I saluti del Presidente uscente Maurizio Fabbri.
di Martina Mari
Le elezioni amministrative porteranno a un rinnovo - o una riconferma - di molti amministratori dei comuni dell’Appennino e si aprirà pertanto un nuovo capitolo per l’Unione Comuni Appennino Bolognese.
Sono stati dieci anni davvero intensi per l’Istituzione che vede 11 comuni
coesi che condividono l’impegno per migliorare la qualità della vita dei
cittadini della montagna bolognese.
Tra i traguardi principali dell’Unione ricordiamo la vittoria di tantissimi
bandi PNRR, con un ruolo diretto o indiretto dell’Istituzione: il PinQua (Piano
per la qualità dell’abitare e la rigenerazione urbana) che con 15 milioni di
euro ha finanziato, tra le altre cose, alloggi per la residenza sociale,
giovani coppie, studenti e persone disabili; i Piani Urbani Integrati,
con lo stanziamento di 10 milioni di euro per la rigenerazione dell’ex cartiera
Burgo di Marzabotto e il Progetto BIS Brasimone Innovation Square che, con 12
milioni assegnati, prevede, oltre alla creazione di spazi di coworking,
interventi che vanno dalla realizzazione dell’anello ciclopedonale sul lago ai
miglioramenti dell’accessibilità al Centro di Ricerca con interventi sulla
stazione ferroviaria di San Benedetto Val di Sambro-Castiglione dei Pepoli e
sulla viabilità a Castiglione. C’è poi il progetto legato alla Green
Community, nei cui 4,5 milioni di euro rientra la realizzazione di alcuni
tratti della Ciclovia del Sole, la riqualificazione delle sponde dei laghi, il
camper service, il Biodistretto dell’Appennino, ma anche il miglioramento dei
cammini, la creazione di strutture Bed and Bike e molto altro.
C’è poi l’assegnazione dei 20 milioni di euro per il Bando
Borghi al progetto “Da Campolo l’arte si fa Scola” ma anche la parte
del Bando Borghi che vede in campo i progetti imprenditoriali volti a
rivitalizzare i borghi storici di Camugnano e Lizzano in Belvedere.
Raggiunti questi obiettivi, l’Unione Comuni Appennino Bolognese continua a
lavorare in sinergia per una pianificazione congiunta per tanti altri bandi,
della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna, che
completeranno il quadro degli investimenti (impianti sportivi, interventi
sull’autonomia energetica e rigenerazioni urbane varie). C’è poi il Piano
di difesa del suolo attuato in collaborazione con il Servizio difesa
del suolo e il Consorzio della Bonifica Renana.
Sul fronte della promozione turistica e culturale si è
lavorato tanto e con l’importante collaborazione con ExtraBo, in particolare
per il rafforzamento della Via degli Dei, della Via della Lana e della Seta e
per l’avvio di altri cammini e progetti specifici. Di successo la creazione del
Festival Crinali, in continua crescita, e importante la sinergia fra i servizi
bibliotecari.
Per quanto riguarda la Protezione Civile c’è stato, da
parte dell’Unione, lo stimolo e l’accompagnamento alla creazione di gruppi di
volontari, oltre alla redazione e l’aggiornamento dei piani di emergenza. Per
il settore dei Servizi Sociali è stato reso pubblico il
servizio di assistenza domiciliare agli anziani e sono state attivate le CRA di
Castiglione dei Pepoli
e di Vergato: un grande sistema di servizi a gestione diretta, come in
nessun altro territorio. E’ stato redatto un piano straordinario di
investimento in figure professionali, quali assistenti sociali ed educatori che
hanno garantito servizi migliori e omogenei. Il grande obiettivo era che ogni
cittadino dell’Unione avesse gli stessi diritti di accesso ai servizi e gli
stessi standard di qualità. Oggi è così, con anche gli sportelli sociali
tutti in rete e in tutti i comuni. E’ nato inoltre in questi anni il Centro per
le famiglie.
Dietro all’Unione c’è poi un grande obiettivo immateriale: un lavoro certosino sul bilancio per far comunicare meglio Unione e comuni, che ha portato a risolvere grandissima parte dei problemi legati al bilancio e ai tempi di pagamento.
“Finiscono questi cinque anni ed è tempo di saluti e di tirare un po’ le somme - dichiara il Presidente dell’Unione Maurizio Fabbri ( nella foto) -. Al di là dei numeri e dei risultati raggiunti, credo che la testimonianza di un buon lavoro fatto e di un buono stato di salute dell’Unione sia nel clima di serenità e collaborazione che si respira fra i Comuni aderenti. Anni fa, sia fra i Sindaci, sia nei territori, erano presenti ancora dubbi e criticità, se non ostilità aperte. Oggi la situazione è totalmente diversa: tutti i Sindaci sono convintamente sostenitori dell’Unione e non si sentono più né lamentele né polemiche, anzi. Direi che l’obiettivo principale che volevamo raggiungere è stato centrato, ossia quello di rendere l’Unione un valore aggiunto, un soggetto strategico per far sentire, a tutti i livelli, voci e aspettative dell’Appennino bolognese.”
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