Nei comuni della prima cintura appenninica bolognese è solida più che mai la repubblica socialista simil cubana della Valle del Reno
Mi arrendo, non avrò il piacere di veder nascere una alternanza amministrativa nel comune dove vivo. Non tanto per veder sconfitta la maggioranza che da ottant’anni governa, ma per il piacere di vedere un confronto che porti all’alternanza, unico stimolo a fare meglio per guadagnare la partecipazione e il favore degli amministrati. A Sasso Marconi la sinistra è costretta a governare senza soluzione di continuità.
Si è consumato infatti la settimana scorsa il rito delle amministrative cui ho partecipato ponendomi nella formazione alternativa all’attuale maggioranza e la sconfitta è stata totale.
In considerazione dello scontro elettorale di 5 anni fa, quando la sinistra pur avendo perso la maggioranza assoluta rimase in sella per la divisione delle opposizioni in due cordate (quella civica della Dimmi e quella dei tre partiti di centro destra), l’allenza delle due liste di minoranza in una sola è parsa più che logica: il confronto diventava vero, la lotta era finalmente aperta. Con stupore e disorientamento per il gruppo di cui facevo parte, nel responso delle urne la sinistra ha guadagnato in modo più che sensibile, doppiando i competitori che precipitavano in una sconfitta senza appello.
Dopo l’uppercut, i primi interrogativi. La sconfitta era da attribuire a due apprezzati fuorisciti dal PD 5 anni fa per appoggiare la Dimmi e rientrati ora all’ovile? Ma non era un’ipotesi credibile: avrebbero dovuto avere la capacità di controllare e guidare un quarto dell’elettorato di sinistra e questo non era possibile. Una ipotesi più verosimile è venuta dalle preferenze: il gruppo dell’opposizione risulta sensibilmente sbilanciato a destra e ciò fa ritenere che il timore di una gestione di destra abbia galvanizzato gli elettori di sinistra accorsi alle urne in massa. Se la lettura fosse questa, a farne le spese sarebbe stata la Dimmi che non è riuscita a confermare il peso della volta scorsa perdendo il suo elettorato di centrosinistra. E se la spiegazione è questa, e io credo che lo sia, si è votato alle amministrative pensando alla Schlein e alla Meloni e non alle esigenze e alle prospettive migliori per il paese.
Mah! Perché fare le amministrative allora? La preferenza della maggioranza qualificata dei sassesi per la sinistra è nota e comprovata da ottant’anni. Lasciamo comunque ai politologi gli esami elettoralistici.
Situazione
simile a
quella di Sasso Marconi
anche a Marzabotto e a Casalecchio di Reno.
Per quanto mi riguarda mi arrendo: mi rassegno ad essere suddito di questa monarchia, o forse meglio ‘principato’. Lascio l’impegno politico e mi consolerò con l’imminente pubblicazione del mio libro, “Il Deserto Verde”, che parla del sogno di vedere la collina riprendersi da un punto di vista ambientale, produttivo ed economico. Un sogno che rimane solo sulla carta perché la mia collina è e sarà costretta a rimanere ‘ Un Deserto Verde’.
Mi arrendo ma continuerò a rendervi partecipi delle mie considerazioni e delle mie riflessioni, d'altronde il nostro Principato non si disturba poiché è certo di una solidità che gli garantisce l’esistenza e il primato nel tempo.
11 commenti:
A me hanno insegnato che si sceglie il male minore.
Come non darti ragione!
Forse perché i Sassesi reputano la sx capace di gestire ed amministrare un paese risolvendo per quanto possibile i problemi.
Lei non è d'accordo e ce ne si farà una ragione, il suo ragionamento potrebbe essere applicato anche a quella imbarazzante amministrazione riconfermata col voto della minoranza dei votanti, che è Monzuno.
Fosse successo a Sasso che la maggioranza dei votanti non avesse scelto il Sindaco eletto cosa avrebbe detto?
Gentilissimo Sig. Fabbriani,
Ho letto con attenzione la sua analisi e mi trovo in parte d’accordo con Lei.
Vorrei comunque proporre a Lei e ai lettori del Blog altri spunti di riflessione.
Quello che manca a Sasso Marconi come in tanti altri comuni limitrofi è la presenza di formazioni CREDIBILI con persone che siano STIMATE.
Praticamente in 2 parole le ho detto un mondo di cose.
Guardiamo Sasso Marconi. Si presenta un certo Pedrelli, sconosciuto ai più. Lo stesso quando parla sembra più un giocoliere che un Manager quale si professa. Poi viene fatta una Lista civica che come simbolo al suo interno mette i partiti nazionali.
Queste 2 cose per l’uomo medio si leggono come : Lista poco credibile e Candidato non stimato.
Perché un Sassese dovrebbe votare a Destra? Il messaggio che è passato è che Pedrelli & Co. fosse la Destra, non una civica.
