possibili azioni da intraprendere.
Il ruolo dei Comuni: cosa dice ANCI Emilia-Romagna
Per
comprendere meglio i margini di azione degli enti locali, abbiamo consultato il
sito di ANCI Emilia-Romagna, punto di riferimento per le amministrazioni
comunali. L’associazione, con il supporto di esperti, ha fornito risposte
chiare a due domande chiave.
1. Qual è il
ruolo del Comune nell’autorizzazione degli impianti fotovoltaici?
Il Comune ha un ruolo tecnico-amministrativo: verifica che siano rispettate le
normative nazionali e regionali. Gli impianti fotovoltaici sono infatti
considerati di pubblica utilità, pertanto, se le condizioni previste dalla
legge sono rispettate, l’ente locale non può negare l’autorizzazione, salvo
esporsi a ricorsi e richieste di risarcimento. Solo in caso di varianti
urbanistiche il Consiglio comunale può esprimersi, ma anche in quel caso la
decisione non è definitiva: prevalgono le valutazioni della Conferenza dei
servizi e degli enti competenti, come ARPAE, Regione o Ministero. Il Comune può
intervenire sulle prescrizioni di mitigazione e sulle compensazioni economiche,
nei limiti previsti dalla legge.
2. Perché
non utilizzare solo i tetti per installare i pannelli fotovoltaici?
Sebbene l’uso dei tetti esistenti sia auspicabile e spesso conveniente, la
superficie disponibile non è sufficiente per soddisfare il fabbisogno
energetico nazionale. Inoltre, i tetti sono per lo più di proprietà privata e
soggetti a vincoli strutturali o giuridici che ne limitano l’utilizzo. Le nuove
costruzioni sono già obbligate a integrare una quota di energia rinnovabile,
mentre una recente direttiva europea – ancora da recepire in Italia – prevede ulteriori
obblighi per gli edifici esistenti, in particolare quelli non residenziali.
Tuttavia, non tutti i tetti sono idonei per motivi tecnici o burocratici.
16 commenti:
“..energia intermittente, non prevedibile, senza un andamento costante.” Produce nei 6 mesi estivi e solo di giorno. Si sa quanto producono nei mesi invernali? E per la notte servono “accumulatori” ( batterie). Ma siamo sicuri che sono opere “di pubblica utilità”?
I cittadini di Tolè avranno luce gratis?
A parte i soliti interessi opportunistici null’altro c’è di buono.
Poi c’è già il vanto metroplitano, “…più potente della provincia di Bologna.”,
https://www.bolognametropolitana.it/Home_page/Archivio_news/001/Fotovoltaico_un_nuovo_impianto_a_Camugnano
E i combustibili fossili inquinano.. e il nucleare e' pericoloso..e un impianto eolico deturpa il paesaggio ed e' rumoroso.. ora il fotovoltaico che problemi darebbe?.. perché mi sembra che in Italia si voglia tutto ma non vada mai bene niente.
La luce gratis scordatela pure.
Il fotovoltaico va su tetti e parcheggi, non sui campi!!
Al comune di vergato non importa delle frazioni vedi Tolé,cerelio,prunarolo tutte frazioni abbandonate.
Gli unici a lavorare sono i volontari.
Il sindaci che parlano parlano di appennino e di turismo sarebbe meglio che prima facessero le strade che è 30 anni che non fanno niente!!!
Incapaci e in malafede altrimenti non si spiega tutto ciò!
Il fotovoltaico va su tetti e parcheggi, non sui campi!!
l'aveva detto anche Errani... a no scusa "non va sui terreni agricoli"... e quindi basta cambiare destinazione d'uso e beccati il fotovoltaico sui prati.
Anonimo delle 06.04, se pensi di essere abbandonato dal tuo sindaco, vieni a consolarti a Grizzana, il nostro sindaco è al bar che gioca a carte da 4 anni.
Infatti sterili polemiche da italiota
La questione delle normative Europee fatte proprie dall'Italia non tiene conto dei residenti, questa è un'imposizione dittatoriale, teniamo conto che l'energia rinnovabile è provvisoria ne stanno studiando altre NUCLEARE A FUSIONE FREDDA, di conseguenza tutti i cittadini di VERGATO hanno il diritto di esprimersi in un REFERENDUM pannelli si pannelli no, il sistema legislativo EUROPEO o ITALIANO non ha inventato nulla deriva tutto dall'IMPERO ROMANO, ma a quei tempi esistevano le COMITIE CENTURIATE di cui una prevedeva che i cittadini potevano inserire o abrogare una legge.
l'IMPERO ROMANO, da non confondere con il sacro romano impero d'occidente nord europeo detenuto dai tedeschi che oggi è quarto reich,(o europa) i cui Principi avevano diritto al voto per le elezioni del papa, la famiglia della Von Der leyen deriva da questi Principi elettori.
Echissenefrega: io riconosco soltanto le leggi della nazione Etrusca, fino a prova contraria gli Etruschi sono venuti prima dei romani: FELSINA è stata fondata dagli Estruschi, ricordiamolo, ECCHECAPPERO!
Se vuoi le leggi dei romani vattene a sud di Orte, caro.
Stop all’agrivoltaico a Ca’ Solaro, ma non è finita qui….
http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2025/04/stop-allagrivoltaico-a-ca-solaro-ma-non-e-finita-qui/
punto 2: sciocchezza o malafede?
La mafia del mercato elettrico descritta dalla Gabanelli qualche tempo fa spiega come i piccoli produttori (dai propri tetti) non prendono una cippa, mentre gli speculatori coi loro devastanti, orribili impianti su campi, lucrano bene da tariffe ben remunerate.
Soluzione politica: togliere incentivi e tariffe protette agli impianti che non sono su tetti e parcheggi.
Vedrete come i tetti torneranno ad essere un eccellente e redditizio posto dove installare MILIONI di piccoli sistemi fotovoltaici.
C.Z.
La Gabanelli è un mito costruito dalla sinistra, lei è una ebrea sionista che ha trovato nella sinistra un veicolo per servire il sionismo, la sinistra italiana e la Gabanelli, lavorano per la distruzione dei diritti acquisiti dai popoli occidentali.
Questo esula dal fatto che il mercato elettrico è volutamente distorto e porta alle aberrazioni oggetto di questa pagina.
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