Le ragioni del no alla programmazione regionale di Marta Evangelisti : “ Meglio sospendere la nuova programmazione”
La capogruppo FDI in Regione scrive:
Oggi in commissione, rispetto alla programmazione
dei trasporti per gli anni futuri, abbiamo espresso il nostro dissenso su
diverse tematiche.
Abbiamo infatti evidenziato all’assessore
Corsini i disservizi quotidiani legati all’entrata in vigore della linea
passante Porretta-Pianoro che ogni giorno complica anche pesantemente la vita
di migliaia di pendolari.
Complicazioni e disagi che forse si sarebbero potuti evitare
se, invece di sperimentare a progetto
adottato, lo si fosse fatto nel 2020-2021 anno in cui anche questa linea è
stata prevista nel PUMS prima e nel PRIT poi. Oggi non avendo più un binario
dedicato all’ingresso della stazione di Bologna, i ritardi sono pressoché
sistematici ed allo stato vi è un disallineamento con gli orari sia della
tratta Porretta-Pistoia sia con quelli di tutti gli Istituti scolastici
presenti sui territori interessati.
Sarebbe utile, per tanto, che la Regione sospendesse
la tratta passante fino a quando non vi saranno garanzie del suo puntuale ed
effettivo funzionamento.
Abbiamo presentato richieste di informazioni circa le
osservazioni che la Regione intenderà presentare rispetto al progetto sulla
tratta Bologna Castelbolignese - senza ricevere risposte - e altresì sul
collegamento con i lidi comacchiesi, tema che allo stato resta in fase di
ipotesi progettuali.
In ultimo, con riferimento al PTL, una doverosa e concreta presa di posizione della Regione sulla riorganizzazione del trasporto pubblico a Bologna a seguito dell’adozione di Bologna Città 30 e della concomitanza con i cantieri per il tram. Confermiamo, come già espresso in fase di adozione dei piani trasportistici e della mobilità, come un conto siano le belle parole e gli alti temi declinati in nome della sostenibilità, altro sono le ricadute negative e concrete di quei progetti che finiscono col gravare sempre e solo sulle spalle dei cittadini che sono utenti, lavoratori e studenti e pagano con la loro vita le scelte inadeguate dell’amministrazione.
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