Poi le ricordo che ancora una volta in Italia c’è un partito che ha vinto : Gli ASTENUTI.
Meno a Sasso Marconi ma in generale questo è un chiaro sintomo di disaffezione delle persone.
Chiaramente la cosa è teoricamente sbagliata. La Politica dovrebbe tornare nelle mani delle persone.
Per questo ci sono varie liste civiche , ma purtroppo la gente è ancora troppo legata al concetto di Partito.
E più è grosso e forte più si sentono attratti. Questo però non è bello perché significa che le persone
tendenzialmente non hanno coraggio.
Elevandosi ancora si può dire che l’essere umano in generale vive di banalità e non ha il coraggio
di affrontare la realtà con decisione. Se può scappa dalla realtà. Mediocrità dilagante.
Pertanto i grossi gruppi di potere fanno poi presto a decidere per noi tutti. Di fatto gli diamo sempre l’avvallo.
Riscendendo sulla terra e parlando di Sasso Marconi, concordo che l’alternanza farebbe bene. Il mono colore rosso che va avanti da 80 anni non è positivo. Voglio però dire una cosa positiva sul Sindaco Parmeggiani. Lui è una brava persona, ascolta, ha fatto diverse cose, è presente.
Naturalmente non è infallibile. Ha commesso degli errori che spero non ripeta nella prossima legislatura. In primis dovrebbe scegliere Assessori che abbiamo il coraggio di farsi vedere e di parlare con la gente. Poi dovrebbe non aver paura di dire dei no al PD. Ma su questa ultima cosa la vedo difficile. Come tutti abbiamo notato i consiglieri eletti sono tutti del PD quindi dovrà pur contare sul consiglio e il PD detterà legge.
Io spero ancora che a Sasso Marconi i civici che ci sono si trovino insieme per cercare di fare una sola e vera lista civica.
Ma per favore scegliete dei rappresentanti che siano credibili, che sappiano parlare con educazione e che conoscano gli argomenti di cui si parla. Altrimenti vedo difficile che a Sasso Marconi si possa cambiare la consuetudine.
Cordiali Saluti,
SUPERBOBO
Probabilmente a Sasso Marconi la compagine del centro sinistra governa bene.
Gentilissimo Fabbriani,
concordo pienamente con l’analisi da Lei effettuata.
Tanti elettori non fanno differenza fra elezioni politiche ed amministrative.
Per loro sono tutte politiche.
Alle precedenti amministrative nelle liste civiche Mastacchi e Parmeggiani non compariva alcun simbolo di partito.
I simboli erano solamente nella lista Muratori.
Allora io votai DIMMI, pensando alle esigenze del nostro “dimenticato” territorio.
In questa tornata elettorale DIMMI si è riempita di simboli, mancava solamente il Sudtiroler Volkspartei!!
Io che amo il territorio e non la politica, a malincuore ho deciso di astenermi.
Di sicuro ho sbagliato, ma non potevo fare la croce su simboli in cui io, come tanti altri elettori, non mi identifico.
Se DIMMI fosse rimasta “PURA” come nelle precedenti elezioni probabilmente avrebbe ottenuto di più.
Spero unicamente che in questo mandato il sindaco Parmeggiani inizi finalmente a valorizzare il territorio, ad ascoltare tutti i cittadini e non esclusivamente il PD, ma questa rimarrà solo una mia utopistica illusione!!!
Sono d'accordo col sig. SUPERBOBO, condivido appieno le sue considerazioni ed osservazioni.
Aggiungo le mie. Manca, nei nostri rappresentanti politici, il senso della MISSIONE per l'attività che sono stati chiamati a svolgere. Ergo mancanza la passione e la responsabilità che invece dovrebbero essere presenti nell'animo di ciascuno di loro. Mi permetto di fare una analogia col caro e vecchio medico condotto di famiglia. Costui una volta visitava e si recava presso i pazienti anche se scomodi da raggiungere e magari fuori orario di lavoro. Costui sentiva nell'animo la propria missione di medico. Ora tutto è cambiato, in peggio.
Ad maiora.
...gli elettori hanno scelto su chi riporre la loro fiducia, spesso non guardando al simbolo ma alla persona che eleggono. Spesso si prende come scusa che il voto viene dato con superficialità senza guardare alla persona ma solo al simbolo... Secondo lei Fabbriani, si doveva votare uno sconosciuto con un programma senza contenuti? Meglio riporre la fiducia su una PERSONA che fin'ora ha fatto al meglio il suo dovere e si spera possa fare ancora meglio.
Perfettamente d'accordo, la perfezione non c'è e non ci sarà, ma gli elettori una lista DIMMI che non dice nulla l'hanno bocciata punto.
Coraggio: ci sono 5 anni per rifare il volantino con un programma decente...
...ma che figura di Lista Dimmi !
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